Sistema integrato zero-sei: in Gazzetta Ufficiale il Piano di azione
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il documento del Consiglio dei Ministri che disciplina l’attuazione del Piano di azione nazionale pluriennale per la promozione del Sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni.
Con delibera del Consiglio dei Ministri 11 dicembre 2017, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 20 del 25 gennaio 2018, è adottato il Piano di azione nazionale pluriennale per la promozione del Sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, di cui all'art. 8 del d.lgs. n. 65/2017.
Interventi
Il Piano ha un’articolazione triennale e prevede interventi riconducibili alle seguenti tipologie:
- nuove costruzioni, ristrutturazione edilizia, restauro e risanamento conservativo, riqualificazione funzionale ed estetica, messa in sicurezza meccanica e in caso di incendio, risparmio energetico e fruibilità di stabili di proprietà delle amministrazioni pubbliche;
- finanziamento di spese di gestione, in quota parte, dei servizi educativi per l'infanzia e delle scuole dell'infanzia, in considerazione dei loro costi e della loro qualificazione;
- formazione continua in servizio del personale educativo e docente, e promozione dei coordinamenti pedagogici territoriali.
Finalità
Gli interventi del Piano definiti dalla programmazione delle regioni perseguono le seguenti finalità:
- consolidare ed ampliare la rete dei servizi educativi per l'infanzia a titolarità pubblica e privata convenzionata, con riduzione della soglia massima di partecipazione economica delle famiglie;
- stabilizzare e potenziare le sezioni primavera;
- ampliare e sostenere la rete dei servizi per bambini, in particolare nei territori in cui sono carenti scuole dell'infanzia statali;
- riqualificare edifici scolastici di proprietà pubblica, già esistenti e sottoutilizzati, e promuovere la costruzione di nuovi edifici, anche per costituire poli per l'infanzia;
- sostenere la qualificazione del personale educativo e docente.
Risorse
Il Piano definisce la destinazione delle risorse disponibili nei limiti del Fondo nazionale di cui all'art. 12 del d.lgs. n. 65/2017 e in relazione alle ulteriori risorse messe a disposizione dagli altri enti interessati. L'assegnazione di risorse si realizza esclusivamente come cofinanziamento della programmazione regionale dei servizi educativi per l'infanzia e delle scuole dell'infanzia. Le regioni assicurano un finanziamento pari almeno al venti per cento per l'anno 2018 e, a partire dall'anno 2019, pari al trenta per cento delle risorse assicurate dallo Stato.
È costituita presso il Miur una Cabina di regia con funzioni di supporto, monitoraggio e valutazione dell'attuazione e dell'efficacia degli interventi del Piano.
Cronoprogramma
Questo il cronoprogramma del Piano:
- entro il mese di febbraio di ciascun anno di vigenza del Piano il Miur, sentita la Cabina di regia, definisce le linee strategiche d'intervento e promuove un'intesa, avente ad oggetto il riparto del Fondo;
- entro il mese di marzo le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano definiscono le tipologie prioritarie di intervento, le relative caratteristiche, nonché le modalità di presentazione delle istanze;
- entro il mese di aprile i comuni, in forma singola o associata, inviano alle regioni le richieste relative all'attuazione del Piano;
- entro il mese di giugno le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano definiscono la programmazione territoriale e ne danno comunicazione al Miur;
- entro il 31 luglio il Miur provvede ad erogare direttamente ai comuni le risorse.
In via transitoria, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, entro il 31 gennaio 2018, trasmettono al Miur le tipologie di interventi attuati o da attuare.
Monitoraggio
Entro il 30 novembre le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, previa acquisizione dei dati forniti dai comuni, trasmettono al Miur una relazione dettagliata, avente ad oggetto il monitoraggio degli interventi, con riferimento alle risorse impiegate, alla loro gestione ed al raggiungimento delle finalità. Gli esiti del monitoraggio sono posti a base della determinazione del riparto delle risorse del successivo anno di vigenza del Piano.
Al fine di monitorare l'attuazione annuale del Piano di azione nazionale, la Cabina di regia ha il compito di proporre al Ministro le linee strategiche e di valutare il concorso degli interventi inseriti nelle programmazioni regionali al raggiungimento degli obiettivi strategici.