Quando è più difficile imparare
Mariangela Pasciuti
Codice: 3157
Edizione: settembre 2011,
Pagine 320,
€ 32,00
Teorie, modelli, esempi, esperienze per conoscere le più diffuse disabilità e difficoltà di apprendimento e individuare strategie di didattica speciale
Aggiornato al D.M. n. 5669 del 12/07/11: "Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento"
È davvero più difficile imparare quando una disabilità, un disturbo, una difficoltà creano situazioni di complessità sul piano delle autonomie e/o delle abilità cognitive?
O forse è più difficile insegnare? E se fosse vero invece che sia l'apprendimento che l'insegnamento possono essere orientati e gestiti all'interno di una diversità considerata come normalità?
Il volume prova ad interrogarsi su queste domande e individua alcune chiavi di lettura che conducono ad esplorare il territorio delle difficoltà di apprendimento con la mappa della conoscenza dei problemi e delle possibili strategie educative e didattiche per affrontarli all'interno della classe e del contesto scuola.
Per arrivare a scoprire che, forse, per imparare e insegnare con facilità non occorrono alunni-modello e insegnanti-modello, ma semplicemente alunni e insegnanti così come sono; capaci di fare della quotidiana e inevitabile problematicità del processo di crscita un'occasione di maturazione, evoluzione, successo formativo.
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PREMESSA
A cosa dovrebbe servire questo libro? L’obiettivo è semplice e complesso al tempo stesso: consentire ai docenti e agli educatori di orientarsi nel territorio delle difficoltà di apprendimento a scuola. Una sorta di mappa generale, potremmo dire. Ma, si sa da sempre, la mappa non è il territorio! È molto di meno e molto di diverso. Ci proviamo lo stesso, e la prima chiave di lettura, nella direzione della mappa, s’intende, la vogliamo offrire con lo schema seguente.
Ecco, qui c’è il senso e il riassunto del volume: teorie, modelli, esempi, storie di didattica per fare fronte alle difficoltà di apprendimento più diffuse. Quelle che stanno nei tomi della ricerca ufficiale ma anche e soprattutto nelle nostre aule scolastiche.
Si può leggere il libro partendo da un capitolo qualunque, una volta colto dallo schema il suo posizionamento concettuale. Si può leggere ogni capitolo partendo dalle domande iniziali (cosa penso/ so di questo argomento?) o dalla sintesi finale (cosa si dice in merito, in poche parole?). Dipende, direbbe qualcuno, dallo “stile cognitivo” del lettore.