IperTesto Unico IperTesto Unico

D.P.C.M. 12.05.2021

Adozione Piano triennale delle Arti 2020-2023.

Allegato A - Piano triennale delle arti

1. Quadro generale dei principi fondativi

Nel Piano triennale delle arti si esprime una nuova concezione della scuola in cui trovano ampio spazio l'apprendimento, la pratica, la creazione, la conoscenza storico-critica e la fruizione consapevole di varie forme di espressione e manifestazione dei diversi linguaggi artistico-performativi, dalla musica alla danza, dal teatro al cinema, dalle arti grafiche, pittoriche, plastiche e multimediali al design, dalla poesia ad altre elaborazioni di scrittura che valorizzino la lingua italiana nella sua evoluzione storica ma anche nelle sue identità e particolarità geografiche.

L'educazione all'espressione artistica deve far parte del percorso formativo di tutti i cittadini.

Le pratiche artistiche sono garantite a tutti come forma di cultura universale, accompagnata da un sapere "critico" che ne rafforzi da un lato la valenza estetica, espressiva ed emotiva, dall'altro la connessione con gli altri ambiti della conoscenza, tra i quali le neuroscienze e la neuro-estetica.

Le arti devono essere percepite, vissute e apprese fin dalla scuola dell'infanzia con modalità di apprendimento che considerino lo sviluppo globale della persona, la libera e attiva esplorazione degli scenari e dei contesti espressivi, attraverso approcci di comunicazione umanistico-emotiva, con modalità di pratica laboratoriale, secondo lo spettro delle varie "intelligenze", così come il loro valore si comprende e si arricchisce attraverso l'educazione estetica e storico-culturale.

Le arti concorrono a creare, decifrare, interpretare e integrare vari processi conoscitivi, veicolano messaggi profondi e valori antropologici universali, attivano processi comunicativi, stimolano il pensiero divergente e generativo, consolidano e sviluppano l'immagine di sé in rapporto all'ambiente, promuovono la riflessione e la creazione all'interno di paradigmi ecologici della realtà, creano reti sociali di pratiche d'eccellenza condivise: la scuola rappresenta il laboratorio naturale per la scoperta e lo sviluppo di facoltà umane e potenzialità espressive, in cui conoscenza, azione, riflessione si alimentano in una circolarità virtuosa.

L'apprendimento, la pratica, la creazione, la conoscenza storico-critica e la fruizione consapevole delle arti guidano gli studenti verso una sempre maggiore capacità di lettura attiva, partecipata e critica del reale, consentendo relazioni cooperative e non competitive. Le arti, infatti, creano scenari condivisi inclusivi, sviluppano sapere, consentono la simulazione di realtà possibili. Una dimensione necessaria oggi, in un contesto comunicativo e sociale denso di variegati messaggi da decodificare e comprendere.

Conoscere anche nella pratica i linguaggi artistico-performativi permette di elaborare forme personali di rappresentazione della realtà, attivando le proprie facoltà sensoriali e intellettuali, individuando e rielaborando fatti, opere e scoperte della storia dell'umanità, accedendo ai quadri simbolici e ai relativi sistemi dinamici di significato, maturando capacità di valutazione critico-estetica e di pensiero originale, consolidando la percezione del sé-corpo in relazione all'ambiente, proiettando verso una visione della realtà più ampia e dinamica.

Il linguaggio artistico veicola in modo diretto e immediato valori e messaggi, sentimenti ed emozioni, pensieri e stati d'animo, creando comunicazione e condivisione profonda ed empatica. L'arte diviene così linguaggio universale, strumento di inclusione e di valorizzazione delle differenze individuali, di scoperta e di valorizzazione di talenti, di connessione di frammenti dell'esperienza. Ciascuno può trovare il modo di manifestare la propria personalità e comunicare idee, passioni, sentimenti, valori, conoscendo, approfondendo, sperimentando le possibilità espressive di vari linguaggi artistico-performativi che si rivelano uno strumento facilitante per l'orientamento, il contrasto della dispersione scolastica, la prevenzione di azioni di bullismo, l'integrazione attiva con il territorio.

Studiare, sperimentare, apprendere e praticare diverse arti sviluppa la dimensione sociale in termini di relazioni, di scambi e di reciprocità, rende consapevoli della necessità del rispetto per il bene comune e il patrimonio culturale. In tale prospettiva, ogni scuola contribuisce alla promozione culturale, sociale e ambientale del contesto in cui si colloca, favorendo le competenze di cittadinanza.

