Decreto M.I. 01.07.2022, n. 176
Allegato A -Indicazioni nazionali per l'insegnamento dello strumento musicale
Quadro generale di riferimento
Nei percorsi a indirizzo musicale attivati nelle scuole secondarie di primo grado le istituzioni scolastiche promuovono la conoscenza e l'esperienza diretta dell'espressione musicale nei suoi molteplici linguaggi, favorendo lo sviluppo della creatività delle alunne e degli alunni connessa alla sfera estetica e alla conoscenza delle tecniche musicali, sia nelle forme tradizionali sia in quelle più innovative.
I percorsi a indirizzo musicale prevedono un approccio educativo incentrato sull'incontro tra conoscenza, tecnica ed espressione creativa.
Nel più ampio quadro delle finalità della scuola secondaria di primo grado e del progetto complessivo di formazione della persona, lo studio di uno strumento amplia la conoscenza dell'universo musicale, integra aspetti tecnico-pratici con quelli teorici, lessicali, storici e culturali, facilita l'approccio interdisciplinare alla conoscenza e favorisce l'integrazione della pratica con la formazione musicale generale.
L'esperienza dello studio di uno strumento rende più significativo l'apprendimento, stimolando la motivazione, favorisce lo sviluppo di connessioni fra discipline e arti, contribuendo, inoltre, allo sviluppo della "Competenza in materia di consapevolezza ed espressioni culturali" descritta nella Raccomandazione del Consiglio dell'Unione europea del 22 maggio 2018. Attraverso l'acquisizione di capacità specifiche l'alunno progredisce nella maturazione e nella consapevolezza delle proprie inclinazioni e potenzialità in una prospettiva orientativa; impara a riconoscere e realizzare le opportunità di valorizzazione personale o sociale mediante le arti e la capacità di impegnarsi in processi creativi, sia individualmente sia collettivamente; mette a punto un metodo di studio basato sull'individuazione e la risoluzione dei problemi.
La pratica individuale, in combinazione con quella corale e strumentale d'insieme, consente di interiorizzare i valori alla base dei grandi principi transdisciplinari che investono la scuola italiana, quali le pratiche inclusive, il contrasto alla dispersione scolastica, la prevenzione alle azioni di bullismo, il recupero dell'individualità del soggetto che pensa e che comunica.
L'autonomia scolastica garantisce alle istituzioni scolastiche che attivano percorsi a indirizzo musicale nelle scuole secondarie di primo grado la possibilità di sviluppare esperienze coerenti e attive con i contesti di riferimento e capaci di arricchire di nuove declinazioni le stesse specificità delle culture territoriali.
Ferma restando la loro vocazione orientativa, i percorsi a indirizzo musicale concorrono all'armonizzazione dei percorsi formativi della filiera musicale[1]. Essi, infatti, costituiscono uno snodo centrale per la progettazione di una proposta educativa e formativa capace di sostenere ed armonizzare tutta la filiera degli studi musicali, svolgendo un ruolo importante di "raccordo in entrata" con la scuola primaria[2] (e tra questa e quella dell'infanzia) e un ruolo di "raccordo in uscita" prioritariamente con i licei musicali (secondo quanto previsto dall'art. 7 del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89) e con i corsi propedeutici organizzati dagli Istituti superiori di studi musicali[3].
In tal senso, le istituzioni scolastiche attuatrici dei percorsi a indirizzo musicale svolgeranno al meglio la funzione di raccordo e disseminazione della formazione musicale di base attraverso la costituzione di reti di scuole e Poli a orientamento artistico e performativo o tramite collaborazioni con altri soggetti pubblici e privati (in particolare appartenenti al mondo del terzo settore) fondate su obiettivi educativi e culturali comuni.
Nel rispetto e nella valorizzazione dell'autonomia delle istituzioni scolastiche, le presenti Indicazioni nazionali per l'insegnamento di strumento musicale costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione curricolare affidata alle scuole e, al pari delle Indicazioni nazionali per il curricolo adottate con decreto ministeriale 16 novembre 2012, n. 254[4], rappresentano un testo aperto che la comunità professionale è chiamata ad assumere e a contestualizzare, elaborando specifiche scelte relative a contenuti, metodi, organizzazione e valutazione coerenti con i traguardi formativi previsti dal documento nazionale.
