Informativa INPDAP 18.05.1999, prot. n. 963/M

Con circolare Inpdap n. 57 del 24 ottobre 1997, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 257 del 4.11.1997, sono state fornite disposizioni attuative al D.M. 8 maggio 1997 n. 187, concernente l'attribuzione della pensione di inabilità ai dipendenti delle amministrazioni pubbliche in applicazione dell'art. 2, comma 12, legge 8 agosto 1995, n. 335. Onde trattare in maniera compiuta tale tipo di prestazione previdenziale e indicare soluzioni ad altre problematiche connesse, si torna sull'argomento fornendo ulteriori linee di indirizzo.

È opportuno ricordare che il conferimento della pensione di inabilità, ai sensi dell'art. 2, comma 12, è subordinato, oltre alla prestazione di apposita domanda da parte dell'interessato, alla risoluzione del rapporto di lavoro avvenuta per infermità non dipendente da causa di servizio, nonché al riconoscimento, da parte della commissione medica competente, dello stato di assoluta e permanente impossibilità a svolgere qualsiasi attività lavorativa.

Alcuni dubbi interpretativi sono emersi dalla lettura dei verbali di visita medico-collegiale degli Ospedali militari laddove, oltre a riportare l'esatta dizione di legge, viene anche diagnosticata la dipendenza dell'infermità da causa di servizio.

Per quanto sopra, il riconoscimento del nesso di causalità tra l'evento invalidante e l'attività lavorativa svolta comporta l'automatica esclusione del conferimento di una pensione di inabilità, ai sensi dell'art. 2 comma 12 legge n. 335/1995, mentre costituisce un presupposto per l'attribuzione di una eventuale pensione di privilegio previa presentazione, nei termini di legge, di apposita istanza da parte dell'interessato. Onde evitare che una procedura complessa, cui soggiace la richiesta di concessione della pensione di privilegio, possa recare pregiudizio all'iscritto aggravando il danno economico causato dallo stato invalidante, gli Uffici operativi competenti per territorio acquisita la domanda di pensione di privilegio,