Parità scolastica
Mariella Spinosi, dal testo originario di Giancarlo Cerini
La morte di Luigi Berlinguer, avvenuta il 1° novembre 2023, già Ministro dell'istruzione nel Governo Prodi (18 maggio 1996-26 aprile 2000) ricorda a tutti la legge n. 62/2000, "Norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all'istruzione" . Sono note le difficoltà che l'allora Ministro all'istruzione abbia dovuto superare per portare a buon fine l'iter normativo: opposizione parlamentare, anche all'interno della stessa maggioranza di governo, ma soprattutto opposizione sindacale e studentesca. Attraverso una mediazione molto logorante è stato tuttavia possibile superare ostacoli che sembravano di fatto insormontabili.
Una questione di rilevanza costituzionale
Sono passati 24 anni dall'attuazione della legge 10 marzo 2000, n. 62 che ha regolamentato la questione della parità scolastica, dando attuazione a quanto previsto dalla Costituzione della Repubblica. Il comma 4 dell'articolo 33 afferma il principio del "trattamento scolastico equipollente" da assicurare agli alunni delle scuole non statali, fissando per tali scuole diritti e doveri. La formula "senza oneri per lo Stato" (contenuta nel comma 3 dello stesso articolo costituzionale) secondo alcuni commentatori vieterebbe ogni forma di finanziamento statale alle scuole private, ma una giurisprudenza consolidata la interpreta nel senso che il riconoscimento della libertà di istituzione di scuole private non comporta di per sé un obbligo automatico di sostegno economico e finanziario da parte dello Stato (quindi lo può anche rendere possibile).
Accantonando le questioni di principio, la legge 62/2000 ha individuato come obiettivo prioritario della Repubblica "... l'espansione dell'offerta formativa e la conseguente generalizzazione della domanda di istruzione dall'infanzia lungo tutto l'arco della vita" , ed ha definito un "Sistema nazionale di istruzione" costituito dalle scuole statali e dalle scuole paritarie private e d
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