Direttiva P.C.M. - F.P. 05.08.2011, n. 11
Indirizzi sull'applicazione del D.P.C.M. 26 ottobre 2010. Disciplina per l'accesso, tramite concorso pubblico per titoli ed esami, alla qualifica di dirigente di prima fascia. (G.U. 01.02.2012, n. 26)
1. Premessa.
L'art. 6 della legge 4 marzo 2009, n. 15, recante «Delega al Governo finalizzata all'ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e alla efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni ...» definisce i principi ed i criteri di delega per la materia relativa alla dirigenza pubblica. Tra gli obiettivi contemplati rilevano quello di:
- rafforzare il principio di distinzione tra le funzioni d'indirizzo e controllo spettanti agli organi di governo e le funzioni di gestione amministrativa spettanti alla dirigenza;
- affermare la piena autonomia e responsabilità del dirigente, come soggetto che esercita i poteri del datore di lavoro pubblico, nella gestione delle risorse umane.
Tra le misure contemplate dal legislatore per realizzare i predetti obiettivi vi è la previsione dell'accesso alla prima fascia dirigenziale anche mediante il ricorso a procedure selettive pubbliche concorsuali.
Il reclutamento di parte della dirigenza apicale mediante procedure concorsuali pubbliche concorre a rendere più imparziale l'azione amministrativa e a sottolineare la connotazione tecnica e professionale della gestione, a salvaguardia dell'autonomia delle scelte. Il raccordo con la sfera politica avviene mediante l'emanazione di indirizzi e direttive da parte del corrispondente vertice.
La novità dell'accesso alla dirigenza di livello generale mediante concorso pubblico riguarda solo una percentuale dei posti disponibili ed il legislatore riconosce la necessità di approntare misure volte a mettere gradualmente a regime il nuovo sistema con quello precedente. Tuttavia questa novità rappresenta un elemento di forte evoluzione del management amministrativo, del tutto in linea con l'azione propulsiva di modernizzazione ed innovazione degli apparati pubblici. Questi devono orientarsi nei fatti all'ampia nozione di perfomance (soprattutto organizzativa) che risponde ad una cultura di efficienza ed efficacia e tenere conto
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