Documento M.I. 04.01.2021, n. 2
Atto di indirizzo politico - istituzionale anno 2021.
La Scuola è al centro del dibattito del Paese, che ne riconosce non soltanto il valore primario, quale luogo di formazione delle giovani generazioni, ma anche l'inestimabile valore sociale per la comunità degli studenti, per le loro famiglie e per l'insieme degli stakeholder.
L'emergenza sanitaria internazionale -tutt'ora in corso- ha determinato un riposizionamento strategico della funzione pubblica dell'istruzione. Il dicastero ha definito progressivamente una visione volta ad affrontare e superare sfide impegnative e, sotto molti profili, inedite.
Nel fronteggiare la crisi pandemica che ha investito l'intero Paese, il Ministero dell'istruzione ha sempre ritenuto di dover porre al centro della propria azione gli studenti, i loro bisogni e il fondamentale diritto all'istruzione di ognuno di loro.
In tutto il 2020 è stato profuso il massimo impegno e sono state messe in campo tutte le risorse disponibili per realizzare, in tempi celeri, le azioni e gli interventi ritenuti indifferibili al fine di garantire, seppure con i condizionamenti derivanti dalle soluzioni organizzative imposte dall'esigenza di contenimento del contagio, la continuità didattica e il diritto all'istruzione per tutti gli studenti.
In un contesto tanto drammatico, l'emergenza sanitaria internazionale ha creato tuttavia le basi per un cambio di passo in grado di trasformare in opportunità strategiche le sfide da essa derivanti.
Le risorse pubbliche nazionali destinate all'istruzione sono state notevolmente incrementate, come testimonia l'ammontare degli stanziamenti dedicati al mondo della Scuola che eccedono la soglia dei sette miliardi di euro per il solo 2020.
L'Unione europea ha inoltre proposto il Next Generation EU (NGEU), un piano di ampio respiro per rispondere alla grave crisi economica e sociale provocata dalla pandemia e, a settembre 2020, sono state presentate le "Linee Guida" del Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza (PNRR) con cui il Governo ha sottoposto al Parlamento le "sfide" e le "missioni" attorno alle quali si concentreranno gli investimenti e le azioni di politica economica del prossimo triennio.
Al Ministero dell'istruzione si prospetta un'opportunità straordinaria per il finanziamento di misure fondamentali per il rilancio del sistema nazionale di istruzione.
Al raggiungimento di questo obiettivo strategico sarà necessario dedicare nei prossimi mesi tutte le energie disponibili, con un'attenta azione di programmazione finalizzata alla realizzazione di interventi che, grazie all'incessante impegno profuso da tutti gli attori del mondo della Scuola, conducano ad una reale innovazione migliorativa del sistema nazionale di istruzione e formazione.
È necessaria una visione di medio e lungo periodo che conduca al finanziamento di interventi di tipo strutturale, i quali investano in maniera sistematica il mondo della Scuola nel suo complesso, innescando cambiamenti reali e duraturi così da contribuire al rilancio del sistema scolastico nazionale anche garantendo piena attuazione al dettato costituzionale.
A questo scopo, è indispensabile promuovere con grande vigore una politica di coesione, improntata al dialogo, al confronto e al coordinamento tra i vari livelli di governo nonché tra istituzioni pubbliche e società civile, nella piena consapevolezza che soltanto innescando processi di innovazione partecipata sarà possibile rispondere in maniera efficace alle sfide che il mondo della Scuola è chiamato ad affrontare e che l'emergenza sanitaria ha, drammaticamente, evidenziato.
I programmi, i piani e le azioni finanziati si tradurranno in investimenti per il futuro del Paese.
Questi, in attuazione di politiche sostenibili e responsabili, consentiranno di realizzare e porre al servizio delle nuove generazioni una Scuola innovativa, aperta, coesa, solidale, ma soprattutto inclusiva, che garantisca il diritto reale di ciascuno studente a ricevere un'istruzione coerente con le proprie esigenze e inclinazioni, oltre che con le differenti articolazioni dei bisogni da soddisfare e delle aspettative della società nel suo complesso.
Il Ministro è consapevole del ruolo centrale dell'istruzione nel rilancio del Paese e le priorità politiche declinate sono articolate in virtù di una positiva tensione fra visione, governo del tempo per l'attuazione, risorse disponibili e determinazione di risultati cui tendere.
