Ordinanza M.I. 23.07.2020, n. 69
Formula iniziale
Visto il decreto legge 8 aprile 2020, n. 22, recante "Misure urgenti sulla regolare conclusione e l'ordinato avvio dell'anno scolastico e sullo svolgimento degli esami di Stato, nonché in materia di procedure concorsuali e di abilitazione e per la continuità della gestione accademica", convertito, con modificazioni, dalla legge 6 giugno 2020, n. 41 e, in particolare, l'articolo 2, comma 1, lettera a);
Visto il decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, recante "Approvazione del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado" e, in particolare, l'articolo 74, comma 3;
Visto il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, avente a oggetto "Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59" e, in particolare, l'articolo 138, comma 1, lettera d);
Vista l'ordinanza del Ministro dell'istruzione 16 maggio 2020, n. 11, concernente la valutazione finale degli alunni per l'anno scolastico 2019/2020 e prime disposizioni per il recupero degli apprendimenti;
Considerato che, per l'anno scolastico 2020/2021, in attuazione di quanto previsto dall'articolo 2, comma 1, lettera a), del decreto legge 8 aprile 2020, n. 22, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 giugno 2020, n. 41, con ordinanza del Ministro dell'istruzione è definita la "data di inizio delle lezioni per l'anno scolastico 2020/2021, d'intesa con la Conferenza Stato-Regioni, anche tenendo conto dell'eventuale necessità di recupero degli apprendimenti quale ordinaria attività didattica e della conclusione delle procedure di avvio dell'anno scolastico";
Preso atto che resta ferma la competenza delle Regioni per le restanti determinazioni relative al calendario scolastico;
Sentiti il Ministro dell'Economia e delle Finanze e il Ministro per la pubblica amministrazione;
Rilevato che le reiterate riunioni della Conferenza Stato Regioni hanno evidenziato la volontà delle parti di ricercare l'intesa nel rispetto del principio di leale collaborazione;
Rilevato che la maggioranza delle Regioni, come risulta dal verbale della Conferenza Stato Regioni del 9 luglio 2020, ha espresso l'avviso favorevole e che l'intesa non è stata raggiunta, non per l'avviso contrario di alcune Regioni ma in ragione delle loro perplessità connesse con le consultazioni elettorali;
Vista la delibera del Consiglio dei Ministri del 22 luglio 2020;
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