Carta di credito - Carta docente - Carta Cultura
Sergio Auriemma
Generalità sulle "carte di credito"
L'art. 1, commi da 47 a 53, della legge n. 549/1995 ha allargato il novero degli strumenti di pagamento ammessi per le PP.AA..
Gli strumenti in discorso sono presi in considerazione dalla contabilità pubblica nell'ambito della fase di ordinazione della spesa, sono definiti forme di pagamento e risultano elencati nell'art. 54 e ss. della legge n. 2440/1923.
L'ampliamento ha reso praticabile l'uso di carte di credito , tessere ed altri supporti informatici o sistemi di pagamento automatizzato installabili sui veicoli di servizio per i transiti autostradali, se non sia possibile o conveniente ricorrere alle ordinarie procedure di spesa.
L'innovazione si iscrive in un indirizzo volto a conferire pieno rilievo giuridico ai cd. atti in forma elettronica o, comunque, a sviluppare l'impiego delle moderne tecnologie nello svolgimento delle attività amministrative.
In tale prospettiva, ad esempio, l'art. 16, comma 7, del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, recante " Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo ", in vigore dal 10.02.2012, ha previsto che al fine di favorire la modernizzazione e l'efficienza degli strumenti di pagamento, riducendo i costi finanziari e amministrativi derivanti dalla gestione del denaro contante e degli assegni, a decorrere dal 1° maggio 2012 per i pagamenti effettuati presso le sedi dell'Istituto nazionale della previdenza sociale si utilizzano esclusivamente strumenti di pagamento elettronici bancari o postali, ivi comprese le carte di pagamento prepagate e le carte di cui all'articolo 4 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122.
In applicazione della legge del 1995 che ha reso in generale praticabile l'uso di carta di credito è stato emanato il d.m. Tesoro n. 701/1996, che regolamenta la materia.
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