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Protocollo d'Intesa M.I. e M.i.C. 11.06.2021, n. 16

Interventi volti alla promozione dell'educazione alla cultura delle arti, della musica, della creatività, del cinema, del teatro e delle attività progettuali delle istituzioni scolastiche.

Formula iniziale

Visti gli articoli 2, 3 e 9 della Costituzione;

Vista la legge 15 marzo 1997, n. 59 recante "Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed enti locali per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa" e, in particolare, l'articolo 21 che, sancendo l'autonomia delle istituzioni scolastiche, consente alle stesse di interagire con le autonomie locali, i settori economici e produttivi, gli enti pubblici e le associazioni del territorio, nonché di perseguire, tramite l'autonomia, la massima flessibilità e tempestività e la valorizzazione delle risorse locali;

Visto l'articolo 1, comma 7 della legge 13 luglio 2015, n. 107 di "Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti", che pone tra gli obiettivi formativi prioritari delle iniziative di potenziamento dell'offerta formativa: lo sviluppo delle competenze "nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori"; lo "sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali"; "l'alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini"; il "potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio";

Vista la legge 14 novembre 2016, n. 220, recante "Disciplina del cinema e dell'audiovisivo";

Vista la legge 22 novembre 2017, n. 175, recante "Disposizioni in materia di spettacolo e deleghe al Governo per il riordino della materia";

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, recante il Regolamento di attuazione del citato art. 21 legge n. 59/97;

Visto il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, recante Codice dei beni culturali e del paesaggio;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n. 89, concernente la revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell'infanzia e del I ciclo di istruzione;

Visti i decreti del Presidente della Repubblica numeri 87, 88, 89 del 15 marzo 2010, recanti norme concernenti rispettivamente il riordino degli istituti professionali, tecnici e licei ai sensi dell'articolo 64, comma 4, del decreto legge del 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133;

Visto il decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2014, n. 106, recante "Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo";

Visto il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 61, di "Revisione dei percorsi dell'istruzione professionale nel rispetto dell'articolo 117 della Costituzione, nonché raccordo con i percorsi dell'istruzione e formazione professionale, a norma dell'art. 1, commi 180 e 181, lettera d), della legge 13 luglio 2015, n. 107;

Visto il decreto legislativo 13 aprile 2017 n. 63, concernente "Effettività del diritto allo studio attraverso la definizione delle prestazioni, in relazione ai servizi alla persona, con particolare riferimento alle condizioni di disagio ai servizi strumentali, nonché potenziamento della carta dello studente, a norma dell'art. 1, commi 180 e 181, lettera f), della legge 13 luglio 2015 n. 107";

Visto il decreto legislativo 13 aprile 2017 n. 66, recante "Norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità, a norma dell'art. 1, commi 180 e 181lettera c) della legge 13 luglio 2015 n. 107", così come modificato dal decreto legislativo 7 agosto 2019, n. 96;

Visto il decreto-legge 9 gennaio 2020, n. 1, recante "Disposizioni urgenti per l'istituzione del Ministero dell'istruzione e del Ministero dell'università e della ricerca", convertito, con modificazioni, dalla legge 5 marzo 2020, n. 12;

Visto il decreto-legge 1° marzo 2021, n. 22, recante "Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri", convertito con modificazioni dalla legge 22 aprile 2021, n. 55;

Visto il decreto legge 22 marzo 2021, n. 41, recante "Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all'emergenza da COVID-19" e, in particolare, l' articolo 31, comma 6 che prevede iniziative in favore degli studenti nel periodo che intercorre tra la fine delle lezioni dell'anno scolastico 2020/2021 e l'inizio di quelle dell'anno scolastico 2021/2022, con un incremento del Fondo per l'arricchimento e l'ampliamento dell'offerta formativa e per gli interventi perequativi, di cui all'articolo 1 della legge 18 dicembre 1997, n. 440, di 150 milioni di euro per l'anno 2021;

Vista la Raccomandazione del Consiglio dell'Unione europea sulle competenze chiave per l'apprendimento permanente del 22 maggio 2018;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 2 dicembre 2019, n. 169, recante "Regolamento di organizzazione del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, degli uffici di diretta collaborazione del Ministro e dell'Organismo indipendente di valutazione della performance";