Si riportano di seguito le priorità politiche sulla base delle quali il Ministero dell'istruzione definirà gli obiettivi strategici dell'Amministrazione e la consequenziale allocazione delle risorse finanziarie disponibili nello stato di previsione della spesa per l'anno 2021 e per il triennio 2021-2023.
Coerentemente con le priorità definite nel presente Atto d'indirizzo politico-istituzionale, saranno individuati gli obiettivi strategici che i titolari dei Centri di Responsabilità Amministrativa del Ministero saranno chiamati a conseguire, con l'impiego delle dotazioni finanziarie e delle risorse umane e strumentali assegnate alle proprie strutture.
1) Contrastare la dispersione scolastica, promuovere l'inclusione e l'equità complessiva del sistema educativo nazionale
Occorre continuare ad impiegare notevoli forze per prevenire e contrastare il fenomeno della dispersione scolastica, supportando il pieno esercizio del diritto allo studio di tutti gli studenti e favorendo l'accesso di ognuno ai più alti gradi di istruzione a prescindere dal contesto geografico e socioeconomico di appartenenza.
Nel corso dell'anno 2020, il Ministero ha adottato importanti misure inclusive, per consentire a tutti gli studenti di proseguire il percorso scolastico nonostante la forzata interruzione dell'attività didattica in presenza. Sono state stanziate risorse significative per l'acquisto di piattaforme e strumenti digitali per l'apprendimento a distanza, per la messa a disposizione agli studenti meno abbienti di dispositivi digitali e di connessione internet, per la formazione del personale scolastico, per il finanziamento di azioni didattiche in favore degli studenti con bisogni educativi speciali, anche al fine di contenere, in un momento tanto delicato per il Paese, il rischio di abbandono scolastico.
Gli interventi realizzati nell'attuale fase di emergenza rimarranno a beneficio della comunità scolastica, insieme a quanto già avviato per la riduzione dei divari in istruzione e che sarà sviluppato attraverso un'azione interistituzionale coordinata e mirata. La consapevolezza dei fabbisogni emersi nel contesto emergenziale e la doverosa patrimonializzazione dell'esperienza maturata nel farvi fronte orienteranno per il futuro l'attività progettuale dell'Amministrazione.
Anche grazie all'incremento del fondo per l'ampliamento dell'offerta formativa, il Ministero continuerà a sostenere la promozione di interventi strutturali e organizzativi e la diffusione di progetti didattici diretti al contrasto alla dispersione scolastica e alla povertà educativa e all'accrescimento del livello generale di inclusività della scuola italiana.
Si proseguirà nell'attuazione e nell'implementazione di misure dirette a garantire il pieno esercizio del diritto allo studio e nella realizzazione di azioni a sostegno delle scuole per lo sviluppo di prassi inclusive. Attraverso la promozione dell'attività sportiva in ambito scolastico, in particolare nella scuola primaria, si implementeranno opportunità formative in termini di competenze trasversali, di accompagnamento al successo scolastico, di acquisizione di corretti stili di vita e di relazione sociale nonché di contrasto alla dispersione scolastica.
Saranno, inoltre, impiegate risorse significative per l'acquisto di ausili didattici per l'inclusione degli studenti con disabilità. Saranno potenziate le attività di formazione obbligatoria volte a far acquisire ai docenti specifiche competenze in materia di didattica e metodologia inclusiva, anche a vantaggio degli alunni con disturbi specifici dell'apprendimento e con altri bisogni educativi speciali, tra cui gli alunni con cittadinanza non italiana neoarrivati in Italia.
Per assicurare agli studenti con disabilità una maggiore continuità didattica, sarà incrementato il numero degli insegnanti di sostegno in organico dell'autonomia. Saranno infine introdotti nuovi strumenti finalizzati a una progettazione educativa individualizzata dei percorsi scolastici, che siano in grado di coinvolgere attivamente la famiglia e tutti gli attori istituzionali cui l'inclusione è delegata esplicitamente per norma.
Si continuerà ad operare al fine di dare compiuta attuazione alle misure previste dal D. Lgs. 66/2017, in materia di inclusione scolastica, anche attraverso l'introduzione di un nuovo modello nazionale di Piano Educativo Individualizzato, progressivamente dai primi mesi dell'anno 2021 e, compiutamente, dal successivo anno scolastico.
