Notizie della scuola n. 15-16 - aprile 2016 - Voci della scuola n. 10/2016
a cura di Giancarlo Cerini, Mariella Spinosi
Codice: 2621
Edizione: aprile 2016,
Pagine 112,
€ 16,00
I CRITERI PER IL MERITO
Il comitato di valutazione e le regole per la premialità
Saggi di approfondimento ed esperienze di ricerca in rete
- Riflessioni
- Soggetti coinvolti
- Esperienze di rete
Comunità professionale • Cura della didattica • Innovazione • Miglioramento • Professionalità • Responsabilità • Ricerca-azione • Valorizzazione
Il “comitato per la valutazione” non rappresenta una novità per la scuola. Tuttavia tale organismo viene ripreso e modificato profondamente dalla legge 13 luglio 2015, n. 107 nei commi 126-130. In particolare il comma 129 assegna al comitato tre compiti, di cui solo il primo è completamente nuovo (criteri per la valorizzazione dei docenti), il secondo è rivisitato alla luce delle novità in fatto di formazione per i docenti neo-assunti (superamento del periodo di prova) ed il terzo è di tipo residuale (valutazione del servizio su richiesta). In questo fascicolo si affronta il problema del “come e cosa” fare per individuare i criteri per la valorizzazione degli insegnanti, partendo da due presupposti:
- il merito è un'idea che da molti anni occupa uno spazio di rilievo nel dibattito professionale, ma che fino ad oggi non era stata mai concretizzata attraverso un provvedimento di legge;
- la premialità è una misura molto divisiva, non fa parte della nostra cultura, rischia di essere realizzata per le vie brevi e senza una reale condivisione nella comunità professionale.
La convinzione è che sia necessario ripensare profondamente alla professionalità docente e a come intrecciarla con l’esigenza di migliorare gli esiti degli studenti, anche attraverso la cura dell'identità e qualità della scuola.
Alla base dei lavori contenuti nel fascicolo ci sono alcune domande di fondo: “Per accedere al Bonus è sufficiente essere un buon insegnante? Oppure è importante che il «buon insegnamento» abbia una ricaduta sulla comunità professionale?”; “Quali sono i presupposti perché un'attività didattica sia oggetto di premialità?”; “Come si fa a rendere leggibile una buona azione professionale?”.
Abbiamo quindi suddiviso i contributi in tre parti:
- riflessioni sulle novità attraverso saggi ricognitivi che evidenziano le novità, i punti di forza e di criticità messi in campo dalla legge; ci sono inoltre saggi di approfondimento che danno indicazioni sui criteri relativi alle aree professionali e un contributo sullo stato dell’arte della valutazione dei docenti in Europa;
- soggetti coinvolti: il nuovo comitato si avvale della presenza dei genitori, di uno studente (per la scuola secondaria di secondo grado) e di un membro esterno, assegnando compiti e responsabilità diverse sia al dirigente sia agli stessi docenti. È da quest’ottica che abbiamo costruito i contributi di questa seconda parte del fascicolo;
- esperienze delle scuole: molte istituzioni scolastiche non solo si stanno interrogando sulle procedure, ma hanno già avviato percorsi di ricerca-azione. Abbiamo scelto tre reti di scuole, riportando alcune sintesi significative delle esperienze tuttora in atto.
Contributi di:
Rita Bortone
Chiara Brescianini
Roberto Calienno
Giancarlo Cerini
Vincenzo Cubelli
Mariella Spinosi
Maria Teresa Stancarone
Antonio Valentino