Orientamenti formativi
L'insegnamento dello strumento musicale si pone in coerenza con il curricolo di Musica, di cui condivide le finalità generali, si affianca e interagisce con questo, configurandosi come ulteriore mezzo di approfondimento della pratica e della conoscenza critica, per svilupparne gli aspetti creativi e per potenziare le forme di interazione con le altre arti. Favorisce, altresì, lo sviluppo delle competenze comunicative intese anche come capacità di esprimere e interpretare idee, esperienze ed emozioni creando empatia, in un'ottica di formazione globale dell'alunno. Attraverso la pratica strumentale, infatti, le specifiche funzioni formative della Musica (cognitivo-culturale, linguistico-comunicativa, emotivo-affettiva, identitaria e interculturale, relazionale, critico-estetica) si potenziano e si integrano.
La pratica costante della musica d'insieme, in formazioni strumentali da camera o orchestrali, anche attraverso performance ed esibizioni pubbliche, sviluppa la capacità di attenzione e di ascolto dell'altro, favorisce il senso di appartenenza alla comunità scolastica e crea un contesto autentico per la promozione attiva delle competenze di cittadinanza, fornendo tra l'altro importanti e ulteriori occasioni di inclusione per tutte le alunne e tutti gli alunni.
Nella pratica dello strumento musicale particolare attenzione è riservata all'ascolto (discriminazione percettiva, interpretazione, analisi, comprensione), alla produzione (esecuzione, improvvisazione, composizione) e alla lettoscrittura (uso di una notazione analogica convenzionale e non convenzionale).
Il profilo d'entrata dell'alunno, acquisito attraverso la prova orientativo-attitudinale, prevede la presenza di forti fattori motivazionali, limitatamente all'età, nonché di competenze musicali di base descrivibili come un bagaglio ricco di memorie uditive (timbriche, ritmiche, melodiche e armoniche) acquisito a partire dall'infanzia e verificabile attraverso prove di produzione e riproduzione vocali e motorie, prima ancora che strumentali.
Nell'arco del triennio l'alunno, attraverso lo studio e la pratica dello strumento, avvia e sviluppa, integrandole tra loro, la conoscenza della specifica letteratura e della teoria musicale e la comprensione critica, inserite nel contesto storico-culturale di riferimento, le competenze tecnico-esecutive, interpretative, compositive ed improvvisative, anche in formazioni d'insieme, attraverso repertori di diversi generi, culture e periodi storici.
L'alunno, inoltre, ha la possibilità di acquisire un adeguato metodo di studio attraverso l'interazione e l'uso creativo delle diverse forme di comunicazione interartistica e multimediale, pervasive nella cultura del nostro tempo.
