Nota MIUR 28.07.2014, prot. n. 4669
Attuazione protocollo d'intesa MIUR - Ministero della Giustizia. Monitoraggio scuola in carcere: trasmissione schede di ricognizione anno scolastico 2012/2013 e 2013/2014.
A seguito del Protocollo d'intesa tra il MIUR e il Ministero della Giustizia, siglato il 23 ottobre 2012, il Comitato Paritetico Nazionale si è impegnato in una ricognizione dell'esistente, realizzata congiuntamente per la prima volta e nella lettura e analisi dei dati emersi al fine di intervenire sull'offerta formativa e renderla più efficace e rispondente ai bisogni emersi e alle esigenze manifestate dall'utenza sia minore sia adulta.
L'impegno profuso da entrambe le Amministrazioni, a livello nazionale e periferico, ha fatto condividere percorsi, strumenti e modelli ed ha consentito di riflettere insieme su una realtà non solo composita e complessa, ma soprattutto vivace e aperta a nuovi stimoli e al cambiamento nell'interesse dell'utenza/target.
Una prima conseguenza della rilevazione dei dati effettuata per l'a.s. 2011/2012, che presto sarà resa pubblica attraverso la pubblicazione del dossier "Scuola in carcere", è l'approvazione di 4 progetti sperimentali che partiranno da settembre 2014 e che coinvolgeranno le scuole di riferimento, tre istituti penali per minori (Torino, Roma, Napoli) e un istituto penitenziario per adulti (Bologna). La novità che caratterizza i quattro progetti, quale diretta conseguenza della rilevazione dei bisogni effettuata, è lo stretto collegamento scuola - lavoro, attraverso il coinvolgimento di centri per la formazione professionale, e la scelta di metodologie che coinvolgono nel processo formativo gli studenti sin dall'avvio della progettazione. Questo al fine di dare risposta ai loro bisogni e sostenerne e rafforzarne la motivazione ad apprendere.
L'impostazione nuova delle azioni proposte discende, inoltre, dalla necessità di rivedere l'attuale modello di lavoro, di organizzazione e di formazione sia del personale docente sia degli operatori penitenziari, attualmente vigente, nella direzione di un modello flessibile e diversificato, centrato sulla persona e su percorsi formativi strettamente correlati al
Per proseguire con la lettura è necessario accedere al sito.