Al via il Centro per il libro e la lettura
Il 17 febbraio 2010 sono stati presentati a Roma, alla presenza del Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Sandro Bondi, dei Sottosegretari di Stato alla Presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti e Gianni Letta, del Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Maria Stella Gelmini e del Ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, progetti del Centro per il libro e la lettura per il triennio 2010 - 2012.
Il 17 febbraio 2010 sono stati presentati a Roma, alla presenza del Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Sandro Bondi, dei Sottosegretari di Stato alla Presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti e Gianni Letta, del Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Maria Stella Gelmini e del Ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, progetti del Centro per il libro e la lettura per il triennio 2010 - 2012.
Il Centro, istituito dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, si occupa di far circolare e crescere la cultura del libro e la diffusione della lettura in Italia e di promuovere gli autori italiani anche all’estero.
In Italia, a 150 anni dall’unità nazionale, si calcola che i lettori siano il 38%, sul totale della popolazione di età superiore ai 14 anni (dati Ipsos 2007). Nella piramide della lettura si parte, infatti, dal vertice con un 0,4% di persone che legge più di 20 libri all’anno per arrivare alla base con una fascia debole (15,2% con 3-5 libri all’anno) e una debolissima (14,8% con 1-2 libri). Negli ultimi anni, inoltre, le differenze tra lettori, basate sul livello di istruzione e sulla classe socio-economica, si sono accentuate.
I lettori saltuari sono il 30%, 15 milioni di persone, mentre i lettori abituali sono l’8% che corrisponde a 4 milioni di veri lettori.
I progetti si articoleranno su tutto il territorio nazionale con caratteristiche molto differenti fra loro tenendo conto del tessuto socio-culturale in cui si realizzeranno.
I programmi previsti sono sette. Tra questi segnaliamo:
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Programma 1: coinvolgerà bambini e ragazzi di età inferiore ai 14 di tre province (Nord, Centro, Sud), più quelle che volontariamente vorranno partecipare (non saranno né capoluoghi di provincia né province a dominanza universitaria);
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Programma 2: prevede la donazione di libri di buona qualità, che gli editori eliminano, alle situazioni più svantaggiate (ospedali, case per anziani, piccole scuole, biblioteche di piccoli centri, carceri…);
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Programma 3: prevede una campagna di comunicazione, concentrata in una settimana che, in collaborazione con AIE (Associazione Italiana Editori), culminerà nella giornata di domenica 23 maggio, dove tutti saranno invitati a regalare un libro a coloro cui si vuol bene. Un’operazione che durerà nel tempo, almeno 5 anni, in modo da creare, con un appuntamento fisso, l’abitudine a donare un libro.