Anagrafe edilizia scolastica: i dati
In occasione dell’avvio del nuovo anno scolastico il Miur ha reso noti i dati disponibili sull’anagrafe dell’edilizia scolastica, mediante la pubblicazione sul proprio sito internet di un focus e di due report relativi al rischio sismico e alla normativa antincendio.
A partire dal mese di marzo, il Miur ha avviato la fase di aggiornamento della banca dati sull’edilizia relativa alle 10.219 istituzioni scolastiche. La prima fase si è conclusa con un tasso di risposta pari al 95,9% (9.806 istituzioni scolastiche).
Il 44% degli edifici scolastici è stato costruito in un periodo che va dal 1961 al 1980. Un'eredità, questa, che incide e assume un significato per i diversi aspetti sui quali l’anagrafe dell’edilizia scolastica pone l’attenzione, in particolare per quanto riguarda il rischio sismico e le normative antincendio.
Normativa antincendio
Per quanto riguarda la normativa antincendio è necessario fare alcune considerazioni preliminari. A fronte di un dato che vede solo il 17,7% degli edifici in possesso del relativo certificato di prevenzione incendi (CPI) è opportuno precisare che condizione necessaria per ottenere il CPI è il rispetto di tutti i requisiti previsti dalla normativa. Il mancato rispetto di uno solo di tali requisiti comporta, dunque, il non ottenimento del certificato. Sono le regioni del Sud che presentano, da questo punto di vista, le maggiori criticità.
Il piano del Miur prevede un investimento di 680 milioni di euro (risorse europee) per interventi di riqualificazione e messa in sicurezza degli immobili scolastici delle Regioni appartenenti all’Obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia).
Rischio sismico
La “cultura antisismica” che solo di recente è andata consolidandosi in Italia. Intervenire su edifici, costruiti tra gli anni ’60 e gli ’80 secondo standard ormai superati, al fine di adeguarli alla attuale normativa risulta, stando a quanto dichiarato da esperti e tecnici, del tutto inefficace. Unico rimedio, dunque, è quello di costruire nuovi edifici secondo gli attuali requisiti normativi e coerenti con le necessità legate all’evoluzione tecnologica che caratterizzerà i nuovi modelli scolastici.
La proposta del Miur
Il progetto di riqualificazione vede coinvolto il Ministero su più fronti: da una parte sono in via di predisposizione le linee guida in materia di edilizia scolastica, con particolare riferimento all’architettura interna delle scuole corrispondente ai processi di innovazione in atto (Agenda Digitale Italiana). Dall’altra parte, dal punto di vista operativo, il Miur - in collaborazione con Regioni ed Enti locali quali proprietari degli immobili e soggetti istituzionalmente competenti in materia - intende promuovere la costituzione, a livello territoriale, di fondi immobiliari. Questi strumenti possono consentire di raggiungere l’obiettivo di costruire nuove strutture superando, ad esempio, i limiti di spesa imposti dal Patto di stabilità interno. Le risorse a disposizione del Miur destinate all’edilizia scolastica contribuiranno, come cofinanziamento, alla realizzazione di questi fondi.
I dati sulla classificazione antisismica e certificazione antisismica si riferiscono al “Rapporto Nazionale sullo stato dell’edilizia scolastica” del febbraio 2010. Tutti gli altri dati sono aggiornati a maggio 2012.