Decreto Interministeriale 05.06.2014
1. I percorsi hanno una struttura flessibile, si articolano in periodi di formazione in aula e in periodi di apprendimento sul posto di lavoro, sono progettati congiuntamente dall'istituzione scolastica e dall'impresa e si attuano sulla base delle convenzioni di cui al precedente articolo 5.
2. Per realizzare i percorsi di cui al presente articolo, le istituzioni scolastiche, ove già previsto dallo specifico ordinamento, utilizzano spazi di flessibilità fino a un massimo del 35% dell'orario annuale delle lezioni senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. Tali spazi devono essere utilizzati in coerenza con il profilo educativo, culturale e professionale dello studente e nell'assoluto rispetto delle dotazioni organiche assegnate, al fine di non determinare potenziali esuberi di personale.
3. La scuola, attraverso la progettazione congiunta con l'impresa, definita nei tempi e nei metodi, integra gli esiti di apprendimento dello specifico indirizzo di studi con le competenze, abilità e conoscenze tecnico-professionali previste dal percorso formativo aziendale e redige il "piano formativo personalizzato" per gli studenti.
4. Per favorire il raccordo tra i diversi momenti dell'apprendimento, le metodologie didattiche impiegate nei percorsi si caratterizzano per la pluralità degli approcci e l'utilizzo di metodologie inclusive, quali la didattica laboratoriale, la risoluzione di problemi, il progetto.
5. L'istituzione scolastica e l'impresa concordano il calendario delle attività, anche in relazione al piano annuale definito dalla scuola.
6. I periodi di apprendimento sul posto di lavoro fanno parte integrante del percorso formativo personalizzato e sono articol
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