Tecniche della danza
Bozza Indicazioni Nazionali Licei
- LICEO COREUTICO
PROFILO GENERALE E COMPETENZE
Tecnica della danza classica.
Nel corso del quinquennio lo studente dovrà raggiungere una preparazione complessiva, tecnica e teorica nella danza classica, che gli consenta di accedere alla sezione danza classica dell’Alta Formazione coreutica. Il suo percorso sarà teso ad acquisire una piena padronanza del corpo e delle tecniche di movimento e a raggiungere un’esecuzione perfettamente bilanciata negli aspetti tecnici, stilistici, espressivi e creativi. Nel corso del quinquennio lo studente dovrà altresì sviluppare capacità di osservazione, di ascolto e di analisi, integrando tutte le esperienze maturate nell’ambito delle discipline coreutiche e musicali. Dovrà inoltre essere in grado di affrontare la lettura critica di manuali della danza accademica dell’Ottocento e dei primi del Novecento, sapendone individuare le definizioni terminologiche, i principi teorici e le nozioni estetiche.
PRIMO BIENNIO
Nel corso del primo biennio è opportuno un lavoro di consolidamento della preparazione tecnica che preveda interventi integrativi e correttivi tesi ad omogeneizzare la classe e ad inquadrare il lavoro in una precisa linea stilistica. Ciò imporrà di approfondire una serie di conoscenze e di esperienze che rivestono un ruolo centrale nella formazione di base (ad esempio l’allineamento/aplomb, la relazione del corpo con lo spazio, la finalità tecnica ed espressiva della respirazione, l’uso funzionale della gravità e dell’alternanza tensione/rilassamento). Fatti salvi i margini di libertà dell’insegnante, sarà opportuno utilizzare metodologie di visualizzazione per acuire la sensibilità visiva dello studente e la sua capacità di correlazione della danza con le altre discipline scolastiche (in particolare Storia della danza e Storia dell’arte). Allo stesso fine, e per stimolare la curiosità intellettuale, sarà utile introdurre una conoscenza generale dei principi basilari (stilistici, dinamici e ritmici) della danza accademica del Settecento e dell’Ottocento utilizzando gli strumenti dell’analisi testuale di manuali didattici (in particolare il trattato di Carlo Blasis) e dell’analisi estetica del repertorio iconografico del balletto. Al primo anno il lavoro alla sbarra, al centro, sull’adagio, sul giro, sullo sbalzo, sulla batterie e sulle punte sarà concentrato sull’affinamento tecnico e stilistico delle strutture di base con una particolare attenzione rivolta alla percezione/costruzione del movimento inteso come movimento globale. Esso procederà per gradi verso un incremento di difficoltà tecniche che, pur valorizzando le singole personalità e le capacità individuali, dovrà comunque mantenere un equilibrio all’interno del gruppo. Al secondo anno gli esercizi della sbarra e del centro raggiungeranno un grado di media difficoltà: nell’adagio si affronteranno le prime combinazioni di grande adagio; nell’allegro si svilupperà la conoscenza dei passi di piccolo sbalzo, si inizierà lo studio del medio sbalzo e si introdurranno i primi elementi del grande sbalzo. Nell’en tournant, nelle pirouettes, nei tours en l’air, nella piccola batterie e nelle punte ci si limiterà alla tecnica di base per ampliare al massimo il vocabolario dei movimenti e consolidare l’esecuzione, perfezionandola sul piano stilistico-espressivo. L’esecuzione di piccoli brani di danza storica e di danza di carattere dei balletti più conosciuti avrà lo scopo di preparare lo studente alla pratica scenica, e di sviluppare la sua capacità di interagire in modo costruttivo nell’ambito di esecuzioni collettive.
SECONDO BIENNIO – sezione danza classica
Incrementando le difficoltà tecniche alla sbarra, al centro, negli esercizi e negli enchaînements di sbalzo, di batterie, di giro e di punte, si dovrà altresì offrire allo studente gli strumenti per intervenire autonomamente sul lavoro con una capacità di analisi e di autocontrollo. Bilanciare lo sforzo fisico-tecnico della lezione con il lavoro di defaticamento, interpretare lo stile con autonomia critica, relazionarsi in modo personale alla musica, sono tra i compiti richiesti allo studente perché possa affrontare in modo consapevole lo studio del repertorio del balletto nelle lezioni del Laboratorio coreografico. Principali obiettivi tecnici saranno l’affinamento dell’equilibrio, l’incremento della resistenza e dell’elasticità (dal ballon alla mobilità del tronco) e, parallelamente, il perfezionamento della plasticità del port de bras, il coordinamento funzionale tra le parti del corpo e la compenetrazione tra movimento/gesto e musica. Al centro si svilupperà la tecnica del grande adagio. Per il giro, per l’en tournant a terra e in aria (pirouettes, tours nelle grandi pose, tours lents, tours en l’air, passi en tournant), per la batterie e per le punte si mirerà ad una tecnica avanzata pur commisurando l’impegno richiesto agli studenti con le risorse fisiche e le capacità di concentrazione individuali.
ANNO FINALE – sezione danza classica
Con l’aumento della capacità tecnica e della resistenza lo studente sarà in grado di intraprendere lo studio delle principali forme di virtuosismo che gli consentiranno di misurarsi, nell’ambito del Laboratorio coreografico, con brani più impegnativi del repertorio del balletto ottocentesco o del primo Novecento. Le conoscenze acquisite nel corso dei cinque anni gli permetteranno di orientarsi nell’analisi strutturale ed estetica dei balletti studiati e di accostarsi alle principali pubblicazioni a carattere tecnico-didattico della danza classica del Novecento (segnatamente della scuola russa).
