Nota MIUR 24.02.2014, prot. n. 1142
"L'Italia Incompiuta" - Concorso nazionale per gli studenti Miur-Procura Generale presso la Corte dei Conti.
Il Ministero dell'Istruzione dell'università e della Ricerca e la Procura generale presso la Corte dei conti indicono il concorso per gli studenti "L'Italia incompiuta".
Il Concorso è rivolto agli studenti delle Istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado e intende coinvolgere e sensibilizzare i giovani sul tema del contrasto alle illiceità in tutte le attività amministrative che comportino l'impiego di risorse finanziarie pubbliche attinte tramite il prelievo fiscale e finalizzate a realizzare opere destinate a soddisfare esigenze e bisogni della collettività nazionale e delle collettività locali o ad erogare servizi pubblici.
Scopo del Concorso, in particolare, è quello di realizzare una mappatura delle opere incompiute nelle varie Regioni, individuate e monitorate con gli occhi degli studenti, volta a costituire una geografia virtuale degli sprechi di denaro pubblico nel nostro Paese: strade mai finite, ferrovie senza binari, complessi sportivi dove nessuno ha mai giocato.
Gli studenti partecipanti, dopo aver ricercato e scelto un'opera incompiuta del loro territorio, sono chiamati a produrre elaborati idonei a documentare e rappresentare gli aspetti di cattiva gestione delle risorse finanziarie pubbliche, tratte dal prelievo fiscale insistente a carico delle collettività.
Gli UU.SS.RR. sono invitati a collaborare all'iniziativa valutando e selezionando gli elaborati a livello regionale, secondo le modalità specificate nel Bando in allegato, e promuovendo in collaborazione con le Procure regionali attività e iniziative legate alle tematiche oggetto del Concorso, anche in riferimento alla precedente comunicazione in merito da parte di questa DG con nota prot. 0865 del 11/02/2014.
Ulteriori informazioni potranno essere richieste alla scrivente Direzione Generale all'indirizzo mail dgstudente.direttoregenerale@istruzione.it.
Visto l'alto valore dell'iniziativa, si invitano le SS. LL. a dare la massima diffusione al Ban
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