Prove Invalsi: Rapporto Nazionale 2013
Presentato l’11 luglio dall’Invalsi il Rapporto sulle Rilevazioni Nazionali degli apprendimenti relative all’anno scolastico 2012/13. Risultati meno soddisfacenti nelle regioni del Mezzogiorno, con un divario territoriale che tende a crescere lungo il corso degli studi.
Le rilevazioni sono state condotte nel maggio e giugno 2013 nelle classi II e V primaria, nelle classi I e III (Prova nazionale) della scuola secondaria di primo grado e nella II classe della scuola secondaria di secondo grado. Gli ambiti coinvolti sono l’italiano e la matematica.
Dal documento emerge un quadro ricco e variegato del sistema scolastico italiano. In particolare trovano conferma le marcate differenze territoriali: i risultati sono meno soddisfacenti nelle regioni del Mezzogiorno, pur con differenziazioni al suo interno, con un divario territoriale che tende a crescere lungo il corso degli studi.
I risultati degli studenti nelle prove Invalsi sono fortemente correlati, all’interno di ciascuna classe, con i giudizi espressi dai docenti sui singoli alunni.
Nelle prove di Italiano emerge una maggiore dimestichezza degli studenti con i testi narrativi, rispetto ai quesiti basati su testi espositivi e a quelli di tipo non continuo o misto, in cui viene richiesto anche di interpretare dati e grafici funzionali all’esposizione dei contenuti del testo. Minori competenze vengono anche evidenziate nei quesiti di natura grammaticale rispetto alla comprensione della lettura.
Nelle prove di Matematica le difficoltà maggiori si concentrano soprattutto nell’ambito “Spazio e figure” e in “Relazioni e funzioni” rispetto agli ambiti “Numeri” e “Dati e previsioni”.
Leggi il Rapporto Nazionale Invalsi 2013.
Leggi l’intervento del ministro Carrozza alla presentazione del documento.