Statuto studentesse e studenti
Sergio Auriemma
Lo Statuto, nel definire e regolare le linee di fondo dell'assetto relazionale fra studenti, nonché fra gli studenti e le altre componenti all'interno della comunità scolastica, si ispira a linee teoriche indirizzate a realizzare politiche fondate sulla cittadinanza studentesca e sul sistema della rappresentanza responsabile e della partecipazione attiva.
L'atto normativo si colloca nel processo di valorizzazione dell'autonomia delle scuole, tanto da dettare norme generali che le singole istituzioni scolastiche ed educative devono integrare e sviluppare, allo scopo di formulare e calibrare sulla propria, specifica realtà il regolamento d'istituto, nonché i principi e le linee di azione poi dettagliate nel Piano dell'offerta formativa (POF).
Lo Statuto, emanato con il d.P.R. n. 249 del 24 giugno 1998 (successivamente modificato), è costituito da sei articoli, che prendono in considerazione: i diritti e i doveri delle studentesse e degli studenti; la disciplina che regola la vita scolastica delle scuole secondarie di primo e secondo grado; le modalità di applicazione del regolamento.
I diritti e doveri degli studenti sono stati oggetto frequente di riflessione e discussione.
Un primo documento ufficiale al riguardo è rinvenibile nella cm n. 143/1993, che dirama l'elaborato del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione "Per una Carta dei diritti degli studenti" ed " Il documento degli studenti" (formulato in occasione della 1a Conferenza Nazionale degli Studenti Progetto Giovani 93 - febbraio 1993).
La cm n. 234/1994 riporta "La Carta degli Studenti" elaborata in occasione della 1a Conferenza Europea degli Studenti italiani.
Anche le direttive n. 133 del 3.04.1996 (detta di "scuola aperta") e n. 600 del 23.09.1996 (relativa all'educazione alla salute e alla prevenzione della dispersione scolastica), pur non avendo esplicitamente in oggetto i diritti e i doveri degli studenti, mettono in evidenza il
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