2) Definire una relazione virtuosa tra edilizia scolastica e benessere collettivo
Lo stato del patrimonio edilizio scolastico continua a rappresentare un elemento di forte attenzione per lo sviluppo e il rilancio del sistema educativo.
Si proseguirà pertanto nell'importante azione dell'ultimo periodo a favore dell'edilizia scolastica incrementando i finanziamenti diretti alla realizzazione degli interventi volti sia alla riqualificazione delle strutture scolastiche, investendo per l'adeguamento sismico, la messa in sicurezza e la manutenzione e la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente, che alla realizzazione di nuovi edifici innovativi e di opere infrastrutturali dirette a migliorare la qualità degli ambienti di apprendimento.
La realizzazione di interventi rapidi di edilizia nelle scuole sarà inoltre favorita dalla proroga dei poteri commissariali dei sindaci di comuni e città metropolitane e dei presidenti di province e dalle norme di semplificazione, misure rivelatesi determinanti nel consentire il celere affidamento degli interventi sulle strutture scolastiche, anche nella presente fase di emergenza sanitaria.
Sarà quindi prioritario, nel corso del 2021, procedere all'approvazione della nuova programmazione nazionale triennale per gli anni 2021-2022-2023 in modo da definire - con gli altri enti competenti - i nuovi piani di intervento sia sul patrimonio esistente che per le nuove costruzioni.
All'interno di questo quadro strategico, per la condivisione e la programmazione delle azioni di edilizia, riveste un ruolo primario l'Osservatorio Nazionale dell'Edilizia Scolastica, così come la cabina di regia, pensata insieme alle regioni e alle rappresentanze istituzionali degli enti proprietari degli immobili, quale strumento operativo e snello di supporto alla governance del sistema.
L'ulteriore snodo fondamentale per il 2021 sarà rappresentato dall'entrata in vigore del nuovo sistema di Anagrafe Edilizia Scolastica, aggiornato e implementato con gli enti istituzionali competenti; la nuova anagrafe rappresenta un ulteriore, importante passo verso la conoscenza, la trasparenza e la condivisione dei dati degli edifici scolastici.
Intervenire sulle infrastrutture scolastiche, secondo i principi di sicurezza, innovazione e sostenibilità, contribuisce sempre in maniera decisiva all'innalzamento della qualità dell'offerta didattica, consentendo al sistema di istruzione di rispondere più efficacemente alle esigenze di apprendimento degli studenti.
La messa in sicurezza degli edifici scolastici ne favorisce la condivisione con il territorio, moltiplicando le opportunità di confronto e apprendimento e consentendo la graduale e progressiva riscoperta del ruolo sociale della Scuola, quale punto di riferimento per l'intera comunità.
Investire sull'edilizia scolastica significa investire sul futuro della Scuola e, per questo, il finanziamento e l'attuazione di interventi diretti alla messa in sicurezza, al risparmio energetico e alla digitalizzazione infrastrutturale del patrimonio edilizio costituiscono obiettivi di primario interesse per il Paese.
3) Innovare metodologie didattiche e ambienti di apprendimento
È necessario mettere in campo azioni volte alla promozione e alla diffusione di metodologie didattiche innovative, che incentivino la partecipazione diretta degli studenti nella costruzione del sapere e facilitino l'integrazione tra gli apprendimenti formali, informali e non formali a vantaggio dell'orientamento e dell'apprendimento permanente.
L'innovazione didattica è la dimensione fondamentale per il rilancio del sistema di istruzione e il punto di partenza per porre gli studenti al centro della loro esperienza scolastica.
Saranno intensificate le iniziative volte a promuovere tra gli insegnanti la diffusione di nuove metodologie didattiche che, anche superando la tradizionale lezione frontale, siano utili a tradurre le potenzialità della tecnologia in paradigmi didattici innovativi.
In questa prospettiva, è prioritario porre in essere azioni significative per supportare il processo di sviluppo della didattica con il digitale, anche attraverso l'incremento delle risorse stanziate sul fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche.
Saranno investite risorse per continuare a sostenere e rinnovare il piano nazionale scuola digitale, l'attività degli animatori digitali e delle equipe formative territoriali, rivelatisi un supporto fondamentale per promuovere l'innovazione in chiave digitale dei percorsi formativi, nonché per accompagnare e sostenere le scuole nell'affrontare le nuove sfide poste dall'attuale fase di emergenza sanitaria.
