Direttiva PCM 12.12.2000
Allegato - Linee guida per la redazione della direttiva annuale sull'azione amministrativa.
1. Premessa
La separazione tra politica e amministrazione, sancita con il decreto legislativo n. 29/93 (e le modificazioni e integrazioni più volte intervenute nel corso degli anni) ha rafforzato l'area di autonomia della dirigenza pubblica; in parallelo a tale aumento di autonomia, devono essere messi a punto sistemi di controllo che assicurino la coerenza tra le diverse azioni amministrative e tra queste e gli indirizzi politici generali. Più puntualmente, tali sistemi si possono suddividere in:
- sistemi di controllo della capacità di utilizzare in modo efficace ed efficiente le risorse;
- sistemi di controllo del rispetto dei "confini" assegnati all'azione amministrativa; questi sistemi devono garantire che:
- l'allocazione delle risorse sia coerente con le priorità identificate a livello politico.
- i diversi Centri di responsabilità amministrativa (CRA) non utilizzino un livello di risorse finanziarie tale da mettere in discussione l'equilibrio finanziario complessivo.
La direttiva annuale sull'azione amministrativa costituisce lo strumento essenziale per poter realizzare concretamente questi sistemi di controllo. Essa, in particolare, deve:
- individuare gli obiettivi specifici che devono essere attribuiti a ciascun CRA; solo l'individuazione di obiettivi "a priori", infatti, può consentire l'effettiva verifica dei risultati ottenuti e, di conseguenza, una valutazione di efficacia e di efficienza dell'azione amministrativa;
- identificare in modo puntuale le linee guida entro cui deve svolgersi l'attività dei diversi CRA, in termini non solo di missioni istituzionali ma di:
- programmi politici ritenuti prioritari;
- indirizzi generali sull'azione amministrativa.
La direttiva non appare invece lo strumento prioritario per il cont
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