C.M. MIUR 06.09.2010, n. 77
Decreto ministeriale 27 luglio 2010 di definizione del programma nazionale di promozione delle eccellenze degli studenti delle scuole di istruzione secondaria superiore, statali e paritarie, per l'anno scolastico 2010/2011.
Si informano le SS.LL. che il Ministro, con il D.M. 27 luglio 2010 , registrato dalla Corte dei Conti il 20 agosto 2010, reg. 14 foglio 275, ha definito il programma nazionale di promozione delle eccellenze per valorizzare il merito conseguito dagli studenti delle scuole secondarie superiori, statali e paritarie, nel corso dell'anno scolastico 2010/2011.
Il riconoscimento delle eccellenze avviene attraverso iniziative di confronto e di competizione, nazionali e internazionali, indicate per ambiti disciplinari nella tabella "A" allegata al predetto provvedimento ministeriale.
È, altresì, individuata come eccellenza, la votazione di 100 con l'attribuzione della lode ottenuta dagli studenti agli esami di Stato conclusivi dei corsi di studi di istruzione superiore dell'anno scolastico 2010/2011.
Per valorizzare le eccellenze è indispensabile che le scuole sappiano coinvolgere i propri studenti in percorsi di studio di elevata qualità ed offrire loro occasioni per approfondire la preparazione individuale e il loro confronto con altre realtà scolastiche, nazionali e internazionali.
Si invitano, pertanto, i dirigenti scolastici delle scuole statali e paritarie di istruzione secondaria superiore ad informare i docenti, gli studenti ed i loro genitori sulle iniziative individuate dal Ministro, promuovendo la partecipazione dei soggetti interessati alle procedure di eccellenza proposte.
In tale contesto, non si può fare a meno di evidenziare che la soddisfazione dei genitori e la stima degli insegnanti e dei compagni di scuola costituiscono, insieme al merito raggiunto, un riconoscimento fondamentale per ogni studente.
Il merito, peraltro, aggiunge valore alla qualità della scuola ed incentiva gli stessi studenti a raggiungere risultati sempre più elevati nel contesto sociale cui appartengono.
La presente, unitamen
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