Donazioni, eredità, legati

Tutte le istituzioni scolastiche ed educative, dotate o meno di personalità giuridica ed in quanto centri di autonomia amministrativa, da lungo tempo hanno potuto accettare donazioni, eredità o legati.

La materia concernente l'accettazione delle liberalità era stata oggetto di istruzioni impartite con le circolari n. 187/1984; n. 361/1984, riferita alle istituzioni artistiche e n. 101/1987 circa le donazioni di beni mobili di modico valore, quali computers, quadri, macchine e attrezzature d'ufficio.

Sono, poi, intervenute modifiche radicali della cornice normativa di riferimento.

L'art. 21, comma 6, della legge n. 59/1997 ha abrogato tutte le disposizioni previgenti, che imponevano alle scuole , alle fondazioni e ad altre istituzioni aventi finalità di educazione o di assistenza scolastica di munirsi di autorizzazione preventiva per l'accettazione delle liberalità ed ha sancito che i cespiti ricevuti dalle scuole sono esenti da imposta successoria e di donazione (imposte che, più in generale e per tutti gli altri contribuenti, successivamente sono state soppresse dall'art. 13 della legge 18.10.2001, n. 383 e poi di nuovo reintrodotte secondo le previsioni di cui al d.l. 3.10.2006 n. 262, conv. con modificazioni da legge 24 novembre 2006, n. 286).

La norma speciale concernente l'autorizzazione e riguardante le scuole ha trovato conferma in una successiva disposizione (art. 13 legge n. 127/1997), indistintamente valida per tutte le persone giuridiche , associazioni e fondazioni, che ha abrogato l'art. 17 del codice civile e la legge 21 giugno 1986 n. 218, anche per le acquisizioni (accettazioni di eredità, ma anche acquisti di immobili ) deliberate o verificatesi in data antecedente al 18 maggio 1997.

La legge n. 191/1998 (art. 2, comma 26), attraverso un intervento manipolativo sullo stesso art. 13 citato, ha poi esteso l'esenzione dalle autorizzazioni preventive anche