Una sintesi dalla Summer School di Ischia: La scuola tra organizzazione e comunità

di Maria Teresa Stancarone







Una scuola sempre in movimento

L’appuntamento estivo della Tecnodid con gli scenari e le novità che attendono le scuole dal prossimo anno scolastico si è svolto anche quest’anno ad Ischia in un clima di grande partecipazione ed interesse. Lo scenario suggestivo dell’Isola verde non ha infatti distratto i numerosissimi partecipanti della Summer School che hanno confermato il consueto incontro professionale, quest’anno dedicato ai temi dell’organizzazione e della comunità, per focalizzare Idee e strumenti per un’autonomia efficace. Una partecipazione che evidenzia quanto la scuola non smetta di riflettere, confrontarsi e approfondire anche quando il periodo dell’anno suggerirebbe meritatamente solo di riposare. Il clima rovente di questi giorni sembra quasi una metafora delle tante novità che ci aspettano da settembre, tra cui la prova scritta del concorso per i ruoli della dirigenza scolastica anima non poco le ferie degli aspiranti dirigenti. A loro la Summer School ha dedicato dei workshop specifici, curati da Mariella Spinosi e da Guglielmo Rispoli, finalizzati alla preparazione della prima prova scritta del concorso, per fornire suggerimenti operativi su come scrivere in maniera efficace, ragionando insieme su come sviluppare alcune tipologie di possibili quesiti oggetto della prova.

GLI SCENARI: FACCIAMO IL PUNTO

Ad aprire la tre giorni di lavoro un interessante quadro di riferimento fornito da una voce storica della casa editrice Tecnodid. Con la solita maestria Sergio Auriemma ha fatto il punto sul nuovo profilo della Pubblica Amministrazione e sulle novità del contratto scuola appena sottoscritto, ponendo al centro dei lavori alcune delle questioni più dibattute dell’ultimo periodo, come la normativa sulla trasparenza, il contratto del comparto scuola ed il ruolo della funzione ispettiva nel rinnovato quadro di sistema. A fare da contrappunto operativo Domenico Ciccone, dirigente scolastico esperto in materia contrattuale e rappresentante del mondo delle associazioni, che ha approfondito tutti gli aspetti della rinnovata contrattazione del comparto scuola a vantaggio del lavoro dei dirigenti e delle scuole, fornendo interessanti piste di lavoro.

L’ORGANIZZAZIONE: FACCIAMOLA FUNZIONARE

La seconda sessione di lavoro è stata curata da Ettore Acerra, coordinatore nazionale del contingente ispettivo e componente della Conferenza di coordinamento del SNV, che ha proposto un’approfondita analisi del rapporto esistente tra valutazione, autovalutazione e processi di miglioramento, evidenziando la necessità di curare l’individuazione delle priorità da perseguire per garantire efficacia all’intero processo. Ha proseguito Maria Teresa Stancarone, esperta di modelli organizzativi e incaricata dall’Ufficio IX della Direzione degli Ordinamenti della ideazione e progettazione del modello per il Ptof del MIUR. Nel corso della relazione ha illustrato la coerenza che deve legare la progettazione del miglioramento con il Piano triennale dell’offerta formativa, evidenziando i processi attivati a livello centrale per fornire un riferimento per il Ptof in grado di sostenere l’autonoma progettazione delle scuole, anche in vista della futura rendicontazione sociale. I temi proposti sono stati approfonditi nei successivi workshop: Stefano Stefanel ha analizzato in maniera operativa i passaggi ed i contenuti che la scuola deve tenere presenti per costruire il Bilancio sociale. Guglielmo Rispoli in parallelo ha approfondito insieme ai convegnisti gli attuali passaggi per realizzare una progettazione strategica, soffermandosi sui punti di forza e di criticità dei processi attivati.

LA PROFESSIONALITÀ: CURIAMOLA

La terza sessione di lavoro è stata aperta da un’altra figura storica della Summer School della Tecnodid, Giancarlo Cerini, che ha proposto un tema funzionale alla qualità dei processi attivati a scuola, tanto organizzativi quanto pedagogici e didattici: lo sviluppo professionale e la qualità della formazione. Nella relazione è stato fornito un quadro completo dei temi di maggiore interesse per lo sviluppo professionale dei docenti e delle modalità organizzative più rispondenti a stimolare la costruzione di una rete professionale aperta e in grado di dialogare al suo interno per la condivisione delle buone pratiche attivate. Non soltanto, quindi, la scelta di buoni contenuti, quanto piuttosto la scelta di buoni modelli formativi, che vadano dalle metodologie operative e collaborative all’orientamento ai problemi della classe e degli apprendimenti attraverso la ricerca-azione e la costruzione di comunità di pratiche. Nei workshop sono stati approfonditi, poi, gli strumenti operativi perché l’investimento nello sviluppo professionale diventi pratica educativa. Rosa Stornaiuolo ha affrontato il tema della qualità della formazione collegandolo alla possibilità di una ricaduta efficace nelle attività d’aula, mentre Stefano Stefanel ha affrontato la questione dal punto di vista organizzativo, per arrivare alla definizione dei contenuti necessari alla costruzione di un buon piano di formazione sia a livello di singola istituzione scolastica che di rete.

