Risoluzione Agenzia entrate 25.11.2009, n. 280/E
Incentivi economici a favore degli studenti meritevoli erogati in base al D. Lgs 29 dicembre 2007, n. 262.
Con risoluzione 12 giugno 2009, n 156/E, la scrivente, in risposta ad una istanza di interpello presentata dal Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca, ha espresso l'avviso che i riconoscimenti economici attribuiti agli studenti meritevoli in base al decreto legislativo 29 dicembre 2007, n. 262, costituiscano redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente ai sensi dell'articolo 50, comma 1 lett. c) del TUIR. Detta disposizione attribuisce, infatti, rilevanza reddituale alle "somme da chiunque corrisposte a titolo di borsa di studio o di assegno, premio o sussidio per fini di studio o di addestramento professionale se il beneficiario non è legato da rapporti di lavoro dipendente nei confronti del soggetto erogante.".
Il richiamato avviso è stato espresso sulla base dell'ampia e generica formulazione dell'articolo 50, lett. c), del TUIR, letteralmente riferita a tutte le erogazioni finalizzate allo studio e alla formazione professionale (ad esclusione di quelle espressamente esenti e di quelle collegate ad un rapporto di lavoro dipendente).
Nella richiamata risoluzione è stata evidenziato, peraltro, che per tale tipologia di reddito si rendono applicabili le detrazioni d'imposta previste dall'art. 13 del TUIR e che, con riferimento specifico al caso in esame, dette detrazioni competono per l'intero anno.
L'applicazione delle indicazioni fornite con la risoluzione n. 156 comporterebbe, in concreto, i seguenti effetti:
- gli incentivi attribuiti agli studenti, per effetto delle detrazioni d'imposta, non subirebbero alcuna decurtazione;
- gli istituti scolastici eroganti, in qualità di sostituti d'imposta, dovrebbero provvedere agli adempimenti documentali e dichiarativi previsti per tale tipologia di reddito (ad. es. predisposizione e rilascio del modello CUD).
Ciò premesso, si fa presente che la scrivente, su indicazione del Ministro dell'Economia e delle Finanze, ha riconsiderato la questione e che a seg
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