Visto il decreto del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo 23 dicembre 2014, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 10 marzo 2015, n. 57, recante organizzazione e funzionamento dei musei statali;

Visto il decreto del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo 9 aprile 2016, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 28 giugno 2016, n. 149, recante disposizioni in materia di aree e parchi archeologici e istituti e luoghi della cultura di rilevante interesse nazionale ai sensi dell'articolo 6 del decreto ministeriale 23 gennaio 2016;

Visto il decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca 4 settembre 2019, n. 774 recante le "Linee guida in merito ai percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento, ai sensi dell'articolo 1, comma 785, legge 30 dicembre 2018, n. 145";

Viste le indicazioni e gli orientamenti sulla partecipazione studentesca contenuti nella direttiva del 10 novembre 2006;

Viste le "Linee guida per l'insegnamento dell'educazione civica", adottate con decreto n. 35 del 22 giugno 2020, ai sensi dell'articolo 3 della legge 20 agosto 2019, n. 92

Visto il decreto del Ministro dell'istruzione 2 marzo 2021, n. 48 (ex L.440/1997), recante " Criteri e parametri per l'assegnazione diretta alle istituzioni scolastiche, nonché per la determinazione delle misure nazionali relative alla missione Istruzione Scolastica, a valere sul Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche", in particolare, l'art. 3, lettera a) che prevede risorse finanziarie per un totale di 40 milioni di euro destinate ad azioni per contrastare la povertà e l'emergenza educativa;

Visto il "Piano scuola estate 2021", (nota MI n. 643 del 27 aprile 2021), con il quale sono state stanziate risorse da destinare alle scuole, al fine di consentire, durante il prossimo periodo estivo di sospensione delle attività didattiche, la realizzazione di progettualità e azioni specifiche ad adesione volontaria degli studenti, per contrastare la povertà educativa connessa alla situazione emergenziale.

Visto il Programma operativo nazionale (PON) "Per la scuola", 2014-2020, per un totale finanziato dai Fondi Strutturali Europei che incrementa le risorse per circa 320 milioni di euro da destinare alle istituzioni scolastiche per la "realizzazione di percorsi educativi volti al potenziamento delle competenze e per l'aggregazione e la socializzazione delle studentesse e iniziative in favore degli studenti nell'emergenza covid-19"nel periodo estivo;

Viste le "Linee Programmatiche del Ministero dell'Istruzione" del 4 maggio 2021, con le quali si individua, tra gli obiettivi strategici prioritari, il "Diritto allo studio", con particolare riferimento alla necessità di ridurre la dispersione scolastica, contrastare le povertà educative, abbattere i divari territoriali, aumentare il livello di inclusività, riconsiderare le metodologie didattiche;

Visti i precedenti protocolli siglati negli anni 15/12/2017, 02/03/2018, 06/04/2018 tra il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e il MIBACT;

Considerato che

- la crescita culturale, in tutte le sue forme, rappresenta un fattore determinante per lo sviluppo di ciascun individuo, nonché elemento fondamentale per il progresso della società civile nel suo complesso;

- l'esercizio del diritto allo studio si traduce anche nella possibilità, secondo i concreti principi di inclusione e integrazione, di rendere accessibili a tutti gli studenti e le studentesse le attività di carattere culturale ed educativo presenti sul territorio;

- la conoscenza e la comprensione del patrimonio storico-artistico e culturale rappresentano un contributo fondamentale per la formazione delle nuove generazioni promuovendo un rapporto maturo e consapevole con il territorio e relative risorse culturali;

- I valori universali della cultura possono costituire le fondamenta sulle quali costruire una rinascita del Paese basata sulla tutela e la valorizzazione del patrimonio;

- le attività ludico-creative e culturali sono tra le migliori opportunità per recuperare la socialità e al contempo occasione di arricchimento culturale per le studentesse e gli studenti, oltre ad avere significativo impatto di carattere socio-economico per stimolare la ripartenza di settori strategici legati al mondo dell'arte e della cultura;

