Analisi e verifica impatto regolamentazione (AIR-VIR)

L'art. 5 della legge 8.3.1999, n. 50, nel contesto di un percorso rivolto alla semplificazione dei procedimenti, alla delegificazione e all'innalzamento della qualità della produzione normativa (la cd. " better regulation ", di ispirazione anglosassone), ha ipotizzato l'effettuazione di una speciale analisi (in sigla: A.I.R.) cui sottoporre le regolazioni normative in via di definizione e destinate ad incidere sull'organizzazione delle amministrazioni pubbliche e sull'attività di cittadini e imprese.

L'art. 14 della legge 28.11.2005, n. 246 (e succ. modif.) ha approntato una disciplina più dettagliata.

L'AIR è orientata a sondare preventivamente l'opportunità di emanare o meno una legge o regolamento, esaminando in termini di vantaggi, svantaggi, costi e benefici gli effetti che le nuove disposizioni potrebbero provocare sugli assetti organizzativi e sul funzionamento delle pubbliche amministrazioni, nonché sulle attività di cittadini e imprese.

Scopo dell'AIR è di valutare se l'emanazione dell'atto normativo sia da ritenere effettivamente indispensabile, nonché quello di indirizzare il Soggetto regolatore (l'AIR, fondamentalmente, fa da supporto alle decisioni dell'organo politico di vertice in ciascuna amministrazione) verso soluzioni disciplinatrici meno gravose per chi sarà poi tenuto ad applicare e osservare, in concreto, le norme ipotizzate.

Le varie opzioni regolative sono messe a confronto tra di loro, valutate secondo i rispettivi costi e benefici, prendendo in esame persino la cd. " opzione zero ", cioè la scelta drastica, ma in molti casi più ragionevole o addirittura necessaria, di non procedere ad alcuna modifica della normativa già esistente.

L'AIR si articola in una sequenza di fasi e passi logici concatenat i (secondo uno schema ben noto a chi si intende di progettazione o programmazione ), succintamente così elencabili:

- rilevazione delle esigenze