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Accordo 25.07.2012

Accordo tra Governo, Regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano concernente la diffusione nelle scuole di ogni ordine e grado dei progetti e delle azioni di innovazione didattica. Accordo, ai sensi dell'articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281. (Repertorio atti n. 118/CSR del 25 luglio 2012). (G.U. 18.08.2012, n. 192)

Art. 1 - Obiettivi

Il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano si impegnano a promuovere, sostenere e sviluppare in sinergia iniziative volte a garantire l'adeguata realizzazione degli obiettivi di seguito indicati e ad ottimizzare le risorse disponibili in termini finanziari e progettuali.

Obiettivi del presente accordo sono:

a) superare la divergenza esistente tra l'attuale linguaggio didattico e quello della società digitale, di cui i ragazzi sono protagonisti; questa finalità scaturisce dalla considerazione che la scuola del futuro debba fornire, attraverso pratiche pedagogiche innovative, le conoscenze, competenze ed abilità spendibili nella società dell'informazione e della comunicazione e quindi adeguate ai suoi codici;

b) modificare gli ambienti di apprendimento in modo da renderli adeguati alle esigenze descritte sub a);

c) sviluppare la propensione all'uso abituale delle tecnologie nelle attività didattiche per favorire la crescita e lo sviluppo dell'informazione e della conoscenza;

d) introdurre nelle scuole le tecnologie, in quanto strumenti capaci di generare un effetto moltiplicatore delle conoscenze, dare valore aggiunto alla didattica, permettere l'interazione anche verso l'esterno;

e) incrementare le azioni del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) dotando sempre più classi di Lavagne Interattive Multimediali (LIM), aumentando il numero di classi 2.0 e di scuole 2.0;

f) favorire la produzione di contenuti digitali per la didattica e il loro utilizzo nelle classi;

g) portare la connettività a banda larga nelle scuole;

h) sfruttare le potenzialità della rete, delle tecnologie e dell'apprendimento online, secondo modelli già sperimentati dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca anche a

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