È importante, dunque, creare a livello locale e nazionale, anche utilizzando il Social Web ed in particolare le reti dei Social Media, esperienze di socializzazione e di valorizzazione di queste attività in modo non occasionale e significativo. È il territorio con la propria identità e il particolare patrimonio materiale, immateriale e digitale che può offrire interessanti e originali indicazioni per arricchire il Piano Triennale dell'Offerta Formativa delle scuole. Le scuole, inoltre, possono valorizzare la cultura del territorio non solo offrendo alla comunità performance ed eventi artistico-performativi ma soprattutto coinvolgendo, già in fase di progettazione, le istituzioni culturali, associative e museali, le realtà produttive e imprenditoriali e il mondo del terzo settore con obiettivi educativi, formativi e culturali comuni.

2. Istituzioni scolastiche e coinvolgimento interistituzionale

Concorrono a realizzare il sistema coordinato per la promozione dei «temi della creatività» nel sistema nazionale di istruzione e formazione di cui all'Art. 4 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 60 (in seguito decreto legislativo) tutti i seguenti soggetti:

- Il Ministero dell'istruzione - MI;

- Il Ministero dell'università e della ricerca - MUR;

- il Ministero della Cultura - MiC

- l'Istituto Nazionale Documentazione Innovazione e Ricerca Educativa - INDIRE;

- le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, organizzate nelle reti di scuole dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione e nelle reti di scuole del secondo ciclo;

- le istituzioni dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica - AFAM;

- le università;

- gli istituti tecnici superiori - ITS;

- gli istituti del Ministero della Cultura; MiC

- gli istituti italiani di cultura;

- altri soggetti collettivi pubblici e privati, in particolare quelli del terzo settore operanti in ambito artistico e musicale, specificatamente accreditati secondo le procedure del decreto del 14 agosto 2019, n. 764.

Le diverse iniziative proposte dalle istituzioni scolastiche, coerenti con il profilo contenutistico del presente Piano triennale delle arti, si svolgono in maniera organica e integrata, attraverso attività teoriche e pratiche, anche con modalità laboratoriali, in una dimensione aperta, interdisciplinare e transdisciplinare e sono delineate nel PTOF.

Importante è la promozione delle suddette iniziative anche nei centri provinciali per l'istruzione degli adulti e nei percorsi di istruzione negli istituti di prevenzione e pena e negli istituti penali per i minori.

Per dare luogo al Sistema coordinato per la promozione dei «temi della creatività» nel sistema nazionale di istruzione e formazione e sviluppare le proposte progettuali, le istituzioni scolastiche potranno inoltre far riferimento:

- al protocollo MIUR-MIBACT "Creare occasioni di accesso al sapere" siglato in data 28 maggio 2014 (articoli 2,3,4,6);

- alla Convenzione Europea del Paesaggio adottata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa a Strasburgo il 19 luglio 2000;

- alla Convenzione quadro del Consiglio d'Europa sul valore del Patrimonio culturale, "Convenzione di Faro" del 2005, sottoscritta dall'Italia nel 2013, ratificata dal Parlamento italiano il 23 settembre 2020;

- al programma della Commissione Europea "Creative Europe" Supporting Europe's cultural and creative sector per il periodo 2014-2020;

- alla Comunicazione della Commissione Europea n. 477 del 22.7.2014 "Verso un approccio integrato al patrimonio culturale per l'Europa";

- a contributi multilingue tematici digitalizzati dai Paesi membri dell'Unione Europea all'interno di progetti finanziati dalla Comunità, quali la piattaforma culturale "Europeana";

- alla L. 220/2016, la cosiddetta "legge sul cinema";

- alla Raccomandazione del Consiglio dell'Unione europea del 22 maggio 2018 relativa alle competenze chiave per l'apprendimento permanente;

- al Piano Nazionale per l'educazione al Patrimonio culturale 2018/2019;

- al documento (10 novembre 2020) Manifesto on the freedom of the Expression of Arts and Culture in the digitaI Era (Manifesto sulla libertà di espressione dell'arte e della cultura nell'era digitale) del Comitato direttivo per la cultura, il patrimonio e il paesaggio del Consiglio d'Europa dedicato all'importanza della creazione artistica e dell'industria culturale.