SECONDO BIENNIO -sezione danza contemporanea. Se opterà per l’approfondimento della danza contemporanea, lo studente troverà sensibilmente diminuito lo spazio destinato alla danza classica. Ciò implicherà un programma ridotto di quest’ultima, che nondimeno dovrà prevedere il raggiungimento di un livello tecnico e stilistico apprezzabile. Il lavoro sull’adagio, sul salto, sulla batterie e sul giro si manterrà su di un livello intermedio di difficoltà, ma sarà concentrato sull’affinamento di strumenti (quali equilibrio, stabilità, prontezza, elasticità, velocità, coordinazione, dinamica, ritmo) di per sé altamente formativi, ma anche di grande utilità per il raggiungimento di un alto profilo qualitativo nella danza contemporanea.
ANNO FINALE -sezione danza contemporanea.
Nel quinto anno non vi sarà una progressione di difficoltà, ma sarà richiesta una padronanza della tecnica di base di adagio, allegro, batterie e punte, e una capacità di osservazione del movimento utilizzando in modo pertinente le metodologie analitiche e critiche apprese.
Tecnica della danza contemporanea.
Lo studio della tecnica della danza contemporanea è diviso in due fasi corrispondenti rispettivamente al primo biennio e al successivo triennio (secondo biennio e quinto anno). Nel primo biennio il lavoro si limita ad un primo approccio alla disciplina, il cui scopo è di offrire allo studente il confronto con linguaggi diversi da quello della danza classica e di metterlo nelle condizioni di scegliere responsabilmente la sezione, classica o contemporanea, nella quale proseguire lo studio coreutico nei tre anni successivi. Nel secondo biennio e nel quinto anno la tecnica della danza contemporanea avrà una distribuzione oraria e programmi differenziati a seconda dell’indirizzo (classico o contemporaneo). Nella sezione contemporanea la Tecnica della danza contemporanea, seppur dividendo il monte ore con la Tecnica della danza classica, costituirà l’obiettivo primario dello studio, e a tal fine si integrerà con il Laboratorio coreografico. Al termine del quinto anno lo studente della sezione contemporanea avrà raggiunto una preparazione complessiva idonea all’accesso alla Scuola di danza contemporanea dell’Alta Formazione coreutica, avrà cioè acquisito conoscenze, abilità e strumenti per esibirsi in pubblico con sicurezza e padronanza dello spazio scenico, e maturato la capacità di raccordare i principi teorici, tecnici e compositivi alla performance. Nella sezione danza classica la Tecnica della danza contemporanea, seppur importante ai fini di una completezza di studio e di esperienza, ricoprirà un ruolo complementare nel quadro formativo generale, e si limiterà ad approfondire e ad elaborare il programma svolto nel primo biennio.
PRIMO BIENNIO
Il primo biennio è dedicato alla conoscenza degli elementi basilari, teorici e pratici, del linguaggio della danza contemporanea e ad una serie di esercitazioni volte ad acquisire una salda base tecnica e stilistica, nonché a stimolare negli studenti la capacità di concentrazione e di autocontrollo. Gli studi verteranno sull’interpretazione di sequenze dinamiche e disegni spaziali, utilizzando variazioni ritmiche e di velocità, fino ad arrivare a brevi elaborati coreografici. Fatti salvi i margini di libertà dell’insegnante, sarà opportuno che il percorso formativo sia cadenzato sul passaggio per le diverse fasi di apprendimento (conoscenza, sperimentazione, appropriazione, interiorizzazione) per assicurare consapevolezza e creatività.
SECONDO BIENNIO
Nel corso del secondo biennio è opportuno un lavoro di consolidamento e di affinamento della preparazione tecnica, ampliando altresì il vocabolario e articolando la sintassi di movimento sulla base di una precisa linea stilistica. In questo percorso è indispensabile una parallela esperienza di approfondimento della terminologia, condotta in forma critica e in costante relazione con la struttura del movimento. Lo studio si svolgerà su vari fronti e toccherà gli aspetti centrali della tecnica: la respirazione, lo spazio e la forma, il centro e il peso del corpo, il tempo (con la sperimentazione delle diverse qualità e velocità in relazione ai cambiamenti dinamici e spaziali); essi saranno elaborati in diverse esperienze e in brevi studi effettuati a terra, in piedi e attraverso lo spazio.
ANNO FINALE
Alla fine del percorso quinquennale lo studente sarà in grado di interpretare in modo personale moduli dinamico-ritmici articolati nei diversi livelli dello spazio con l’utilizzo di cadute, giri, salti, sospensioni, swing nelle diversificate modalità di accento. Avrà approfondito la conoscenza degli elementi strutturali del linguaggio della danza contemporanea sotto l’aspetto dell’esecuzione, dell’interpretazione e dell’improvvisazione. Avrà infine acquisito gli strumenti per analizzare e decodificare i movimenti secondo i parametri spazio, tempo, energia, forma.
SECONDO BIENNIO -sezione danza classica
Se opterà per la sezione danza classica, lo studente troverà pressoché inalterato lo spazio destinato alla Tecnica della danza contemporanea. Ciò implicherà un programma ridotto di quest’ultima, che nondimeno dovrà prevedere il raggiungimento di un livello tecnico e stilistico apprezzabile e qualitativamente pertinente. Pertanto il lavoro sarà rivolto al consolidamento delle conoscenze teoriche e pratiche della tecnica e del linguaggio della danza contemporanea studiata al primo biennio, per poi svilupparsi su livelli di difficoltà via via più avanzati.
ANNO FINALE -sezione danza classica
Il quinto anno della Tecnica della danza contemporanea sarà dedicato a rifinire tecnicamente e stilisticamente gli elementi acquisiti, consolidando altresì le conoscenze teoriche e terminologiche.