Premesso che i percorsi a indirizzo musicale presuppongono la piena collaborazione e un elevato grado di co-progettazione tra docenti di Musica e quelli di Strumento, si individuano di seguito gli obiettivi fondamentali delle pratiche musicali di tipo vocale e/o strumentale:
- sviluppo delle capacità d'ascolto, musicali e, in generale, interpersonali;
- sviluppo del pensiero musicale attraverso l'operatività diretta sul suono (a partire da diverse pratiche di tipo strumentale) a livello esplorativo, interpretativo e improvvisativo/compositivo;
- sviluppo dell'intersoggettività nella condivisione dell'esperienza musicale attraverso le pratiche della lezione collettiva e nella musica d'insieme;
- sviluppo di specifiche tecniche musicali strumentali quale potenziale espressivo e comunicativo;
- sviluppo dell'identità musicale personale nella crescita dell'autonomia di pensiero e di giudizio, delle capacità progettuali e del senso di responsabilità e di appartenenza all'interno di una comunità;
- potenziamento del valore orientativo della formazione musicale, sia nella prospettiva di una dimensione amatoriale che in quella della risorsa professionale;
- sviluppo delle potenzialità espressive connesse all'uso delle tecnologie digitali.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado
Al termine del ciclo di scuola secondaria di primo grado l'alunno:
- comprende e usa le principali tecniche e potenzialità espressive del proprio strumento, attraverso l'esecuzione e l'interpretazione di semplici repertori musicali di stili, generi e epoche diverse;
- interpreta e rielabora allo strumento, opportunamente guidato, il materiale sonoro, sviluppando le proprie capacità creative e la capacità di "dare senso" alle musiche eseguite;
- si orienta fra i repertori praticati utilizzando le conoscenze storico-stilistiche acquisite;
- realizza ed esegue proprie brevi composizioni e/o produce personali interpretazioni anche improvvisando;
- rielabora le proprie esperienze strumentali partendo dal confronto con le caratteristiche degli altri strumenti - nelle diverse attività di musica d'insieme - e con le attività creative svolte in ambito interdisciplinare;
- partecipa alla realizzazione di attività performative musicali adeguandosi ai possibili ruoli che le diverse formazioni strumentali richiedono;
- gestisce il proprio stato emotivo in funzione dell'efficacia della comunicazione attraverso un adeguato livello di consapevolezza nell'esecuzione e nell'interpretazione;
- conosce varie forme e generi musicali ed esperisce prassi esecutive proprie del repertorio di tradizione classica, del repertorio del Novecento e contemporaneo, pop, jazzistico, di musiche del mondo, anche improvvisando e cimentandosi con forme esecutive proprie di tali repertori, avvicinandosi a linguaggi e scritture differenti dall'ambito tradizionale.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado
Ascolto
Discriminazione percettiva, Interpretazione, Analisi, Comprensione.
- riconoscere e classificare le basilari caratteristiche espressive del proprio strumento;
- riconoscere gli autori più rilevanti, le opere e i generi musicali caratterizzanti la letteratura del proprio strumento in rapporto ai livelli tecnico-espressivi raggiunti e al repertorio affrontato;
- comprendere e riconoscere i parametri costitutivi di un brano musicale.
Produzione
Esecuzione
- eseguire in modo espressivo, individualmente e collettivamente (musica d'insieme), brani di diversi generi, stili ed epoche, assumendo un adeguato assetto posturale e dimostrando consapevolezza nell'esecuzione e nell'interpretazione;
- eseguire studi e brani della letteratura strumentale di livello tecnico adeguato anche alla possibile prosecuzione degli studi in un percorso di liceo musicale tenendo in considerazione i repertori di riferimento di cui all'Allegato A del D.M. n. 382 del 2018;
- eseguire e interpretare con lo strumento e anche attraverso la lettura cantata i vari aspetti delle notazioni musicali dal punto di vista ritmico, metrico, frastico, agogico, dinamico, timbrico, armonico.
Improvvisazione e Composizione
k) creare e comporre semplici brani musicali utilizzando i materiali sonori conosciuti.
Lettoscrittura
a) conoscere ed utilizzare la notazione musicale, sia convenzionale sia non convenzionale, anche con riferimento alle tecnologie, in considerazione delle proprie esigenze esecutive (dinamica, timbrica, agogica, fraseggio, sigle degli accordi etc).
Gli obiettivi di apprendimento comuni a tutte le classi di Strumento vengono specificati ulteriormente - per quanto riguarda la produzione - tenendo conto delle peculiarità legate allo studio dei diversi strumenti musicali, suddivisi in cinque famiglie: strumenti ad arco, strumenti a fiato, strumenti a percussione, strumenti a tastiera, strumenti a corde pizzicate.