Per la migliore realizzazione delle finalità del presente Piano, le istituzioni scolastiche trovano come naturali e prioritari interlocutori i soggetti del sistema coordinato per la promozione dei «temi della creatività» (Art. 4 del decreto legislativo), avendo cura di costruire importanti e stabili relazioni con i soggetti collettivi accreditati ai sensi del decreto interministeriale 764 del 2019, anche al fine di trasmettere agli studenti l'importanza dell'impegno nel mondo del volontariato e nelle organizzazioni del terzo settore. Auspicabile è l'avvicinamento a personalità (ricercatori, artisti e intellettuali) presenti sul territorio, noti per il loro contributo nelle diverse aree culturali afferenti ai «temi della creatività».

Le istituzioni scolastiche coinvolte adottano la maggiore flessibilità possibile, sfruttando le possibilità organizzative e gestionali consentite dall'autonomia scolastica.

In questo ambito così innovativo ma cruciale per il pieno sviluppo della cultura umanistica e del sapere artistico, la formazione dei docenti impegnati nei «temi della creatività» costituisce una delle priorità strategiche del Piano nazionale di formazione di cui all'Art. 1, comma 124, della legge n. 107 del 2015, come già indicato nell'art. 8 del decreto legislativo ed è parte integrante del Piano Nazionale Scuola Digitale.

3. Temi della creatività

La progettualità delle istituzioni scolastiche, espressa nel Piano Triennale dell'Offerta Formativa (PTOF), in linea con le misure e le azioni del presente Piano, si realizza mediante percorsi curricolari anche in verticale, a partire dalla scuola del primo ciclo d'istruzione attraverso i Percorsi per le Competenze Trasversali e per l'Orientamento (PCTO) o con specifiche iniziative extrascolastiche e può essere programmata in rete con altre scuole e attuata con la collaborazione di istituti e luoghi della cultura, nonché di enti locali e di altri soggetti pubblici e privati, ivi inclusi i soggetti del terzo settore operanti in ambito artistico e musicale.

Tale progettualità deve essere volta a promuovere i «temi della creatività» di cui all'art. 3 del decreto legislativo:

a) musicale-coreutico, tramite la conoscenza storico critica della musica, la pratica musicale, nella più ampia accezione della pratica dello strumento e del canto, la danza e tramite la fruizione consapevole delle suddette arti;

b) teatrale-performativo, tramite la conoscenza storico-critica e la pratica dell'arte teatrale o cinematografica o di altre forme di spettacolo artistico-performativo e tramite la fruizione consapevole delle suddette arti;

c) artistico-visivo, tramite la conoscenza della storia dell'arte e la pratica della pittura, della scultura, della grafica, delle arti decorative, del design o di altre forme espressive, anche connesse con l'artigianato artistico e con le produzioni creative italiane di qualità e tramite la fruizione consapevole delle espressioni artistiche e visive;

d) linguistico-creativo, tramite il rafforzamento delle competenze logico-linguistiche e argomentative e la conoscenza e la pratica della scrittura creativa, della poesia e di altre forme simili di espressione, della lingua italiana, delle sue radici classiche, delle lingue e dei dialetti parlati in Italia.

4. Priorità strategiche del Piano triennale delle arti

Il Piano triennale delle arti si pone le seguenti priorità strategiche:

1) nell'ottica di una scuola vissuta come centro culturale di primo livello del territorio: promuovere l'apprendimento, la pratica, la creazione, la conoscenza storico-critica e la fruizione consapevole dei linguaggi artistici quali requisiti fondamentali e irrinunciabili del curricolo, anche in riferimento allo sviluppo delle competenze sociali e civiche e di cittadinanza europea, all'inclusività e alla valorizzazione delle differenze individuali, considerando anche l'apporto di approcci formativi "non formali" e "informali";

2) valorizzare il patrimonio culturale materiale, immateriale, digitale nonché ambientale nelle sue diverse dimensioni, facilitandone la conoscenza, la comprensione e la partecipazione da parte di tutti, garantendo il pluralismo linguistico e l'attenzione alle minoranze e alle tradizioni popolari locali;

3) favorire nella scuola dell'infanzia la diffusione di esperienze volte ad educare a nuovi linguaggi, al piacere del bello e al sentire estetico, alla connessione insolita dei dati sensoriali, ai processi cognitivo-emotivi sinestetici e metaforici, all'esplorazione dei materiali, all'espressione di pensieri ed emozioni con immaginazione e creatività attraverso la voce, il gesto, il segno e il simbolo, la drammatizzazione, i suoni, la musica, la manipolazione, l'attività grafico-pittorica e plastica, l'osservazione di luoghi e di opere per sviluppare le potenzialità emotive, cognitive, linguistiche, motorie, relazionali e sociali del bambino.

