“Noi Italia. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo”
L’Istat ha appena pubblicato sul proprio sito il rapporto "Noi Italia. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo". La ricerca si basa su una serie di indicatori, che spaziano dall'economia all’istruzione, al mercato del lavoro, alla qualità della vita, alle infrastrutture, alla finanza pubblica, all'ambiente, alle tecnologie e all'innovazione.
L’Istat ha appena pubblicato sul proprio sito il rapporto "Noi Italia. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo".
La ricerca si basa su una serie di indicatori, che spaziano dall'economia all’istruzione, al mercato del lavoro, alla qualità della vita, alle infrastrutture, alla finanza pubblica, all'ambiente, alle tecnologie e all'innovazione.
Gli indicatori sono raccolti in 112 schede e distribuiti su 18 settori di interesse.
Tra i temi analizzati, l’istruzione e la formazione rappresentano ambiti di particolare importanza.
In particolare, per quanto riguarda l’istruzione, sono stati analizzati i seguenti aspetti:
Dall’analisi emerge che nel 2007 l’incidenza della spesa in istruzione e formazione sul Pil è pari al 3,7%, ampiamente al di sotto della media dell’Ue27 (5,1% nel 2006).
Nel 2008 il 47,2% della popolazione in età compresa tra i 25 e i 64 anni ha conseguito come titolo di studio più elevato soltanto la licenza di scuola media inferiore, valore che – nel contesto europeo – colloca il nostro paese distante dalla media a 27 paesi (28,5% nel 2008) e nelle peggiori posizioni insieme a Spagna, Portogallo e Malta.
Sempre nel 2008 il 76% dei giovani italiani in età 20-24 anni ha conseguito almeno il diploma di scuola secondaria superiore. Nell’anno scolastico 2006/07 la quota di giovani che abbandona al primo anno gli studi superiori, in genere senza completare l’obbligo formativo, è dell’11,4%.
Gli iscritti all’Università sono in costante crescita e la loro consistenza è pari a circa il 41% dei giovani in età 19-25 anni.