Contratto integrativo di istituto
Sergio Auriemma
I diversi piani di analisi
A decorrere dall'entrata in vigore del CCNL 24 luglio 2003 le istituzioni scolastiche sono state interessate alla stipula di un contratto collettivo di lavoro, da definire a livello di singola scuola ed a cadenza annuale.
Il contratto, denominabile "di istituto", si colloca nell'ambito di un Sistema di accordi sindacali sul rapporto di lavoro che una normazione vasta, sia esterna che interna al comparto, nel corso degli anni ha elaborato e costruito.
La conoscenza del Sistema degli accordi, essenziale per coglierne caratteristiche, regole, modalità e limiti, necessita di un succinto riepilogo storico- retrospettivo.
L'impianto pre-repubblicano per il lavoro pubblico e privato era incentrato su di una regolamentazione cosiddetta "corporativa", adottata dal regime fascista. Ad essa la Carta costituzionale del 1948, tramite disposizioni incluse nell'art. 39, sostituì la previsione di una normazione a carattere sostanzialmente e tendenzialmente privatistico.
Per studiare le notevoli trasformazioni avvenute e per cogliere taluni elementi di continuità con l'assetto preesistente, dal quale furono espunti in radice i profili più autoritativi che in precedenza lo avevano caratterizzato, sarebbe utile rileggere gli atti e le discussioni svolte durante i lavori preparatori della Costituzione (consultabili nel sito www.camera.it).
Tra due contrastanti concezioni - una regolazione esclusivamente normativa dei rapporti e dei conflitti lavorativi da un lato e, all'opposto, la totale libertà di autodeterminazione lasciata a dinamiche politiche spontanee - scaturì un'impostazione intermedia che, in linea di massima e salvo accenti applicativi orientati verso l'una o l'altra polarizzazione concettuale, permane tuttora.
Per quanto qui interessa, serve osservare che il tema delle libertà e delle prerogative sindacali, tra cui la facoltà di stipulare contratti collettivi
Per proseguire con la lettura è necessario accedere al sito.