Occorre, al contempo, promuovere la realizzazione di nuovi ambienti di apprendimento, anche tramite il reperimento della dotazione tecnologica più all'avanguardia rispetto alle nuove strategie educative.
È necessario potenziare le infrastrutture per l'apprendimento a distanza, rivelatosi determinante per garantire la continuità dei percorsi formativi ed educativi nel periodo di sospensione dell'attività didattica in presenza, e far sì che il piano d'investimenti per la diffusione della banda larga riconosca alle istituzioni scolastiche una posizione prioritaria. Anche alla luce dei fabbisogni emersi nel corso dell'anno 2020, si continuerà a promuovere l'impiego di strumenti e di piattaforme digitali per lo svolgimento e l'integrazione dell'attività didattica, in presenza e a distanza, nella piena consapevolezza che la valorizzazione della dimensione digitale della scuola italiana rappresenta un punto cardine per una trasformazione concreta dell'approccio all'educazione, all'istruzione e alla formazione delle giovani generazioni.
4) Migliorare l'offerta formativa, ridurre il gap formativo tra mondo della scuola e mondo del lavoro e valorizzare il rapporto con l'università e la ricerca
È fondamentale continuare ad investire per il miglioramento della qualità dell'offerta formativa, garantendone l'adeguamento agli standard europei e internazionali e alle rinnovate esigenze del mercato del lavoro, riducendo il gap strutturale fra competenze richieste dalle imprese e competenze attese all'esito dei percorsi di istruzione.
Il sistema nazionale di istruzione necessita di precipua attenzione a temi quali maggiore conoscenza della Costituzione e del sistema politico e istituzionale nazionale e dell'Unione Europea, potenziamento delle competenze digitali, sviluppo di soft skill, educazione all'imprenditorialità, formazione economico - finanziaria, capacità di comunicazione e conoscenza delle lingue straniere.
Un ruolo strategico andrà riconosciuto all'orientamento, quale strumento imprescindibile di contrasto alla dispersione e all'insuccesso formativo degli studenti e di promozione dell'inclusione sociale e delle pari opportunità, nel quadro di un generale rafforzamento dei rapporti tra scuola, università e mondo produttivo.
D'altro canto, è importante incentivare iniziative dirette a fare conoscere agli studenti, in particolare quelli dell'istruzione tecnica e professionale, il contesto sociale e produttivo che li circonda, attraverso percorsi, oltre a quelli già regolamentati dalla disciplina vigente, che coinvolgano il terzo settore e tutte quelle realtà sane della società italiana, il cui portato rappresenta un valore aggiunto nel percorso di formazione.
Allo scopo di promuovere i rapporti con il mondo del lavoro e di rafforzare gli interventi di transizione dalla scuola al lavoro, va inoltre rinforzato il raccordo tra il sistema dell'istruzione professionale e il sistema di istruzione e formazione professionale, anche grazie alla definizione delle modalità di accertamento del rispetto dei livelli essenziali di prestazione da parte di quest'ultimo.
È necessario continuare a intervenire, in termini finanziari e ordinamentali, per favorire lo sviluppo degli Istituti Tecnici Superiori (ITS), quali percorsi post diploma che offrono una formazione tecnica altamente qualificata, capace di avvicinare sensibilmente il sistema scolastico alle realtà produttive del territorio. A tal fine, un intervento dovrà essere dedicato al raccordo tra ITS e lauree professionalizzanti.
Si interverrà, inoltre, con politiche specifiche per ampliare l'erogazione della formazione nelle materie STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) e per favorire l'accesso degli studenti diplomati a corsi di laurea in discipline scientifiche, inclusa l'informatica, senza tralasciare la valorizzazione e la diffusione della cultura umanistica e artistica.
5) Incentivare i processi di reclutamento, formazione e valorizzazione del personale scolastico
È indispensabile intervenire sulla formazione di tutto il personale scolastico, sia in ingresso che per tutto l'arco della vita professionale, anche al fine di rispondere in maniera sempre più adeguata e coerente alle sfide tecnologiche e culturali che i tempi impongono.
