Riforma dei licei: si parte dal 2010
Su proposta del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, Mariastella Gelmini, nella seduta del 12 giugno 2009 il Consiglio dei Ministri ha approvato in prima lettura uno schema di regolamento che rivede l’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei, in attuazione di quanto previsto dal decreto-legge n.112 del 2008.
Su proposta del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, Mariastella Gelmini, nella seduta del 12 giugno 2009 il Consiglio dei Ministri ha approvato in prima lettura uno schema di regolamento che rivede l’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei, in attuazione di quanto previsto dal decreto-legge n.112 del 2008. Il provvedimento, che dovrà essere sottoposto al parere della Conferenza unificata e del Consiglio di Stato, prevede (a partire dalle prime e dalle seconde classi funzionanti nell’anno scolastico 2010/2011 e gradualmente fino all’anno scolastico 2014/2015) che i licei di ogni tipo e gli istituti d’arte confluiscano nei 6 nuovi percorsi liceali delineati:
Liceo artistico, articolato in tre indirizzi:
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arti figurative;
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architettura, design, ambiente;
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audiovisivo, multimedia, scenografia;
Liceo classico. Con la riforma sarà introdotto l’insegnamento di una lingua straniera per l’intero quinquennio.
Liceo scientifico. Oltre al normale indirizzo scientifico, le scuole potranno attivare l’opzione scientifico tecnologica che consentirà l’approfondimento della conoscenza di concetti, principi e teorie scientifiche e di processi tecnologici, anche attraverso esemplificazioni operative.
Liceo linguistico. Il liceo linguistico prevederà l’insegnamento di 3 lingue straniere. Dalla terza liceo un insegnamento non linguistico sarà impartito in lingua straniera e dalla quarta liceo un secondo insegnamento sarà impartito in lingua straniera.
Liceo musicale e coreutico. Il liceo musicale sarà articolato nelle due sezioni musicale e coreutica. Inizialmente saranno istituite 40 sezioni musicali e 10 coreutiche e potranno essere attivati in collaborazione con i conservatori e le accademie di danza per le materie di loro competenza.
Liceo delle scienze umane. Sostituisce il liceo sociopsicopedagogico. Il piano di studi di questo indirizzo si basa sull’approfondimento dei principali campi di indagine delle scienze umane, della ricerca pedagogica, psicologica e socio-antropologico-storica. Le scuole potranno attivare l’opzione sezione economico-sociale in cui saranno approfonditi i nessi e le interazioni fra le scienze giuridiche, economiche, sociali e storiche.
Nella stessa seduta sono anche stati approvati:
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uno schema di regolamento sull’accorpamento delle classi di concorso per adeguarle ai nuovi cicli scolastici e consentire ai docenti di utilizzare in pieno le proprie competenze;
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uno schema di regolamento relativo alla riorganizzazione dei centri territoriali permanenti e dei corsi serali, finalizzato ad ottimizzare le risorse disponibili, ad assicurare una maggiore qualità del servizio per innalzare i livelli di istruzione della popolazione adulta, potenziarne le competenze, favorire l’inclusione sociale, anche degli immigrati, e contribuire al recupero della dispersione scolastica dei giovani con più di 16 anni che non hanno assolto l’obbligo di istruzione.