Nuove opportunità per gli studenti: liceo economico-sociale e licei sportivi
Nell’ambito dell’offerta formativa per il nuovo anno scolastico, il Miur richiama l’attenzione sulle nuove opportunità per gli studenti, rappresentate dal liceo economico-sociale (360 in tutto in Italia) e dai licei sportivi, il cui Regolamento è stato approvato l’11 gennaio dal Consiglio dei Ministri.
Con un comunicato stampa dell’11 gennaio 2013 il Miur fa il punto su questi due nuovi indirizzi liceali.
La novità rappresentata da un percorso liceale ad indirizzo giuridico-economico, non è ancora abbastanza conosciuta dall’opinione pubblica, a causa della sua recente nascita (sono 360 in tutto licei in Italia). Per questo Se ne parlerà mercoledì 16 gennaio a Roma, in un seminario dal titolo: “Il Liceo economico-sociale italiano: una nuova opportunità per il futuro dei giovani e per il sistema paese”, presso l’università LUISS alla presenza, tra gli altri, del sottosegretario Elena Ugolini, del Direttore degli Ordinamenti Carmela Palumbo e del Rettore della LUISS, prof. Massimo Egidi. Il seminario è rivolto ai dirigenti scolastici e ai docenti di tutti i licei economico-sociali italiani ed è finalizzato anche a diffondere una maggiore conoscenza delle caratteristiche dell’indirizzo. Tutti i licei economico-sociali, statali e paritari, sono riuniti online in una “community nazionale” sul sito: www.liceoeconomicosociale.it.
La novità di quest’anno è rappresentata dai neo licei sportivi, approvati venerdì 11 gennaio nel corso del Consiglio dei Ministri. Quest’anno per la prima volta nel nostro ordinamento viene inserito un nuovo indirizzo di studi nell’ambito del liceo scientifico. Rispetto alle discipline dell’ordinario liceo scientifico sono introdotte due nuove materie: “diritto ed economia dello sport” e “discipline sportive” che vanno a sostituire “disegno e storia dell’arte” e “lingua e cultura latina”. Inoltre è previsto il potenziamento di “scienze motorie e sportive”. L’iscrizione è aperta a tutti, anche ai disabili, e non sono previste prove selettive d’ingresso. In prima applicazione le Regioni potranno autorizzare un numero di sezioni non superiore a quello delle rispettive province.