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C.M. INPDAP 11.06.2004, n. 38

Termini per la presentazione di domanda di riscatto del personale statale.

Gli iscritti alla gestione separata dei trattamenti pensionistici del personale delle Amministrazioni statali, cessati per motivi diversi dai limiti di età, possono, come è noto, esercitare la facoltà di riscatto e/o computo di periodi o servizi in costanza di attività lavorativa ovvero entro il termine perentorio di 90 giorni dalla data di risoluzione del rapporto di lavoro.

Qualora detto personale cessi per limiti di età, per contro, ai sensi dell'articolo 147 del D.P.R. 29 dicembre 1973 n. 1092, la domanda di computo o di riscatto deve essere presentata almeno due anni prima della risoluzione del rapporto di lavoro per raggiungimento del limite di età previsto per la cessazione dal servizio.

Al riguardo si precisa che il predetto termine di decadenza è stato fissato dal legislatore per consentire all'Amministrazione statale di determinare l'importo della pensione comprensiva di tutti i periodi e servizi computabili a domanda, con o senza riscatto, già all'atto del collocamento in quiescenza dei propri dipendenti.

Si precisa, inoltre, che lo stesso D.P.R. individua espressamente le tipologie di servizi o titoli di studio ammessi al computo (articoli 11 e 12) ovvero al riscatto mediante pagamento di un onere (articoli 13 e 14).

Oltre a tali casistiche disciplinate dal D.P.R. n. 1092/73, altre norme hanno previsto fattispecie diverse di riscatto come, ad esempio, i decreti legislativi n. 564/1996 e n. 184/1997.

Tali decreti, emanati in attuazione di apposita delega conferita dalla legge n. 335/1995 nell'ottica di un'armonizzazione di diversi istituti giuridici, hanno disciplinato, fra l'altro, la valorizzazione ai fini pensionistici, mediante l'istituto del riscatto, di ulteriori periodi o servizi non coperti da contribuzione.

Va ricordato che, per queste tipologie di riscatto, gli stessi decreti hanno espressamente previsto nuovi criteri di calcolo per la determinazione del relativo onere (art. 13 legge n. 1338/1962), me

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