Avviso MIUR 10.12.2012, prot. n. 7908
Prospetto importi corrisposti dal M.I.U.R. per l'annualità 2012 ai Comuni per la fruizione della mensa scolastica da parte del personale della scuola, art. 7 comma 41 DL 95/2012 convertito nella legge n. 135/2012.
Premesso che:
La legge 7 agosto 2012, n. 135 "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, recante disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica..." all'articolo 7 comma 41 dispone che il contributo di circa 62 milioni di euro che lo Stato riconosce ai Comuni per le spese sostenute per i pasti del personale statale per la mensa iscritto nello stato di previsione de MIUR sia pagato direttamente ai Comuni "in proporzione al numero di classi che accedono ai servizio di mensa scolastica" e quindi non più alle scuole per il successivo trasferimento ai Comuni.
Con nota prot. n. 7554 del 27 novembre sono stati forniti all'ANCI, in risposta a precisa richiesta del 7 novembre 2012 i chiarimenti su criteri e modalità per il riparto del "contributo" per la mensa scolastica della annualità 2012, basati
A) sul numero di classi a tempo pieno (sezioni ad orario normale) della scuola per l'infanzia e primaria e alle classi a tempo prolungato per la scuola secondaria di primo grado che risultano attivate nel corso dell'anno scolastico concluso nell'anno finanziario e desunte per i vari gradi di istruzione dal Sistema Informativo del MIUR in base all'organico di fatto;
B) su un diverso peso attribuito alle classi funzionanti nei vari gradi, in considerazione del diverso calendario scolastico per i vari gradi di scuola e la diversa incidenza del personale tra istruzione dell'infanzia e secondaria di primo grado che può fruire della mensa, dando in ragione di ciò un peso maggiore nell'ordine alle classi dell'infanzia (5, 4), della primaria (2, 5),della secondaria di primo grado (1)
Con nota prot. n. 52 del 4 dicembre 2012 l'ANCI, fermo restando la richiesta per una modifica legislativa che riconosca ai Comuni la corresponsione dell'intero costo del servizio prestato anziché di un contributo forfetario e pur apprezzando l'impegno nel tentare di individuare una modalità applicativa che assicuri l'equil
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