Domande di mobilità lasciate in bozza: indicazioni del Miur
Il Miur, con la nota prot. n. AOODGPER 3481 del 31 marzo 2010, invita gli UU.SS.RR., per il tramite degli Uffici territorialmente competenti, ad effettuare una ricognizione delle istanze lasciate allo stato di bozza e di accertare in quali casi permanga la volontà da parte degli istanti di procedere all’inoltro delle stesse.
Al sistema informativo del Miur risulta un numero non identificato di accreditamenti effettuati ed istanze in bozza inserite da docenti interessati alla mobilità senza che questi ultimi abbiano proceduto all’effettivo invio delle domande nei termini previsti.
Per tale ragione, considerando che per l’a.s. 2010/11 l’inoltro delle domande di mobilità per e nell’ambito della scuola primaria e secondaria di I grado è previsto esclusivamente mediante l’accesso a POLIS, il Miur, con la nota prot. n. AOODGPER 3481 del 31 marzo 2010, invita gli UU.SS.RR., per il tramite degli Uffici territorialmente competenti, ad effettuare una ricognizione delle istanze lasciate allo stato di bozza e di accertare in quali casi permanga la volontà da parte degli istanti di procedere all’inoltro delle stesse.
In questi soli casi, tali Uffici dovranno acquisire direttamente al sistema informativo le domande di mobilità, consentendo il completamento della procedura di automazione e tenendo conto dell’eccezionalità delle situazioni anomale rispetto alla totalità delle richieste inviate con successo.
Analogo discorso vale nell’eventualità ricevano domande di mobilità in forma cartacea, sempre previo accertamento del tentativo effettuato dagli utenti di inoltrare le medesime domande tramite la procedura POLIS, ancorché prodotte nei termini previsti e non andate a buon fine per motivi che dipendono esclusivamente da difficoltà personali documentate.