Formazione a distanza
Sergio Auriemma
La dizione in prevalenza utilizzata nel passato è stata quella di istruzione a distanza ; si è poi diffusa la locuzione "formazione a distanza" (FAD); infine, secondo una vocazione terminologica esterofila particolarmente avvincente per molti, si è cominciato a parlare di formazione in modalità e-learning , semmai trascurando che detta locuzione fa riferimento a tipologie di apprendimento che siano incentrate sull'uso delle tecnologie dell'informatica e delle comunicazioni (ICT).
La FAD si caratterizza innanzitutto per essere una forma di insegnamento/apprendimento strutturata, di trasmissione/acquisizione di abilità, competenze e conoscenze in campo culturale e professionale sistematicamente organizzata e rivolta ad un numero aperto e potenzialmente alto di fruitori. Nella FAD aspetto peculiare è la separazione fisica, sia spaziale che temporale, tra docente e discente e tra i discenti, dunque la costituzione di "gruppi virtuali" che partecipano al processo formativo. L'interazione è assicurata, essenzialmente anche se non esclusivamente, da materiali stampati, meccanici o elettronici e la comunicazione è a due vie (il sistema, attraverso varie modalità, può dialogare con l'allievo e viceversa).
In questo scenario le tecnologie della comunicazione sicuramente offrono nuove opportunità al fruitore di partecipare attivamente al processo educativo. Non si utilizzano più solo supporti cartacei e comunicazioni telefoniche o postali, ma sempre più tecnologie multimediali e collegamenti on-line, con evidenti vantaggi dal punto di vista dei tempi e dell'efficacia dei corsi.
La FAD costituisce una modalità di intervento di particolare efficacia quando si tratta di disegnare e realizzare interventi individualizzati su grandi numeri di destinatari, come ad esempio quelli che dovrebbero essere attivati nel campo della formazione continua e dell'educazione permanente rivolta a soggetti adulti professionalizzati.
Accanto alle fo
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