Riscatto a fini della buonuscita
Mario Rossi
L'argomento qui trattato riguarda ormai il passato, in quanto il personale neo-assunto in ruolo, soggetto non più alla buonuscita, ma al TFR, può essere interessato a questo tipo di riscatto solo marginalmente. Infatti la circolare INPDAP 12.03.2001, n. 11 precisa che le norme del codice civile che disciplinano la liquidazione del T.F.R. non prevedono la facoltà del riscatto (con la sola eccezione del personale non di ruolo che intenda riscattare periodi di servizio precedenti all'entrata in vigore del T.F.R.).
Tuttavia, ai fini dell'anzianità utile per il calcolo dell'indennità di buonuscita, va menzionata la valutazione figurativa a favore delle vittime del terrorismo dall'art. 3 della legge 3/8/2004, n. 206 che così testualmente stabilisce:
«1. A tutti coloro che hanno subito un'invalidità permanente di qualsiasi entità e grado della capacità lavorativa, causata da atti di terrorismo e dalle stragi di tale matrice, e ai loro familiari, anche superstiti, limitatamente al coniuge ed ai figli anche maggiorenni, ed in mancanza, ai genitori , siano essi dipendenti pubblici o privati o autonomi, anche sui loro trattamenti diretti è riconosciuto un aumento figurativo di dieci anni di versamenti contributivi utili ad aumentare, per una pari durata, l'anzianità pensionistica maturata, la misura della pensione, nonché il trattamento di fine rapporto o altro trattamento equipollente . A tale fine è autorizzata la spesa di 5.807.000 euro per l'anno 2004 e di 2.790.000 euro a decorrere dall'anno 2005.
...
1-ter. I benefici previsti dal comma 1 spettano al coniuge e ai figli dell'invalido, anche se il matrimonio è stato contratto o i figli sono nati successivamente all'evento terroristico . Se l'invalido contrae matrimonio dopo che il beneficio è stato attribuito ai genitori, il coniuge e i figli di costui ne sono esclusi.
2. La pensione maturata ai sensi
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