Edifici e locali scolastici

Gli edifici destinati a sede di istituzioni scolastiche ed educative, i relativi locali e le attrezzature fanno parte, salvo eccezioni previste dalla contabilità pubblica, del patrimonio dello Stato o degli Enti territoriali (Regioni, Province, Comuni), secondo la loro rispettiva appartenenza.

In base al disposto degli artt. 3 e 8 della legge n. 23/1996 in materia di edilizia scolastica la titolarità patrimoniale va individuata nel seguente modo:

1. appartengono ai Comuni gli edifici destinati a sede di scuole materne, elementari e medie;

2. appartengono alle Province gli edifici destinati a sede di istituti e scuole di istruzione secondaria superiore, compresi i licei artistici e gli istituti d'arte, di conservatori di musica, di accademie, di istituti superiori per le industrie artistiche, nonché di convitti e di istituzioni educative statali;

3. gli immobili già di proprietà delle istituzioni scolastiche statali sono trasferiti in proprietà a titolo non oneroso alle province. Le province acquisiscono altresì la proprietà, ove non ancora attribuita, degli edifici costruiti dalla soppressa Cassa per il Mezzogiorno con destinazione ad uso scolastico.

4. gli immobili già appartenenti ai Comuni e allo Stato utilizzati come sede delle istituzioni scolastiche di cui al precedente punto 2, sono stati trasferiti in uso gratuito, ovvero, in caso di accordo fra le parti, in proprietà con vincolo di destinazione ad uso scolastico, alle province, che si sono assunte gli oneri di manutenzione ordinaria e straordinaria nonché gli oneri dei necessari interventi di ristrutturazione, ampliamento e adeguamento alle norme vigenti. I relativi rapporti sono disciplinati mediante convenzione.

È possibile esporre succintamente le principali problematiche connesse alla fornitura, alla manutenzione, alla sicurezza ed all'uso delle infrastrutture.

Circa la fornitura degli edifici , l'art. 3 della l