- il sempre più diffuso ricorso alle nuove tecnologie sia nel mondo della scuola sia nel mondo della cultura lato sensu può essere, tra le possibili forme di contatto, utile strumento per potenziare progettualità trasversali tra istituzioni scolastiche e territori di riferimento, con il fine di potenziare le competenze disciplinari e relazionali degli studenti nel pieno rispetto delle vigenti misure di sicurezza;

- le azioni sopra descritte sono coerenti con quanto previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in particolare con l'implementazione di forme di accesso ai luoghi della cultura anche attraverso l'utilizzo di piattaforme digitali, ivi compresa la piattaforma della cultura realizzata dal MiC mediante la partecipazione di Cassa Depositi e Prestiti, ai sensi dell'articolo 183, comma 10, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34;

- sebbene sin dall'inizio dell'emergenza pandemica le istituzioni scolastiche, nell'esercizio della propria autonomia organizzativo-didattica, abbiano continuato ad assolvere la propria funzione educativo didattica, su scala globale svariate indagini rappresentano l'accentuarsi di situazioni di povertà educativa e di divari negli apprendimenti, a danno soprattutto degli studenti in condizione di maggiore fragilità per particolari stati soggettivi e/o situazioni di contesto;

- la comunità scolastica, aperta e inclusiva, nell'esercizio della propria autonomia ed in piena sinergia con il territorio di riferimento può adottare ogni utile iniziativa per contrastare la povertà educativa;

- il MI con il Piano scuola per l'estate 2021 rende disponibili per tutte le istituzioni scolastiche risorse specifiche per il contrasto della povertà educativa già a decorrere dal prossimo periodo estivo giugno- settembre 2021 per realizzare progettualità aperte e inclusive.

Premesso che

Il MiC

- ha tra le principali competenze la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale, la promozione delle attività culturali, nonché le ulteriori funzioni attribuite allo Stato in materia di beni culturali e paesaggistici, spettacolo, cinema, audiovisivo e turismo, secondo la legislazione vigente e ai sensi dell'art. 1 del DPCM 2 dicembre 2019, n. 169;

- favorisce e promuove, sulla base di accordi già conclusi con il MI oltre che con le Regioni e gli altri enti pubblici interessati, la fruizione, la conoscenza del patrimonio storico-artistico e lo sviluppo della cultura da parte degli studenti delle scuole di ogni ordine e grado appartenenti al sistema nazionale di istruzione;

- promuove la collaborazione tra responsabili degli istituti e dei luoghi della cultura e le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, attraverso specifici accordi e convenzioni, per elaborare percorsi, progetti, procedure, materiali e sussidi didattici anche sperimentali, finalizzati a soddisfare le esigenze formative degli studenti;

- dispone di una rete di uffici territoriali, organizzati nella maggioranza dei casi su base regionale, ma anche su base provinciale, quali: Segretariati regionali, Soprintendenze archeologia, belle arti e paesaggio, Direzioni regionali Musei, Soprintendenze archivistiche e bibliografiche, Archivi di Stato, biblioteche.

Il MI

- sostiene attraverso le diverse misure di accompagnamento descritte nel Piano Estate 2021, tra cui i patti di comunità, le istituzioni scolastiche nell'esercizio della propria autonomia a interagire con le diverse istituzioni del territorio di riferimento, con gli enti pubblici e con il terzo settore, per la definizione e la realizzazione - singolarmente o in rete tra più scuole - di progetti educativi per contrastare la povertà educativa e rinforzare le competenze disciplinari e relazionali della popolazione scolastica;

- favorisce specifici interventi di potenziamento e rinforzo delle competenze disciplinari e relazionali delle studentesse e degli studenti anche ricorrendo a iniziative e/o attività laboratoriali messe in atto dalle istituzioni scolastiche e finalizzate all'educazione alla cultura delle arti, della musica, della creatività, del cinema, dei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, del teatro;

Tenuto conto che

È necessario predisporre sinergiche forme di collaborazione inter-istituzionale per ampliare e rendere effettivo il ventaglio delle opportunità didattico-formative, al fine di sostenere le istituzioni scolastiche nella realizzazione delle attività progettate nell'ambito del "Piano estate 2021" e di analoghe iniziative negli anni seguenti, e che, con il ricorso a innovative metodologie didattiche, possano avere effetti nell'intero anno scolastico.

Le parti concordano quanto segue