Circolare MPI 07.08.1998, n. 352

Gli istituti comprensivi di scuola materna, elementare e media rappresentano una delle novità istituzionali più significative degli ultimi anni, sia per la rapida espansione quantitativa del fenomeno, sia per le evidenti connessioni con i processi di riforma in atto nel nostro sistema formativo.

L'approvazione del Regolamento sul dimensionamento ottimale degli istituti scolastici autonomi (D.P.R. n. 233 del 18.6.1998) accredita ulteriormente questa tipologia organizzativa come una delle modalità ordinarie di gestione del servizio scolastico nel territorio.

Regioni ed Enti Locali, cui spettano i compiti di programmazione scolastica, per effetto del D.L.vo n. 112 del 31.3.1998, manifestano grande interesse verso un modello di organizzazione della scuola di base, che sembra coniugare la presenza dell'istituzione scolastica nel territorio con elementi di rilevante spessore culturale e di qualificazione della spesa pubblica: tutti valori in sé socialmente apprezzabili.

La rete degli istituti comprensivi funzionanti da un triennio si presenta dunque come un fatto estremamente significativo. Pertanto si è ritenuto opportuno sintetizzare nel documento di orientamento, che si allega, gli elementi più rilevanti che sono desumibili dalle migliori esperienze degli istituti comprensivi, con particolare risalto per quelli di carattere sperimentale (22 istituti sul complesso dei 541 funzionanti nell'anno scolastico 1997/98) impegnati in un progetto di ricerca/azione denominato "L'istituto comprensivo sperimentale: laboratorio per l'innovazione".

Le innovazioni che vi vengono praticate in ordine all'elaborazione di percorsi di continuità verticale, di flessibilità delle soluzioni operative e di intensificazione dei rapporti con le comunità locali, di cui si dà conto nel documento allegato, potranno così essere oggetto di nuovi approfondimenti e ampliamenti avvalendosi degli strumenti giuridici messi a disposizione dall'Amministrazione scolastica, in p