Programmazione congiunta in Europa della Ricerca applicata al Patrimonio Culturale
Il 25 febbraio il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Mariastella Gelmini e il Ministro per i Beni e le Attività Culturali Sandro Bondi hanno firmato, alla presenza del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, la dichiarazione che avvia le attività di coordinamento della Programmazione congiunta della Ricerca europea nel settore della conservazione e la sicurezza del patrimonio culturale.
Il 25 febbraio il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Mariastella Gelmini e il Ministro per i Beni e le Attività Culturali Sandro Bondi hanno firmato, alla presenza del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, la dichiarazione che avvia le attività di coordinamento della Programmazione congiunta della Ricerca europea nel settore della conservazione e la sicurezza del patrimonio culturale.
L’Europa ha assegnato all’Italia la guida del progetto e con la firma di oggi i due ministeri (MIUR e MIBAC) assumono il ruolo di coordinamento della Ricerca europea applicata al patrimonio culturale.
La Programmazione congiunta è un nuovo strumento che ha lo scopo di coordinare i programmi nazionali di ricerca degli Stati membri dell’Unione Europea.
Si riferisce esclusivamente ai programmi di ricerca pubblici e ad un numero limitato di temi che, per le loro caratteristiche, non possono essere affrontati singolarmente dagli stati.
I Paesi che decidono di aderire ad un’iniziativa di Programmazione congiunta si impegnano a:
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coordinare i propri programmi di ricerca con gli altri paesi coinvolti;
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impegnare risorse adeguate per svolgere i programmi di ricerca concordati;
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definire, di comune accordo con gli altri paesi, i meccanismi e gli strumenti da utilizzare per il finanziamento delle attività di ricerca.