Tecnologie e formazione docenti
Mariella Spinosi
La formazione con le tecnologie rappresenta oggi la direttrice principale attraverso la quale viene veicolata la maggior parte delle attività per lo sviluppo professionale del personale della scuola.
La formazione sulle tecnologie costituisce, già da alcuni decenni, il terzo asse attraverso il quale si perfeziona la professionalità docente, in aggiunta alla formazione per la padronanza delle conoscenze disciplinari e per la capacità di progettare e di gestire i processi.
L'amministrazione e le istituzioni scolastiche da anni hanno dedicato risorse e impegni su questo settore, prima nella scuola secondaria di secondo grado e successivamente, dal 2002 (CM 22 maggio 2002, n. 55), in tutti gli altri ordini di scuola: risorse e impegni sono stati poi rilanciati dall'Agenda digitale italiana, dal PNSD (Piano nazionale scuola digitale, 2015) e, oggi, dal Piano Nazionale Ripresa e resilienza (PNRR) che riserva molti miliardi alla diffusione della digitalizzazione di tutto il sistema Paese. Si è in attesa del nuovo PNSD ancora in fare di definizione (febbraio 2024).
Nei capitoli che seguono ripercorriamo a grandi linee due decenni di storia delle tecnologie nelle nostre scuole e della relativa formazione, affronteremo le diverse questioni dell'era digitale.
L'incipit: un primo piano di alfabetizzazione tecnologica (2000-2002)
Il progetto di prima alfabetizzazione dei docenti sulle nuove tecnologie fu favorito da un finanziamento derivante dall'assegnazione di una quota degli introiti per la concessione delle licenze Umts (art. 103 della legge 23.12.2000, n. 388). Fu elaborato, dal Servizio per l'Automazione Informatica e l'Innovazione Tecnologica (SAIIT), e approvato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con decreto il 22 marzo 2001.
Nel corso del 2002, un gruppo di lavoro, già operante per la definizione delle linee strategiche, avvalendosi di un apposito comitato tecnico elaborò i do
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