In merito alla formazione del personale docente, si interverrà per attualizzare la risposta educativa alla domanda delle nuove generazioni. Occorre prevedere, nell'ambito della contrattazione collettiva per il personale docente ed educativo, così come per il personale amministrativo delle scuole, disposizioni specifiche che possano garantire a ciascuna professionalità una formazione continua coerente alle aree di rispettiva competenza, a partire dalla definizione di percorsi di formazione obbligatori, documentati in un sistema digitale che costituisce il portfolio delle professionalità.
Particolare attenzione sarà riservata alla tematica delle metodologie didattiche innovative, all'integrazione delle tecnologie digitali nell'attività didattica, alla cittadinanza digitale, al contrasto ai fenomeni del bullismo e del cyberbullismo, all'inclusione scolastica e all'impiego delle tecnologie assistive quale ausilio per l'inclusione didattica degli studenti con disabilità.
Si procederà alla riconfigurazione dell'attuale modello di reclutamento, formazione in servizio e valutazione dei dirigenti scolastici, in base all'esperienza condotta sui territori e alle esigenze di alta e sempre più complessa professionalità che la scuola esige dal punto di vista non solo giuridico-amministrativo, entro cui definire con maggiore chiarezza i profili di responsabilità in merito anche alla sicurezza degli edifici scolastici, ma anche organizzativo e della vision educativa.
Si intende proseguire nella realizzazione di interventi finalizzati a consentire un corretto turnover del personale scolastico e a ridurre il precariato, mediante l'introduzione di un sistema di reclutamento meritocratico, ordinario, che sia capace anche di individuare momenti di inserimento e formazione iniziale coerenti e mirati.
Si continuerà ad intervenire anche per il reclutamento del personale ausiliario, coordinato nell'operazione di internalizzazione dei servizi.
Al fine di assicurare anche nelle scuole dell'infanzia e nelle scuole del primo ciclo la funzionalità della strumentazione informatica, si interverrà prorogando i contratti già sottoscritti con il personale assistente tecnico destinato ai predetti gradi di istruzione nonché, a decorrere dall'a.s. 2021/2022, incrementando la relativa dotazione organica.
Dovranno infine essere introdotti strumenti di valorizzazione del personale scolastico. In particolar modo, appare necessario procedere al rinnovo del Contratto collettivo nazionale di Lavoro per il comparto scuola, sulla base delle risorse aggiuntive stanziate per l'incremento a regime della retribuzione del personale docente, anche operando sugli aspetti giuridici che regolano la professione stessa, attraverso la definizione di un vero e proprio percorso di carriera professionale che connoti il ruolo, dal momento della immissione fino al collocamento a riposo, su base meritocratica. Parimenti bisognerà procedere al rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per le aree dirigenziali, riconoscendo la sempre maggiore complessità di gestione del sistema Istruzione e, in particolare, il ruolo svolto dai dirigenti scolastici, alla luce della crescente ampiezza dei compiti ad essi affidati e sulla scorta di un approfondimento necessario sulla valutazione, da determinarsi secondo criteri e procedure chiari e ben definiti, proprio in ragione dell'attività svolta.
È inoltre necessaria, al fine di accrescere la motivazione e la competenza dei docenti di sostegno, garantendo agli alunni con disabilità la continuità didattica e la stabilità relazionale cui hanno diritto, la creazione di una nuova classe di concorso ad hoc, cui si acceda attraverso procedure concorsuali specifiche e sistematiche nel tempo.
In considerazione della sempre più evidente complessità che connota la dirigenza scolastica, costantemente orientata a garantire il buon andamento e la correttezza dell'azione amministrativa ma anche chiamata a gestire in maniera competente le sfide che le nuove generazioni pongono quotidianamente alla scuola, in termini di scelte, offerta di qualità, opportunità formativa e orientamento, sarà necessario valutare la definizione, in seguito ai necessari passaggi legislativi e contrattuali, in spirito di ampia condivisione, per la prima volta, dell'area del cd. middle management, cui possano accedere, secondo modalità trasparenti, docenti capaci, per esperienza, professionalità e vocazione, di gestire attività complesse formalmente delegate, tra quelle di competenza del dirigente scolastico, anche al fine di determinare nuove e più compiute professionalità che possano successivamente concorrere al ruolo della dirigenza scolastica con un bagaglio di esperienza organizzativa e di sensibilità amministrativa maturato in tale nuova area professionale.