4) attraverso specifiche azioni dell'Amministrazione centrale e periferica e di scuole polo fornire un supporto informativo e organizzativo per lo sviluppo di innovative capacità progettuali delle istituzioni scolastiche e delle reti di scuole nelle aree afferenti i «temi della creatività» in una dimensione nazionale e internazionale;

5) favorire stabili collaborazioni tra le istituzioni scolastiche e soggetti del sistema coordinato per la promozione dei «temi della creatività» per realizzare attività didattico-educative significative nei luoghi della produzione artistica e culturale quali ad esempio musei, teatri, biblioteche, archivi, sale da concerto.

5. Misure ed azioni del Piano triennale delle arti

Il Piano triennale delle arti individua le seguenti misure declinate in specifiche azioni.

Il Ministero dell'istruzione e il Ministero della cultura, secondo le rispettive competenze, sono i promotori delle misure indicate con le lettere a), b), h); alle istituzioni scolastiche è rimessa l'attuazione delle misure di cui alle lettere c), d), e), f),g), i):

a) sostegno alle istituzioni scolastiche e alle reti di scuole, per realizzare un modello organizzativo flessibile e innovativo, quale laboratorio permanente di conoscenza, pratica, ricerca e sperimentazione del sapere artistico e dell'espressione creativa;

Azioni specifiche:

a) 1 costituzione di un Gruppo per l'attuazione del Piano triennale delle arti presso la Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici, l'Internazionalizzazione e la Valutazione del Sistema Nazionale di Istruzione, composto da personale dell' Amministrazione centrale e periferica, esperti del Comitato per l'apprendimento pratico della Musica per tutti gli studenti, esperti individuati da INDIRE, rappresentanti di scuole polo nazionali e dei soggetti del Sistema coordinato per la promozione dei «temi della creatività»;

a) 2 realizzazione di un "Portale delle arti" sui «temi della creatività» in collaborazione con INDIRE finalizzato anche alla selezione di buone pratiche e alla loro implementazione ai fini della più ampia condivisione e diffusione;

a) 3 individuazione di otto scuole polo a livello nazionale, per il Nord, per il Centro e per il Sud e le Isole, volte a sostenere - in accordo con il Gruppo per l'attuazione del Piano - la realizzazione e la diffusione di iniziative per la promozione dei «temi della creatività» nelle regioni di riferimento e per la realizzazione di modelli organizzativi innovativi, nonché il supporto finanziario e organizzativo al Gruppo per l'attuazione del Piano triennale delle arti e alla Commissione di valutazione dei progetti presentati dalle scuole attuativi della misura d) necessario alla realizzazione delle attività dei suddetti organi e al loro funzionamento[1];

a) 4 realizzazione, in collaborazione con INDIRE, di un monitoraggio quali-quantitativo con

verifiche in itinere e produzione di un report finale contenente la descrizione delle attività realizzate e i principali risultati conseguiti alla fine del triennio;

b) supporto alla diffusione, nel primo ciclo di istruzione, dei poli a orientamento artistico e performativo, di cui all'Art. Il del presente decreto, e, nel secondo ciclo, di reti di scuole impegnate nella realizzazione dei «temi della creatività»;

Azioni specifiche:

b) 1 individuazione in collaborazione con gli UU.SS.RR. di referenti regionali per l'attuazione del Piano triennale delle arti, chiamati a coordinarsi con i soggetti del sistema coordinato per la promozione dei «temi della creatività» presenti sul territorio, per facilitare le collaborazioni tra istituzioni scolastiche e le costituzioni di reti, anche avvalendosi del supporto delle scuole polo nazionali;

c) sviluppo delle pratiche didattiche dirette a favorire l'apprendimento di tutti gli alunni e le alunne e di tutti gli studenti e le studentesse, valorizzando le differenti attitudini di ciascuno anche nel riconoscimento dei talenti attraverso una didattica orientativa;

