Nota Inpdap 30.09.2005, n. 22

Con la risoluzione del 5 luglio 2005, l'Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in ordine all'interpello formulato dal Fondo pensione complementare per la scuola Espero, in materia di imponibilità fiscale della quota pari all'1,5% aggiuntivo, prevista dall'art. 59, co. 56 della legge 449/97, per gli optanti.

Con la risoluzione in esame, l'Agenzia delle Entrate conferma ed integra il quadro di indirizzi interpretativi in materia di tassazione degli accantonamenti figurativi destinati a previdenza complementare, delineati nella risoluzione 80/E dell'8 marzo 2002 trasmessa con l'informativa n. 7 del 19 marzo 2002.

Con nota del 15 marzo 2005, il Fondo Espero sottopose all'esame dell'agenzia Entrate la questione in oggetto chiedendo se la quota pari all'1,5% della base utile ai fini Tfs destinata a previdenza complementare dovesse essere considerata tra gli oneri deducibili nei limiti e per le percentuali previste dalla vigente normativa.

La soluzione interpretativa prospettata dal Fondo consisteva nel considerare la quota dell'1,5% deducibile in fase di contribuzione e, di conseguenza, tassata in fase di erogazione della prestazione.

Nel parere contenuto nella risoluzione, l'Agenzia ha preliminarmente evidenziato che la disciplina vigente prevede un unico plafond comprensivo dei contributi versati sia dal datore di lavoro che dal lavoratore e ne ammette la deducibilità entro il limite del 12% del reddito complessivo e comunque fino al limite massimo di euro 5.164,57 annui.

Dopo aver ribadito la natura di elemento figurativo della quota dell'1.5% su base Tfs, che non è a carico né del lavoratore né del datore di lavoro e che viene accantonata e contabilizzata virtualmente dall'Inpdap e conferita al Fondo solo al momento della liquidazione della prestazione, l'Agenzia rileva che la stessa quota non possa essere considerata ai fini fiscali una componente diversa dal TFR ma che rappresenta una quota assimilata ad esso. Al pari dell