ATTREZZIamoci a scuola
Nel Regolamento dell’autonomia scolastica leggiamo che questa si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione ed istruzione mirati non solo al successo formativo degli alunni, ma anche e soprattutto allo sviluppo della persona umana.
Non solo istruzione, dunque, non solo conoscenze che il soggetto è tenuto ad acquisire e che gli consentiranno di accedere ad un’attività lavorativa. La scuola deve avviare processi che attendono alla persona, all’interezza del soggetto in continua crescita e cambiamento e che non si esauriscono nel solo sapere: sono i processi di formazione. La scuola di oggi deve, infatti, farsi carico dell’acquisizione delle conoscenze (istruzione), dei diversi saper fare (formazione) ma deve anche rivolgersi ai tanti saper essere (educazione) che costituiscono in concreto la sostanza del “buon cittadino”.
Chi lavora nella scuola, dunque, presidia compiti e funzioni molto rilevanti e complessi, gli uni diversi dagli altri, che in sinergia devono garantire a ciascun alunno il suo personale successo formativo, e si misura con numerosi cambiamenti organizzativi e complicati punti cruciali.
L’evoluzione della pubblica amministrazione
La riforma cd. Brunetta, dopo quella Cassese e Bassanini, ritorna sulla privatizzazione e riafferma la necessità di passare dalla cultura dell’adempimento alla cultura del risultato; ancora una volta l’amministrazione sembra autoreferenziale e sembra poco attenta ai risultati del proprio agire amministrativo. L’accento è rimesso ai principi, non certamente nuovi, dell’efficienza e trasparenza, nell’accezione di accessibilità totale delle informazioni. In questa ottica la scuola, che già vive le novità concernenti il sistema sanzionatorio, il rafforzamento dei poteri dirigenziali ecc, dovrà ripensare le procedure amministrative in uso: i principi di trasparenza ed integrità aprono spazi nuovi di intervento e di controllo per gli utenti.
Le risorse disponibili
La mancanza di programmazione di lungo termine del fabbisogno di personale ha condotto alla definizione degli organici in due stadi (diritto e fatto) che, se riconcilia la responsabilità centrale di spesa e il frazionamento di responsabilità, è anche fonte di opacità e tensioni, dove ragioni e torti del territorio si confondono, e origine di incertezza e discontinuità nella quotidiana gestione.
Anche le risorse finanziarie messe a disposizione delle scuole per il loro funzionamento necessitano di orizzonti il più possibile certi e realistici ed è quanto mai urgente un chiarimento definitivo in merito alle effettive probabilità di riscossione dei residui attivi accumulati.
È un uso parsimonioso delle risorse!
Il “glocal” della valutazione
La scuola deve divenire non solo trasparente, ma anche efficace, innestando un processo continuo di miglioramento. Lo strumento della valutazione è ormai necessità: la trasparenza aiuterà a rendere più visibili le valutazioni, perché la conoscibilità dei dati su cui si fondano renderà controllabili e verificabili quelle valutazioni.
La maggioranza dei paesi economicamente avanzati è da tempo dotata di sistemi nazionali di valutazione. Desunto anche dalle lezioni internazionali si sta gradualmente realizzando il servizio di valutazione per la scuola italiana, la cui utilità per scuole e insegnanti, per studenti e territorio, si inizia a costruire.
Un sistema di valutazione nazionale che sappia giudicare i risultati, che permetta di individuare le scuole virtuose ed efficaci, da premiare, quelle dove si manifestano in modo più evidente necessità di interventi correttivi, a partire da un supplemento di formazione specifica per il personale, e quelle che necessitano di un investimento suppletivo rispetto ad un contesto in cui operano particolarmente difficile.
Insomma un mondo davvero complesso quello della scuola!
Nel viaggio verso la costruzione di un vero laboratorio di progettazione integrata per l’erogazione di un servizio in continuo miglioramento abbiamo pensato di proporre questa piattaforma, che raccoglie informazioni / percorsi / approfondimenti / riflessioni utili ed implementabili, che si sviluppano su quatto cardini amministrativi e gestionali:
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I principi generali: si coniugano negli aspetti fondanti quali la Scuola della Costituzione, una pubblica amministrazione funzionale e le regole del diritto. Qui trovano posto anche quegli elementi fondamentali di diritto amministrativo, privato, contabilità, ecc. che sempre più spesso interagiscono prepotentemente con la scuola.
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Cosa fa la scuola: riguarda l’organizzazione e la gestione dell’attività didattica, dei servizi generali ed amministrativi e delle risorse professionali. Ma saranno trattati anche i profili della gestione delle risorse finanziarie e strumentali ed infine, ma non ultimo, il tema cogente della valutazione e controllo del complessivo sistema scuola.
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Appunti di normativa: le norme con un click ed il glossario.
- Temi per il problem solving: chi lavora a scuola, qualsiasi sia la sua funzione, sa che risolvere i problemi è compito di tutti i giorni. Le scuole che hanno risolto problemi di interesse generale possono qui pubblicare le loro esperienze, non solo sui problemi risolti ma anche su come possono essere “prevenuti” i problemi. Potranno essere pubblicati anche i suggerimenti dati dai nostri esperti a quesiti di carattere amministrativo e gestionale.
Le innovazioni ed i cambiamenti sono continui ed è stata lanciata una sfida: spetta alle scuole e al personale tutto raccoglierla e vincerla!
Come acquistare
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