6) Promuovere l'autonomia scolastica e potenziare il sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita ai sei anni
Il Ministero continuerà a supportare iniziative di sostegno all'autonomia scolastica, principio cardine del sistema formativo, che consente a ciascuna scuola, nel quadro degli obiettivi generali del sistema nazionale di istruzione e formazione, di adottare soluzioni organizzative rispondenti alle esigenze della propria comunità e di definire percorsi formativi funzionali alla realizzazione del diritto ad apprendere e alla crescita educativa di tutti gli studenti, contribuendo in maniera decisiva al successo formativo delle nuove generazioni.
Si intende irrobustire l'insieme degli interventi per l'accesso precoce al sistema scolastico, anche al fine di favorire il successo formativo degli studenti.
In questa prospettiva, si proseguirà nella promozione di azioni di sostegno e valorizzazione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita ai sei anni, in particolare potenziando la realizzazione di interventi di edilizia dedicata al segmento 0-3 da parte dei competenti Enti locali, nonché la costituzione di poli per l'infanzia e del correlato coordinamento pedagogico, all'interno dei quali costruire comunità educanti caratterizzate dalla continuità della cura educativa e dalla condivisione strutturale degli spazi. In particolar modo, saranno attivati percorsi di formazione in servizio per il personale operante nel sistema 0- 6, al fine di ampliare il bagaglio di competenze degli operatori, anche nell'ottica della piena padronanza delle nuove competenze digitali.
Si opererà infine alla costruzione di un sistema di valutazione e monitoraggio del sistema 0-6, che lasci emergere gli elementi di qualità e suggerisca eventuali punti di debolezza, su cui intervenire per un compiuto e concreto conseguimento degli obiettivi europei in tema di servizi alla prima infanzia e all'infanzia.
7) Valorizzare e sviluppare il sistema nazionale di valutazione
È necessario che al complessivo sostegno all'autonoma progettualità delle scuole si affianchino interventi diretti alla valorizzazione e all'implementazione del sistema nazionale di valutazione, quale supporto all'autonomia scolastica idoneo ad agevolare il processo di autovalutazione e miglioramento dei processi sia organizzativi sia didattici e, al contempo, quale strumento indispensabile al fine di garantire l'unitarietà e la qualità del sistema scolastico nazionale.
Alla luce dell'esperienza sinora maturata, occorre porre le basi per l'avvio di un processo di revisione che, attraverso interventi di semplificazione e armonizzazione delle diverse procedure di valutazione, l'ampliamento della consistenza del corpo ispettivo, da assumersi a tempo indeterminato a seguito dell'emanazione di un prossimo bando di concorso, il reclutamento e la formazione di personale con competenze specifiche e anche con la previsione di personale dedicato renda il sistema nazionale di valutazione uno strumento maggiormente efficace nell'accompagnare e sostenere le istituzioni scolastiche in un percorso di progressivo e costante miglioramento della qualità dell'offerta formativa.
8) Ampliare il percorso di internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione e formazione e promuovere la mobilità degli studenti
L'internazionalizzazione del sistema scolastico costituisce un'ulteriore priorità strategica.
Il Ministero si impegna a promuovere iniziative dirette a incrementare le occasioni di apprendimento all'estero per gli studenti, consentire la partecipazione dei docenti e delle scuole a progetti di portata internazionale e favorire relazioni di collaborazione con istituzioni scolastiche di altri Paesi.
È inoltre prioritario promuovere iniziative dirette a migliorare la conoscenza delle culture e delle lingue straniere da parte di tutti gli studenti, a partire dalla scuola dell'infanzia e primaria.
L'Amministrazione intende orientarsi in modo incisivo verso l'attuazione di accordi internazionali, bilaterali e multilaterali, finalizzati alla promozione dell'internazionalizzazione del sistema educativo, garantendo la propria costante e fattiva partecipazione in seno ai competenti organismi internazionali, anche ai fini della promozione e del sostegno allo sviluppo della dimensione internazionale dell'educazione.
9) Promuovere politiche efficaci per il reclutamento, la formazione e la valorizzazione del personale dell'amministrazione centrale e periferica
Allo scopo di accrescere la funzionalità dell'Amministrazione centrale e periferica è necessario intervenire innescando processi di miglioramento e di innovazione nel reclutamento e nella gestione delle risorse umane.