Strumenti ad arco
- controllare la corretta condotta dell'arco in tutti i suoi punti ed eseguire con sicurezza i principali colpi d'arco: detaché alla metà, punta e tallone; staccato, portato, martellato con varietà di arcate; legature su più note con passaggi di corda;
- conoscere ed utilizzare tutte le disposizioni delle dita della mano sinistra e le posizioni più semplici nell'ambito delle principali tonalità, anche in passaggi a corde doppie di difficoltà minima;
- possedere un buon controllo dell'intonazione nell'utilizzo di tutte le disposizioni delle dita della mano sinistra e delle posizioni più semplici, anche abbinate ai colpi d'arco fondamentali, ai cambi di corda e a vari tipi di legature;
- conoscere e riprodurre con lo strumento varietà dinamiche (gradazioni di suoni dal pp al ff, crescendo e diminuendo) e timbriche (uso dell'arco in punti più o meno distanti dal ponticello, pizzicato, armonici naturali);
- selezionare, rielaborare e applicare (anche in modo guidato) diteggiature, arcate, indicazioni dinamiche e scelte dei tempi di esecuzione relative ai brani del repertorio in corso di studio.
Strumenti a fiato
- acquisire e sviluppare una respirazione consapevole attraverso il controllo dei processi inspiratorio ed espiratorio;
- acquisire il controllo della postura e della posizione della mano; conoscere le posizioni cromatiche dello strumento nella completa estensione dello stesso e acquisire una sicura tecnica "digitale" (precisione nella coordinazione delle mani e della posizione delle dita e dei movimenti; sviluppo del controllo delle diverse velocità);
- impostare e utilizzare morbidamente il labbro in rapporto alla posizione del foro del bocchino (flauto); impostare e rafforzare il labbro in rapporto all'uso dell'ancia (strumenti ad ancia); impostare e rafforzare il labbro con particolare riguardo alla naturale impostazione del bocchino sulle labbra (strumenti a bocchino);
- acquisire la tecnica di emissione nei rispettivi registri di ogni strumento e la capacità di controllo del suono e di intonazione nelle diverse situazioni timbriche e dinamiche e nei cambi di registro;
- eseguire suoni naturali ed armonici e acquisire consapevolezza della funzione dei segni dinamici, agogici ed espressivi e della loro realizzazione ed interpretazione;
- conoscere ed eventualmente utilizzare le nuove tecniche strumentali e controllare consapevolmente le "articolazioni"; eseguire abbellimenti.
Strumenti a percussione
- sviluppare la capacità tecnico-interpretativa sui singoli strumenti attraverso l'analisi della struttura tecnico-musicale delle composizioni e attraverso l'acquisizione consapevole della funzione dei segni dinamici, agogici ed espressivi;
- sviluppare la coordinazione motoria e l'orecchio musicale sia attraverso l'esecuzione di alcuni patterns estrapolati da brani scelti sia con la body percussion; pratica del tamburo, tecnica a colpi singoli, doppi, esercizi sui rulli, acciaccatura semplice, tecnica del paradiddle a colpi semplici e doppi, tecnica a due bacchette per xilofono, xilomarimba e vibrafono, scale maggiori e minori e arpeggi nelle tonalità più agevoli a 2 ottave, studi tecnici su due / tre timpani con facili cambi di intonazione;
- classificare i vari strumenti a percussione e riconoscere le caratteristiche timbriche;
- descrivere gli elementi fondamentali della specifica sintassi e della teoria musicale e collocare nei vari ambiti storico-stilistici i brani musicali del repertorio;
- esplorare e utilizzare le diverse possibilità timbriche degli strumenti a percussione, anche in relazione alle moderne tecniche compositive.
