Il Piemonte istituisce il Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza
Il Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza è stato previsto dalla Convenzione europea sui diritti del fanciullo allo scopo di vigilare sui fenomeni di esclusione sociale, di discriminazione dei bambini e degli adolescenti, con particolare attenzione agli ambienti esterni alla famiglia e in merito al fenomeno dei minori scomparsi.
Il Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza è stato previsto dalla Convenzione europea sui diritti del fanciullo allo scopo di vigilare sui fenomeni di esclusione sociale, di discriminazione dei bambini e degli adolescenti, con particolare attenzione agli ambienti esterni alla famiglia e in merito al fenomeno dei minori scomparsi.
Il Piemonte è tra le prime regioni italiane a dotarsi di questa figura, con l’approvazione a larghissima maggioranza della legge che lo istituisce nella seduta del 1° dicembre dell’Assemblea regionale.
Il provvedimento approvato prevede lo stanziamento di 200.000 euro annui per il biennio 2010-‘11 per intervenire concretamente a tutela dei diritti dei bambini sanciti dalle convenzioni internazionali e dalle leggi nei tanti ambiti di vita civile e in famiglia.
Tra le altre funzioni del Garante:
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segnala ai servizi sociali e all’autorità giudiziaria situazioni che richiedono interventi immediati;
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accoglie segnalazioni provenienti da scuole, associazioni ed enti fornendo informazioni sulla modalità di tutela dei diritti, anche attraverso una linea telefonica e promuove la realizzazione di servizi di informazione destinati all’infanzia;
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esprime anche pareri e formula proposte su richiesta degli organi regionali, verificando inoltre, in collaborazione con il Corecom, la programmazione radiotelevisiva e la comunicazione a mezzo stampa, segnalando alle autorità delle comunicazioni eventuali trasgressioni.