Nota MIUR 08.05.2012, prot. n. 8087
DPCM 23 marzo 2012 "Limite massimo retributivo per emolumenti o retribuzioni nell'ambito di rapporti di lavoro dipendente o autonomo con le pubbliche amministrazioni statali". Art. 3, co. 2: dichiarazione ricognitiva di tutti gli incarichi comunque in atto a carico della finanza pubblica.
Nella G.U. n. 89, del 16 aprile c.a., è stato pubblicato il DPCM 23 marzo 2012 avente per argomento "Limite massimo retributivo per emolumenti o retribuzioni nell'ambito di rapporti di lavoro dipendente o autonomo con le pubbliche amministrazioni statali"; il DPCM è stato predisposto in attuazione del 1° comma dell'art. 23-ter del D.L. 6 dicembre 2011, n° 201, convertito, con modificazioni, dalla L. 22 dicembre 2011, n° 214.
Tale limite massimo, per il trattamento retributivo percepito annualmente, comprese le indennità e le voci accessorie nonché le eventuali remunerazioni per incarichi ulteriori o consulenze conferiti da amministrazioni pubbliche diverse da quelle di appartenenza, è stabilito in euro 293.658,95 lordi.
In particolare, l'art. 3 del predetto DPCM obbliga i destinatari del provvedimento (art. 2:"... le persone fisiche che ricevono retribuzioni o emolumenti a carico delle pubbliche finanze in ragione di un lavoro subordinato o autonomo, con le pubbliche amministrazioni statali, di cui all'art. 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n° 165 .... nonché quelli in regime di diritto pubblico di cui all'articolo 3 del medesimo decreto legislativo ....") a produrre all'amministrazione di appartenenza, entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del decreto (cioè entro il 16 maggio p.v.), una dichiarazione ricognitiva di tutti gli incarichi retribuiti comunque in atto a carico della finanza pubblica con l'indicazione dei relativi importi.
Al fine di ottemperare all'obbligo su menzionato si allega una scheda da utilizzare per la prescritta dichiarazione ricognitiva, riferita al personale appartenente ai ruoli del MIUR.
Pertanto, tutti i soggetti che intrattengono con questa Amministrazione un rapporto di lavoro, dirigenziale e non, subordinato o autonomo, che sono destinatari di incarichi retribuiti, anche da parte amministrazioni diverse da quella di appartenenza - di cui al precedente secondo paragrafo - e in atto ne
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