QUANDO TRA SCUOLA E FAMIGLIA C’È UN CONFLITTO: ANALISI DI CASO

Nel pomeriggio della seconda giornata è stato presentato uno studio di caso, attraverso un’interessante simulazione di un iter processuale avviato più di venti anni fa e oggi non ancora concluso del tutto. La questione, illustrata da Guglielmo Rispoli, attento psicopedagogista ed esperto di processi formativi, accende i riflettori sul necessario dialogo tra le famiglie e le istituzioni che, se non curato, rischia di diventare irriducibilmente conflittuale. Il caso rappresentato e discusso riguarda, appunto, la richiesta di risarcimento danni presentata dal legale di un’insegnante elementare, rappresentato da Maria Teresa Stancarone, ai danni di un genitore accusato di averne leso l’immagine professionale, difeso dall’avvocato Cinzia Olivieri, legale esperta di questioni scolastiche e spesso impegnata, nella realtà, nelle questioni più delicate che caratterizzano il rapporto scuola-famiglia. Il giudizio, passato da un avvio in sede penale ad un approdo in sede civile a scopo risarcitorio, è stato risolto dal giudice di Cassazione, impersonato da Ettore Acerra, che ha posto l’accento sul nesso di causalità tra la condotta posta in essere dal convenuto ed il danno ingiustamente subito dalla docente, ai sensi dell’art. 2043 del c.c. .

L’INCLUSIONE: FACCIAMOLA BENE

La mattinata della terza giornata della Summer School è stata dedicata al tema dell’inclusione. Ad avviare i lavori Loredana Leoni, Dirigente tecnico del MIUR, esperta di organizzazione e politiche scolastiche e componente dell’Osservatorio per l’Inclusione, che ha analizzato i contenuti della relazione della Corte dei Conti presentata dal consigliere Leonardo Venturini. La relazione illustra gli esiti dell’indagine condotta in merito a Gli interventi per la didattica a favore degli alunni con disabilità e bisogni educativi speciali nel periodo dal 2012 al 2017. L’analisi è proseguita affrontando lo stato di attuazione della delega espressa dal D.Lgs. 66/17 e su come si possano intercettare alcune delle problematiche evidenziate nella relazione. Di particolare interesse il necessario coordinamento delle azioni tra i diversi uffici e l’approccio sistemico alla progettazione universale, secondo il principio dello Universal design for learning, oltre che il passaggio dall’aspetto clinico dei bisogni all’ICF, che si basa non sulle problematiche, ma sul funzionamento dell’individuo per sostenerlo e valorizzarlo. La mattinata è proseguita con un ulteriore approfondimento di Antonia Carlini, Dirigente scolastica esperta di pratiche didattiche inclusive, che ha illustrato con puntualità i contenuti ed il modello organizzativo necessari per realizzare il curricolo inclusivo, evidenziando le dimensioni di competenza del dirigente e quelle tipiche dell’attività didattica d’aula. Gli approfondimenti operativi sono stati curati nei workshop da Rosa Seccia, che ha affrontato la definizione del piano d’inclusione alla luce della più recente normativa e degli studi condotti in campo psicopedagogico, e da Rosa Stornaiuolo che ha proposto alla platea un esempio di risorse e strategie per migliorare gli apprendimenti e realizzare la didattica inclusiva in classe.

QUALI CAMBIAMENTI, QUALI PROPOSTE, QUALI AZIONI?

Nella quinta ed ultima sezione Mariella Spinosi, attenta padrona di casa e altra voce storica della Tecnodid, che ha curato con sapiente regia il fil rouge della tre giorni di lavoro, ha condotto una vivace tavola rotonda in cui si sono confrontati Maria Teresa Stancarone, Domenico Ciccone, Guglielmo Rispoli e Rosa Seccia sulle idee emerse dal convegno e sulle prospettive che attendono la scuola e su cui l’appuntamento estivo della casa editrice Tecnodid ha, come di consueto, proposto anticipazioni e approfondimenti. Un ringraziamento speciale, infine, a Confindustria che anche quest’anno, grazie alla presenza di Gianna Mazzarella, delegata per l’Education Giovani Imprenditori Confindustria Campania, ha voluto testimoniare l’attenzione che dedica al mondo dell’istruzione e della formazione ed alle iniziative Tecnodid.

 

Maria Teresa Stancarone