Direttiva PCM 26.11.2009, n. 8
Direttiva del Ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione per la riduzione dei siti web delle pubbliche amministrazioni e per il miglioramento della qualità dei servizi e delle informazioni on line al cittadino.
1. Premessa
Nel quadro degli indirizzi di modernizzazione delle amministrazioni pubbliche, particolare rilevanza assume ormai da anni l'adozione di iniziative e strumenti di trasparenza, di relazione, di comunicazione e di informazione volti a costruire un rapporto aperto e proficuo con cittadini ed utenti.
Uno dei principali strumenti che le pubbliche amministrazioni utilizzano con crescente diffusione è quello di veicolare le informazioni ed i servizi resi ai cittadini attraverso siti web istituzionali.
Sinora la realizzazione dei siti web delle pubbliche amministrazioni è nata dalla iniziativa dei singoli enti con modalità spesso eterogenee:
- registrazione e creazione dei siti web per specifici progetti/iniziative non correlati ai siti principali delle pubbliche amministrazioni;
- permanenza dei siti web anche dopo la chiusura del progetto/iniziativa;
- riconoscibilità non immediata della natura, pubblica o privata, del sito web;
- identificabilità non immediata dell'Amministrazione che ha realizzato il sito web;
- assenza di regole e di criteri per il trattamento dei contenuti da dichiarare obsoleti, in modo tale da garantire agli utenti internet la disponibilità, anche attraverso motori di ricerca, di contenuti validi e aggiornati.
In questo contesto il Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione ritiene fondamentale fissare i criteri di riconoscibilità, di aggiornamento, di usabilità e di accessibilità e individua con ".gov.it" il dominio di aggregazione di siti e portali delle pubbliche amministrazioni.
Pertanto le pubbliche amministrazioni sono tenute a provvedere all'iscrizione al dominio ".gov.it" dei siti che intendono mantenere attivi. La registrazione dei siti web delle pubbliche amministrazioni al dominio ".gov.it" sarà l'occasione per iniziare a razionalizzare e ridurre, in maniera consistente, il numero dei siti web pubblici.
2. Obiettivi
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