Azioni specifiche:

c) 1 costituzione di orchestre, gruppi strumentali e vocali, gruppi danza, gruppi per attività artistiche di area visuale, compagnie di teatro con ideazione di spettacoli ed eventi caratterizzati dal coinvolgimento di studenti di diverse fasce di età, anche attraverso esperienze di tutoraggio fra pari;

c) 2 progettazione di interventi indirizzati a coinvolgere tutti gli studenti in percorsi caratterizzati dalla sinergia di diversi linguaggi artistico-performativi e da metodologie didattiche innovative;

c) 3 progettazione di iniziative e pratiche didattiche volte a favorire l'uso di forme espressive poetiche e narrative e la produzione creativa anche in un'altra lingua comunitaria;

c) 4 progettazione di percorsi, esperienze, materiali indirizzati alla comprensione, alla diffusione-valorizzazione e alla fruizione consapevole del patrimonio culturale storico e di quello contemporaneo, anche attraverso la realizzazione di mostre, concerti, performance, visite in studi d'artista, integrando i vari linguaggi della creatività e in collaborazione attiva con le esperienze di Festival, Premi, Rassegne culturali già consolidati nei territori;

c) 5 costituzione di gruppi di fruizione e osservatori del patrimonio culturale attraverso il coinvolgimento diretto degli alunni e delle alunne e degli studenti e delle studentesse e la collaborazione di musei, siti, istituti e luoghi della cultura, archivi, biblioteche, utilizzando, in particolare, le metodologie sviluppate nell'ambito delle discipline storiche e storico artistiche;

c) 6 costruzione di esperienze performative visive e audiovisive che integrino linguaggi artistici e conoscenza delle relative connessioni storiche, filosofiche e letterarie, anche attraverso l'uso di un'altra lingua comunitaria;

c) 7 sperimentazione di percorsi co-progettati in relazione a diverse espressioni dell'arte contemporanea con l'utilizzo innovativo delle tecniche artistiche e delle tecnologie digitali;

c) 8 costruzione di ambienti e scenari di apprendimento volti a favorire la creatività, la fruizione e l'espressione di emozioni e pensieri attraverso il linguaggio verbale e corporeo, la drammatizzazione, il disegno, la pittura e l'attività manipolativa e gestuale;

c) 9 progettazione di laboratori di ascolto di suoni, ritmi, melodie, di scoperta del paesaggio sonoro e delle varie forme di espressione musicale, di produzione di semplici sequenze sonoro-musicali con la voce, il corpo, gli oggetti e strumenti musicali;

c) 10 costruzione di ambienti e scenari di apprendimento volti a favorire la comprensione delle connessioni possibili tre i linguaggi scientifici e quelli creativo-espressivi delle arti;

d) promozione da parte delle istituzioni scolastiche, delle reti di scuole, dei poli a orientamento artistico e performativo, di partenariati con i soggetti del Sistema coordinato per la promozione dei «temi della creatività», per la co-progettazione e lo sviluppo dei «temi della creatività» e per la condivisione di risorse laboratoriali, strumentali e professionali anche nell'ambito di accordi quadro preventivamente stipulati dal Ministero dell'istruzione, nonché dal Ministero della cultura, di concerto con il Ministero dell'istruzione;

Azioni specifiche:

d) 1 finanziamento ove previsto di azioni indicate in protocolli di intesa - di durata almeno annuale - volti a realizzare collaborazioni stabili tra soggetti del sistema coordinato per la promozione dei «temi della creatività» e reti di istituzioni scolastiche presenti sul territorio per la messa a disposizione, in favore delle scuole, di risorse laboratoriali, strumentali e professionali, non presenti nelle scuole, per lo sviluppo dei «temi della creatività» anche al fine di realizzare le azioni di cui alle misure c), e), f), g) e i).

d) 2 attivazione di tirocini di studenti universitari e delle istituzioni AFAM, anche in collaborazione con i soggetti del sistema coordinato per la promozione dei «temi della creatività», da svolgersi presso le istituzioni scolastiche al fine di promuovere progetti di sviluppo dei «temi della creatività» e la co-progettazione di percorsi di ricerca anche al fine di realizzare le azioni di cui alle misure c), e), f), g) e i);

e) promozione della partecipazione delle alunne e degli alunni e delle studentesse e degli studenti a percorsi di conoscenza del patrimonio culturale e ambientale dell'Italia e delle opere di ingegno di qualità del Made in Italy;

