Scuole italiane all'estero

Profili storici

La normativa riguardante il personale di ruolo dello Stato destinato ad istituzioni scolastiche e culturali italiane funzionanti all'estero, fatta oggetto di una revisione operata dalla legge n. 604 del 25 agosto 1982 (legge definitivamente abrogata dal D.L.9 febbraio 2012, n. 5, convertito con modificazioni dalla legge 4 aprile 2012, n. 35), fu organicamente trasfusa nella Parte V - articoli da 625 a 675 - del decreto legislativo n. 297 del 16 aprile 1994 (Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado).

Il TU disponeva che l'istituzione, la trasformazione e la soppressione di scuole statali all'estero fosse attuata con decreto del Ministro degli esteri di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e con il Ministro dell'Istruzione, nonché la conformità dell'ordinamento delle scuole italiane statali all'estero con le corrispondenti scuole statali del territorio nazionale, salvo le varianti rese necessarie da particolari esigenze locali.

Ai titoli di studio rilasciati dalle scuole italiane statali all'estero era riconosciuto valore legale identico a quelli rilasciati in Italia, nel mentre i programmi didattici dovevano essere approvati con decreto del Ministro degli esteri di concerto con il Ministro dell'Istruzione.

Altre disposizioni concernevano:

- i contributi annuali degli alunni delle scuole secondarie superiori, di entità determinata dal Ministro degli esteri in modo tale da non superare i due terzi dell'ammontare annuo delle tasse cui sono obbligati nel territorio nazionale gli alunni dei corrispondenti istituti e scuole statali;

-la facoltà per il Ministro degli Esteri di erogare contributi alle scuole italiane all'estero dipendenti da enti, associazioni o privati con sussidi n sussidi in denaro, con libri e materiale didattico, ma anche destinandovi docenti statali;

- la possibilità di riconoscere la