Formazione docenti
Mariella Spinosi
Ripartiamo dalla legge 107/2015: i principi
La legge n. 107/2015 ha modificato sostanzialmente l'approccio alla formazione dei docenti riportandola tra i temi più importanti per lo sviluppo del nostro Paese. Partiamo dal comma 124 che "sancisce" il principio della formazione in servizio dei docenti di ruolo come azione "obbligatoria, permanente e strutturale" e che impone, contestualmente, alle scuole di inserire nel PTOF proposte non solo per i docenti, ma per tutto il personale della scuola (comma 12).
Successivamente, all'inizio del 2016, una nota del 7 gennaio, prot. n. 35 aveva anche fornito Indicazioni orientative per la definizione del piano triennale per la formazione del personale . Con un ulteriore provvedimento (prot. n. 2915 del 15 settembre 2016) il Ministero riepilogava il nuovo assetto per la formazione in servizio riconoscendo i principi e anticipando le priorità (che poi sarebbero state meglio esplicitate nel piano nazionale). Qui si parlava anche di unità formative e si fornivano, agli Uffici Scolastici Regionali, le prime indicazioni di tipo organizzativo.
Il messaggio sembrava essere chiaro: non si può più perdere tempo né, tanto meno, pensare alla formazione come un'azione marginale e/o opzionale. Bisogna puntare sullo sviluppo professionale dando segnali di garanzie, testimoniando responsabilità, mettendo in evidenza l'importanza dell'interazione tra azioni istituzionali (centro nazionale, snodo regionale e rete territoriale, istituzioni scolastiche autonome) ed iniziative specifiche dei singoli operatori della scuola volte ad enfatizzare le responsabilità e gli aspetti vocazionali di ciascuno.
I primi investimenti importanti
La legge 107/2015 non si limitava solo ad alcune dichiarazione di principio, ma le accompagnava con la messa a disposizione di 381 milioni di euro (DPCM 23 settembre 2015) da assegnare direttamente ai docenti (500 euro ogni anno),
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