C.M. Economia e delle Finanze 17.02.2011, n. 6

Si riportano, di seguito, i criteri generali da seguire per le operazioni di chiusura delle scritture contabili dell'esercizio finanziario 2010, ai fini della redazione del conto consuntivo. A questi fini giova richiamare l'attenzione di codeste Amministrazioni sulle disposizioni recate dall'articolo 4, comma 4 ter, del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito dalla legge 30 luglio 2010 n. 122, e dall'art. 2, comma 2, del relativo decreto attuativo 1° dicembre 2010 del Ministro dell'economia e delle finanze sul pagamento unificato delle competenze fisse ed accessorie al personale. Con le sopracitate disposizioni introduttive del c.d. "Cedolino unico", a partire dall'anno 2011 le suddette retribuzioni al personale sono imputate al bilancio dell'esercizio finanziario in cui vengono disposti i pagamenti.

Occorre, pertanto, tenere presente che ai sensi dell'art. 2, comma 3, del richiamato decreto attuativo le somme rimaste da pagare alla fine di ciascun esercizio finanziario a titolo di competenze accessorie devono essere versate su apposito capitolo/articolo dello stato di previsione dell'Entrata del bilancio dello Stato per essere riassegnate al corrispondente capitolo/piano gestionale della spesa ai fini del loro pagamento nell'esercizio successivo. Per maggiori dettagli sulla materia, si rimanda alla circolare n. 39 del 22 dicembre 2010, con cui sono state fornite istruzioni operative derivanti dall'introduzione del "Cedolino unico".

A) Determinazione dei residui passivi dell'esercizio finanziario 2010

In conformità al disposto dell'art. 275 del R.D. n. 827 del 23 maggio 1924 (Regolamento di Contabilità Generale dello Stato), gli Uffici Centrali del Bilancio provvedono ad accertare le somme da iscrivere quali residui nel conto consuntivo ed a compilare apposita dimostrazione da allegare ai decreti ministeriali con i quali si autorizza, ai sensi dell'art. 53 del R.D. n. 2440 del 18 novembre 1923 (Legge di Contabilità Generale dello Stat