Strumenti a tastiera
- acquisire le abilità tecniche ed esecutive di base, su formule pianistiche in grado congiunto (5 dita, scale diatoniche e cromatiche) e grado disgiunto (arpeggi, ottave) (pianoforte);
- acquisire le abilità tecniche ed esecutive di base: suoni per grado congiunto, uso corretto del mantice in apertura e chiusura controllando l'intensità del suono, ricercare la corretta postura, percezione corporea e rilassamento, respirazione e giusto equilibrio, coordinamento, controllo della posizione del corpo, della giusta posizione della fisarmonica (baricentro e mantice corretti), della posizione delle dita sulla tastiera destra e bottoniera sinistra (fisarmonica);
- acquisire e sviluppare l'indipendenza tra le dita e tra le mani, attraverso lo studio e l'analisi del repertorio per lo strumento e attraverso l'analisi delle funzioni compositive all'interno del testo musicale (pianoforte);
- acquisire l'indipendenza delle 5 dita della mano destra, l'indipendenza tra mano sinistra e mano destra, utilizzare correttamente il mantice, eseguire scale maggiori e minori, arpeggi e composizioni inerenti le competenze in riferimento (fisarmonica);
- avere consapevolezza delle caratteristiche e possibilità polifoniche dello strumento, attraverso lo studio di formule polifoniche quali bicordi, accordi di tre-quattro suoni, clusters ed attraverso lo studio di brani tratti dal repertorio che evidenzino tali aspetti nella loro scrittura;
- acquisire capacità di riprodurre sullo strumento una gamma dinamica significativamente ampia, sviluppando una adeguata consapevolezza della tecnica necessaria per ciascuna modalità esecutiva;
- avere capacità di riprodurre sullo strumento le articolazioni essenziali (legato, staccato, accentato, marcato) all'interno della funzione tematica e/o di accompagnamento (pianoforte);
- saper riconoscere le caratteristiche delle forme pianistiche studiate (esercizio, studio, forme di danza, sonatina e sonata, foglio d'album, invenzione, romanza, pezzo di genere) e discriminarle in base alle loro peculiarità costitutive nonché in base alle caratteristiche sintattiche delle rispettive strutture (pianoforte).
Strumenti a corde pizzicate
- eseguire studi e brani del repertorio individuale e collettivo con un adeguato controllo dello spettro delle possibilità timbriche e dinamiche dello strumento;
- utilizzare una articolazione morbida con flessione completa delle dita arrotondate e stacco delle braccia (arpa); utilizzare il tocco libero, appoggiato e misto anche in relazione all'utilizzo dell'unghia (chitarra);
- sviluppare un adeguato controllo della funzione polifonica dello strumento, delle note simultanee e delle principali formule di accompagnamento;
- conoscere e utilizzare i suoni armonici, strisciati, smorzati (arpa); conoscere e utilizzare i suoni armonici, glissato, pizzicato ed effetti percussivi (chitarra);
- individuare autonomamente la preparazione in anticipo e simultanea di tutte le dita necessarie (arpa); conoscere e usare gli accordi anche con l'inserimento del barré;
- acquisire una consapevolezza spaziale al tatto degli intervalli tra le dita e una coordinazione tra le due mani (arpa); acquisire il controllo delle posizioni e del passaggio tra le stesse (chitarra);
- conoscere e utilizzare il movimento dei pedali e delle levette (arpa).
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[1] L'armonizzazione dei percorsi formativi della filiera musicale, con particolare attenzione al percorso pre- accademico dei giovani talenti musicali, anche ai fini dell'accesso ai percorsi universitari e ai percorsi accademici dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica è un obiettivo che il legislatore si è posto già con la legge 13 luglio 2015, n. 107, attraverso il principio di delega previsto all'articolo 1, comma 181, lettera g) punto 4. Il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 60, attua questo specifico punto della delega con l'articolo 15 che, a sua volta, unitamente al decreto attuativo n. 382 dell'11 maggio 2018, disciplina in particolare i corsi propedeutici delle istituzioni AFAM, le modalità di frequenza dei suddetti corsi da parte degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, i requisiti formativi per l'accesso ai licei musicali e i requisiti tecnici per l'accesso ai corsi accademici di primo livello delle istituzioni dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica.
[2] Particolarmente valorizzate a tal fine saranno tutte le iniziative volte alla diffusione della cultura e della pratica musicale nella scuola primaria realizzate nell'ambito del decreto ministeriale 31 gennaio 2011, n. 8, e ai sensi delle relative Linee guida diffuse con nota prot. 151 del 17 gennaio 2014.
[3] Cfr. D.M. n. 382 del 2018.
[4] Si ritiene opportuno segnalare che, il 22 febbraio 2018, il MIUR ha pubblicato un Documento dal titolo "Indicazioni nazionali e Nuovi scenari", a cura del Comitato Scientifico Nazionale per le Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione, in cui si è proceduto ad una rilettura delle Indicazioni nazionali per dare maggiore centralità al tema della cittadinanza quale sfondo integratore e punto di riferimento per tutte le discipline.