Azioni specifiche:

e) 1 progetti finalizzati a favorire la conoscenza e la comprensione degli aspetti e dei fenomeni più significativi riguardanti il paesaggio con particolare riferimento alla storia della nozione di paesaggio, alla storia dell'arte e dell'architettura, agli strumenti della conoscenza e della pianificazione come tutela e disciplina del territorio e della sua bellezza, della biodiversità e dello sviluppo sostenibile;

e) 2 costruzione di percorsi di conoscenza e di valorizzazione del patrimonio culturale territoriale attraverso l'organizzazione di visite a monumenti, teatri e altri siti culturali, partecipazione a spettacoli e installazioni;

e) 3 ricerca, studio e valorizzazione delle arti e delle tradizioni popolari (anche in chiave multimediale) nonché di tecniche di produzione artigianale e/o enogastronomica locale, sostenuti da esperienze dirette di lavorazione dei materiali e produzione di artefatti, basate sull'utilizzo di tecnologie innovative quali, ad esempio, modellazione e stampa 3D, realtà aumentata;

e) 4 esperienze di accostamento diretto dei bambini al patrimonio naturale e culturale attraverso la visita guidata a luoghi (piazze, giardini, musei, mostre, parchi, teatri) e la fruizione di opere d'arte (quadri, monumenti, concerti, spettacoli) con la realizzazione di laboratori di rielaborazione creativa e personale dell'esperienza;

f) potenziamento delle competenze pratiche e storico-critiche, relative alla musica, alle arti, al patrimonio culturale, al cinema, alle tecniche e ai media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni;

Azioni specifiche:

f) 1 attivazione di percorsi laboratoriali, anche interartistici, per l'ideazione, la realizzazione e la messa in scena di opere di tradizione e originali;

f) 2 realizzazione di prodotti audiovisivi e multimediali (es. video, podcast, siti web, app, blog, vlog), a partire anche dalla conoscenza e dall'approfondimento storico-critico del patrimonio fotografico e cinematografico;

f) 3 progettazione di interventi di riqualificazione urbana orientata, altresì, a sensibilizzare sul senso di appartenenza ai luoghi, a stimolare la partecipazione condivisa di attività artistiche e a promuovere l'attivazione di laboratori intergenerazionali dedicati ai temi della memoria e della lotta a qualsiasi forma di discriminazione;

f) 4 realizzazione di itinerari e visite delle evidenze e delle testimonianze storiche, storicoartistiche, architettoniche, paesaggistiche e culturali;

f) 5 realizzazione di percorsi didattici dedicati all'approfondimento di temi della cultura umanistica anche attraverso l'uso delle tecniche delle digital humanities, debate, scrittura creativa;

f) 6 progettazione di interventi di documentazione (fotografica-video) di beni culturali del patrimonio storico-artistico e paesaggistico delle aree geografiche a rischio ambientale;

g) potenziamento delle conoscenze storiche, storico-artistiche, archeologiche, filosofiche e linguistico-letterarie relative alle civiltà e culture dell'antichità;

Azioni specifiche:

g) 1 realizzazione di percorsi didattici (anche in realtà aumentata) dedicati allo studio di temi e problemi relativi al mondo antico, attraverso la lettura di testi, l'analisi contestuale di oggetti, siti e opere e la produzione di elaborati di tipo argomentativo;

g) 2 progettazione di itinerari ragionati delle evidenze e delle testimonianze archeologiche territoriali e loro diffusione attraverso applicazioni digitali anche in lingua straniera;

g) 3 progettazione di esperienze di "scrittura collaborativa" attraverso gruppi dedicati alla produzione di un glossario dell'antichità a costruzione cooperativa;

g) 4 promozione, in accordo con il Mie, di percorsi, esperienze e materiali informativi indirizzati alla comprensione e alla fruizione consapevole del patrimonio archeologico in particolare quello presente nei contesti territoriali di riferimento e alla conoscenza, anche in funzione orientativa, della formazione specifica richiesta per il recupero e il restauro di un bene.

h) agevolazioni per la fruizione, da parte delle alunne e degli alunni e delle studentesse e degli studenti, di musei e altri istituti e luoghi della cultura, mostre, esposizioni, concerti, spettacoli e performance teatrali e coreutiche;

Azioni specifiche:

h) 1 stipula di Accordi quadro del MI e del MiC e altre istituzioni di rilievo rappresentative delle diverse offerte culturali;

i) incentivazione di tirocini e stage artistici di studentesse e studenti ali 'estero e promozione internazionale di giovani talenti, attraverso progetti e scambi tra istituzioni formative artistiche italiane e straniere, con particolare riferimento ai licei musicali, coreutici e artistici.