La rapida evoluzione nell'assetto dei rapporti tra società, economia e istituzioni pubbliche fa emergere con forza l'esigenza di intervenire per definire nuove strategie idonee a garantire il costante allineamento tra gli strumenti, le risorse e le capacità nel lavoro nella P.A. e le nuove condizioni di contesto, nella piena consapevolezza del ruolo determinante del capitale umano nel processo di sviluppo economico e sociale del Paese.
La sfida è, innanzitutto, quella della definizione dei più idonei criteri per il reclutamento del personale amministrativo.
Compatibilmente con l'evoluzione della situazione epidemiologica e in coerenza con il Piano dei fabbisogni, il Ministero potrà potenziare il proprio capitale umano attraverso lo svolgimento di ulteriori procedure di reclutamento, nella prospettiva di una progressiva riduzione delle rilevanti carenze in organico che investono l'intera Amministrazione.
Particolare attenzione dovrà essere posta affinché le relative procedure presentino elementi di flessibilità e differenziazione tali da consentire al Dicastero di procedere ad un reclutamento mirato, volto a garantire l'allineamento tra i profili selezionati e le competenze richieste per la copertura delle posizioni vacanti.
Si investirà nella promozione di iniziative formative del personale in servizio, attraverso l'organizzazione di specifici percorsi per svilupparne il livello di competenza e capacità e per garantirne l'allineamento alle esigenze gestionali e organizzative e nella realizzazione di progetti funzionali alla promozione del benessere organizzativo dei dipendenti.
Il vigente quadro regolatorio, che impone un maggiore ricorso allo strumento del lavoro agile, dovrà costituire l'occasione per una doverosa riflessione sui modelli organizzativi e sui criteri da adottare per la misurazione e valutazione della performance organizzativa e individuale, allo scopo di rafforzare i metodi di valutazione ridisegnati con un approccio di management per progetti e per obiettivi.
10) Innovare i processi gestionali: semplificare e digitalizzare per garantire efficacia, efficienza, economicità, legalità e trasparenza dell'azione amministrativa
Nell'ottica della semplificazione del corpus normativo scolastico, che attualmente si caratterizza per complessità ed eccessiva stratificazione, è necessario procedere alla revisione del D. Lgs. 297/1994, razionalizzandone l'impianto e rendendolo coerente con le caratteristiche e l'attuale forma dell'amministrazione scolastica, così come è venuta delineandosi e trasformandosi nel corso degli ultimi venticinque anni.
A seguito della sottoscrizione del nuovo Contratto collettivo nazionale di Lavoro per il comparto Scuola, sarà inoltre necessario procedere alla redazione del Testo Unico coordinato del Contratto di comparto, che armonizzi, in un unico articolato coerente, tutte le norme pattizie vigenti, esistenti sulla materia.
È fondamentale investire per la semplificazione e la digitalizzazione dei processi amministrativi, la cui efficienza e tracciabilità costituiscono precondizioni per l'attuazione di una strategia che garantisca la buona amministrazione e per la piena attuazione del principio di trasparenza dell'azione amministrativa.
L'innovazione digitale rappresenta una leva di cambiamento essenziale in funzione della ridefinizione e della reingegnerizzazione dell'attività amministrativa e organizzativo-gestionale nelle istituzioni scolastiche autonome e nel Ministero. In questa prospettiva, saranno intraprese azioni, per semplificare le relazioni interistituzionali e con le istituzioni scolastiche, anche attraverso la gestione delle piattaforme di rilevazione con le quali le scuole interagiscono con il Dicastero, dei meccanismi di gestione della carriera del personale e delle procedure digitali di rendicontazione.
Saranno inoltre incrementati gli investimenti diretti alla realizzazione di un sistema informativo integrato per il supporto alle decisioni nel settore dell'istruzione scolastica e per la raccolta, la sistematizzazione e l'analisi multidimensionale dei dati.
Il Ministero si propone infine di realizzare, in linea con le previsioni del Piano Nazionale Anticorruzione, del Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza e del Piano della Performance, azioni volte a garantire, nel già richiamato contesto di semplificazione e innovazione, una maggiore compliance alla normativa in materia di anticorruzione e trasparenza. La diffusione di una cultura della trasparenza è il fondamento per lo sviluppo dei piani e delle misure di prevenzione e repressione della corruzione a tutti i livelli.