Parere Ministero dell'Economia e delle Finanze 07.04.2008, prot. n. 0039038

Nel riscontrate la nota n. 0002376 del 25/02/2008, di codesto Ministero, si intendono fornite alcuni chiarimenti interpretativi in ordine alla portata applicativa della norma in oggetto indicata.

In particolare, si evidenzia quanto segue:

• deve premettersi che la disposizione in oggetto indicata si colloca all'interno di un più ampio disegno normativo, iniziato già nella legge finanziaria 2007 e sviluppato nella legge finanziaria 2008, volto a prevedere specifici interventi per la stabilizzazione del c.d. "lavoro precario";

• l'impianto normativo in esame - ci si riferisce, in particolare, all'art. 3, commi 90 e seguenti, della legge finanziaria 2008 - non si caratterizza per chiarezza espositiva e per inappuntabile tecnica normativa e si configura come particolarmente complesso e ricco di difficoltà applicative;

• deve in ogni caso evidenziarsi come, in termini di principio, il legislatore si sia premurato di richiamare con forza - proprio nel citato comma 90 - la regola del concorso pubblico quale strumento ordinario di accesso ai ruoli della pubblica amministrazione; e come il programma di stabilizzazione si configuri in termini di facoltà e non di obbligo per le amministrazioni, previa attenta valutazione dei fabbisogni, delle vacanze di organico, delle effettive esigenze organizzativo-gestionali e dei vincoli finanziari di riferimento;

• all'interno del pacchetto di norme in questione, particolarmente problematica è la disposizione di cui alla lettera b) del comma 94, laddove, tra i destinatari del piano di progressiva stabilizzazione, vengono individuati anche soggetti utilizzati con contratti di collaborazione coordinata e continuativa;

• ad avviso dello scrivente, tale disposizione non consente di parificare le co.co.co. ai tempi determinati ai fini della stabilizzazione, rendendo immediatamente esperibili le relative procedure nei confronti di tali soggetti. Viceversa, il richiamo a quan