Azioni specifiche:

i) 1 promozione, anche in collaborazione con gli istituti italiani di cultura e con Enti pubblici o privati, di azioni di scambio e partenariati finalizzati alla conoscenza della cultura artistica europea e internazionale attraverso la partecipazione a eventi e la progettazione condivisa di attività di studio e di pratica artistica e performativa che coinvolgano studentesse e studenti di uno o più paesi europei ed extraeuropei;

i) 2 progettazione, anche in collaborazione con gli istituti italiani di cultura, di soggiorni-studio con valenza orientativa per conoscere e confrontare i sistemi dell'Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica e le diverse analoghe realtà professionali in Europa e nel contesto internazionale;

i) 3 partecipazione a manifestazioni pubbliche e concorsi nazionali, europei e internazionali finalizzati all'individuazione e alla valorizzazione dei talenti, in particolare nel settore delle arti performative e visive;

i) 4 progettazione, anche in collaborazione con gli istituti italiani di cultura, di laboratori, seminari e stage che prevedano l'esperienza didattica diretta con alte professionalità presenti nel contesto europeo e internazionale.

6. Attuazione del piano e riparto del fondo per lo sviluppo dei «temi della creatività» su base triennale

Con riguardo alle modalità di finanziamento delle suddette misure, tenuto conto dell'istituzione di un apposito fondo denominato "Fondo per la promozione della cultura umanistica, del patrimonio artistico, della pratica artistica e musicale e della creatività" con una dotazione di 2.000.000,00 euro annui a decorrere dall'anno 2020, in ciascun anno, a partire dal 2020 fino al 2022, saranno finanziate le misure di cui alle lettere c), d), e), f), g), i). Le misure inerenti le lettere a) e b) saranno finanziate esclusivamente nell'anno 2021.

1. Con riferimento alle misure a) e b) la Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici, l'Internazionalizzazione e la Valutazione del Sistema Nazionale di Istruzione provvede a individuare otto scuole polo nazionali, attraverso uno specifico bando, che opereranno attraverso azioni di sistema, in accordo con il Gruppo per l'attuazione del Piano. In particolare la Direzione provvede a:

1.1 curare le procedure selettive per l'individuazione di otto scuole polo nel rispetto del principio di trasparenza e previo avviso pubblico;

1.2 definire le finalità attese, i requisiti e le specifiche richieste dal progetto;

1.3 nominare una o più commissioni valutative dei progetti composte da personale in servizio al Ministero dell'Istruzione ed esperti del Comitato nazionale per l'apprendimento pratico della musica per tutti gli studenti. La commissione valuta le candidature attribuendo un punteggio in base ai criteri specificati nel bando. Ai componenti della commissione non spettano compensi, emolumenti, indennità, gettoni di presenza, rimborsi spese o altre utilità, comunque, denominate. Possono essere riconosciuti esclusivamente i rimborsi spese alle condizioni fissate nel bando.

2. Con riferimento alle misure c), e), O, g), i), la Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici, l'Internazionalizzazione e la Valutazione del Sistema Nazionale di Istruzione provvede a ripartire secondo criteri oggettivi i finanziamenti e a indicare le caratteristiche che le proposte progettuali dovranno contenere, cui successivamente dovranno uniformarsi gli Avvisi degli Uffici Scolastici Regionali.

3. Con riferimento alla misura d) la Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici, l'Internazionalizzazione e la Valutazione del Sistema Nazionale di Istruzione provvede a:

3.1 curare le procedure selettive per l'individuazione delle singole scuole o delle reti beneficiarie dei finanziamenti nel rispetto del principio di trasparenza e previo avviso pubblico;

3.2 definire le finalità attese, i requisiti e le specifiche richieste dal progetto;

3.3 nominare una commissione valutativa dei progetti composta da personale in servizio al Ministero dell'Istruzione, personale designato dal MiC, esperti del Comitato nazionale per l'apprendimento pratico della musica per tutti gli studenti ed eventualmente esperti non facenti parte delle suddette istituzioni, dotati di specifiche professionalità nelle materie oggetto dell'avviso. La commissione valuta le candidature attribuendo un punteggio in base ai criteri specificati nel bando. Ai componenti della commissione non spettano compensi, emolumenti, indennità, gettoni di presenza o altre utilità, comunque, denominate. Possono essere riconosciuti esclusivamente i rimborsi spese alle condizioni fissate nel bando.

4.Sono distribuite le risorse e.f. 2020:

4.1 per la misura d): euro 800.000,00 (di cui il 60% alle reti di scuole dell'infanzia e del primo ciclo e il 40% alle reti di scuole del secondo ciclo);

4.2. per le misure c), e), 1), g), i): euro 1.200.000,00 (di cui il 60% alle scuole dell'infanzia e del primo ciclo e il 40% alle scuole del secondo ciclo).

