Agenzia delle Entrate: le comunicazioni di irregolarità si fanno tramite PEC
A quasi un anno di distanza dall’avvio, da parte dell’Agenzia delle Entrate, del servizio di assistenza sulle comunicazioni di irregolarità basato su Posta elettronica certificata (Pec), ora il servizio può essere utilizzato anche direttamente dai contribuenti dotati di posta elettronica certificata, con riferimento a tutte le tipologie di modello Unico.
A quasi un anno di distanza dall’avvio, da parte dell’Agenzia delle Entrate, del servizio di assistenza sulle comunicazioni di irregolarità basato su Posta elettronica certificata (Pec), inizialmente riservato solo agli intermediari incaricati della trasmissione delle dichiarazioni, ora il servizio può essere utilizzato anche direttamente dai contribuenti dotati di posta elettronica certificata, con riferimento a tutte le tipologie di modello Unico (Persone fisiche, Società di persone, Società di capitali, Enti non commerciali), al 730 e al 770 semplificato e ordinario.
Per una efficiente gestione delle pratiche, è importante che ciascuna richiesta di assistenza abbia ad oggetto una singola comunicazione di irregolarità.
Al messaggio di posta elettronica deve essere allegato l'apposito modulo predisposto per la tipologia di dichiarazione oggetto di controllo, compilato nelle parti di interesse. Nel modulo, sottoscritto dal richiedente (contribuente o intermediario), devono essere indicati gli elementi eventualmente non considerati in sede di controllo automatizzato (ad esempio, un versamento non intercettato), appositamente codificati in un elenco.