5. Sono distribuite le risorse e.f. 2021:

5.1 per la misura d): euro 600.000,00 (di cui il 60% alle reti di scuole del primo ciclo e il 40% alle reti di scuole del secondo

ciclo);

5.2 per le misure c), e), 1), g), i): euro 1.100.000,00 (di cui il 60% alle scuole del primo ciclo e il 40% alle scuole del secondo ciclo);

5.3 per le misure a) e b): euro 300.000,00 destinate alle otto scuole polo.

6.Sono distribuite le risorse e.f. 2022:

6.1 per la misura d): euro 800.000,00 (di cui il 60% alle reti di scuole dell'infanzia e del primo ciclo e il40% alle reti di scuole del secondo ciclo);

6.2 per le misure c), e), 1), g), i): euro 1.200.000,00 (di cui il 60% alle scuole dell'infanzia e del primo ciclo e il 40% alle scuole del secondo ciclo).

La promozione della misura prevista dall'Art. 5, comma 2, lettera h) del decreto legislativo è finanziata attraverso specifici e ulteriori accordi tra il MI e il MiC.

Anche in attuazione delle previsioni di cui all'Art. 10, comma 1, lettera h) e all'Art. 27, comma l, lettera i) della legge 14 novembre 2016, n. 220, le azioni riguardanti il potenziamento delle competenze nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, nonché l'alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e di diffusione delle immagini, i corsi di formazione nelle discipline del cinema e del settore audiovisivo, sono finanziate con le risorse del Fondo per il cinema e l'audiovisivo, per un importo complessivo pari ad almeno il 3% della dotazione del suddetto Fondo, attraverso interventi di promozione del Ministero della cultura in raccordo con il Ministero dell'istruzione, in coerenza con le priorità strategiche del Piano triennale delle arti (punti 4 e 5 del presente D.P.C.M.).

7. Monitoraggio

Il presente Piano triennale sarà sostenuto da un'azione longitudinale di monitoraggio delle attività e dei principali risultati conseguiti, condotta dall'INDIRE.

Le azioni di monitoraggio saranno attuate con un approccio che combini e armonizzi interventi di tipo qualitativo e quantitativo, che integri i dati rilevati con quelli in possesso dell'INDIRE e del Sistema Informativo del MI, con un'azione sinergica di intervento tra scuola e territorio, fortemente incentrata sull'innovazione organizzativa e sistemica.

Il piano delle azioni di monitoraggio prevederà:

A) una rilevazione collegata agli esiti dei bandi diretta a verificare rispetto alle misure c), d), e), f), g), i):

- la tipologia e il numero dei soggetti coinvolti;

- la tipologia e i contenuti dei progetti attivati;

- le metodologie utilizzate;

- le principali questioni di ordine organizzativo e gestionale;

- le risorse effettivamente impiegate.

B) una rilevazione sulle azioni svolte dalle otto scuole polo volta a monitorare la quantità e la tipologia di interventi di coordinamento e supporto realizzati sul territorio.

C) una rilevazione condotta alla fine del triennio diretta invece a rilevare i principali risultati conseguiti su tutto il territorio nazionale.

I risultati delle azioni di monitoraggio saranno pubblicati sul Portale dedicato al presente Piano triennale. Il Gruppo per l'attuazione del Piano coordinerà le azioni di monitoraggio ed opererà la sintesi che permetterà di avere una restituzione sull'efficacia del Piano permettendo eventuali azioni correttrici in itinere e finali.

Decorso il triennio, il Gruppo per l'attuazione del Piano presenta al Ministro dell'istruzione ed al Ministro della cultura una relazione sull'attuazione del presente Piano indicando gli eventuali profili di criticità e formulando proposte risolutive.

-----

[1] Per supporto finanziario necessario al funzionamento del Gruppo per l'attuazione del Piano triennale delle arti e della Commissione di valutazione dei progetti attuativi della misura d) si intende il rimborso delle spese dei componenti dei suddetti organi in conformità alle previsioni di cui all'Art. 6, comma l, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78 convertito con modificazioni nella legge 30 luglio 2010, n. 122. Ai componenti dei suddetti organismi comunque non spetteranno compensi, indennità, gettoni di presenza o emolumenti comunque denominato, fatto salvo il rimborso spese.